Bradicardia post intervento neurochirurgico in bimbo di 3 anni

Salve,
sono la mamma di un bimbo di 3 anni affetto da astrocitoma pilomixoide in zona ipotalamo chiasmatica. A marzo e aprile u.s. ha subito due operazioni di exeresi parziale della massa. A seguito della seconda operazione abbiamo notato che i parametri vitali tendevano a scendere con saturazioni che toccavano i 90/100 e la frequenza cardiaca anche 50 bm.
Successivamente si sono susseguiti altri sintomi che hanno portato il bimbo in sala (2gg fa) per la sostituzione della valvola di derivazione bi-ventricolo peritoneale perchè ostruita. La spiegazione dei parametri vitali discendenti è stata data alla pressione endocranica esistente in quel momento.
Ora dopo due giorni dall'intervento la saturazione permane ottima, mentre nella fase iniziale del sonno si nota una forte bradicardia che si aggira intorno ai 60/70 per una mezzora per poi tornare agli 85/90 per il resto del sonno.
Mi chiedo se non sia stata compromessa qualche funzionalità, tenendo presente che una settimana fa ha avuto 3 crisi convulsive severe da iposodiemia che hanno portato alla sedazione ed intubazione.

Spero in una vostra risposta e ringrazio cordialmente dell'attenzione
Daniela
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
L'aumento (ed anche la diminuzione), specie se rapida, della pressione intracranica porta ad un'alterazione del ritmo cardiaco (classicamente bradicardia a volte preceduto da breve tachicardia). In un bimbo di tre anni, che ancora non ha completato la maturità delle strutture nervose, la cosa è più probabile, ed evidente, ed a volte si accompagna a variazione del respiro. La sede della lesione potrebbe essere anch'essa concausa dei rilievi segnalati. Le osservazioni da Voi effettuate sono, come detto, in rapporto alla staticità della lesione astrocitaria.
Auguri cordiali.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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