La terapia del dolore

Salve, Dr. Della Corte,
Ho 33 anni. Nell'anno di 2004, giagnosticato con "spondilolistesi L5 su L1". Ho subito un'intervento ed è stato sottomesso a una laminectomia e artrodesi vertebrale postero-laterale L5-S1 stabilizzata con viti peduncolari agganciate a barre longitudinali e distanziatore intersomatico.
Dopo un'anno dell'intervento, soffro intensi dolori nella stessa regione dove sono stato operato. Dolori essi che mi fanno impazzire e a perdere giornate lavorative.
Il dolore aumenta anno dopo anno. Sono già andato da diversi dottori. Nessuno trova NULLA e prescrivono medicine che prima o poi mi rovineranno la salute: ossicodone, toradol, tutti i tipi di medicinali che esistono per il dolorenelle farmacie. Ho sempre in tasca una scatola di pastiglia per il dolore. Ancora non mi ricordo un giorno che non abbia preso una pastiglia.Attualmente prendo Palexia 50 mg. Sono andato a Milano, a Pavia, a Busto Arsizio, Novara, Borgomanero. Tutti mi dicono che non ho niente e ne meno mi spiegano il perche di questo dolore.
Non riesco a lavorare. Ho fatto recentemente 3 mesi di malattia. Sono tornato dal dottore che mi ha operato. Vado avanti indietro dai dottori sotto indicazione. Una strada che sembra non aver la fine. Ed io mi sento impotente ovviamente, poichè di medicina io non capisco nulla e ne meno un mi dispiace ritengo sia giusto, con la scusa della parola, perchè mi sento uno stupido e pare che nessuno creda in me.
Prima era ogni anno la stessa storia: RMN, TC, RX, Cintilografia Ossea ecc ecc, e adesso, ad ogni 6 mesi la stessa storia e giri dai dottori diversi.
Leggendo un po', ho visto che esiste un'esame la mielografia/radiculografia lombare. Ho letto i rischi e tutto che sono riuscito a trovare. Mi sono rivolto alla dottoressa di base e lei mi ha detto che solo uno neurochirurgo può prescrivere questi esami. E che tali esami sono richiesti solo se sento le gambe pesanti o bloccate. Sto valutando il caso di andare in pensione, perchè prima o poi lui non potrò più avere diritto alla malattia rischiando di perdere il lavoro.
Tutti gli esiti sono negativi. Ma il dolore c'è. Le lacrime causate dal dolore ci sono sempre. Ho un figlio di due anni e non riesco a tenerlo in braccia da quando è nato addirittura. Le buste della spesa le soleva la mia moglie e faccio fatica a stare in piedi e come se non bastasse, ache quando sto straiato. Ho già fatto la terapia del dolore. I medici non vogliono più farmi le punture, forse se ne parla di una eperidurale ma mi stano indicano uno elettrostimolatore. Prima di arrivare a questo punto, prima voglio esaurire tutte le indagini mediche.
Cosa mi consiglia Lei? Leggendo uno suo post del giorno 27 dicembre 2012, ho visto che Lei consiglia rmn senza e con mdc ed, ev., rmn-radicolografia a un caso più o meno uguale al mio.
Sarà la strada giusta fare questi esami?
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Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Gentile Signore
mi permetto di risponderle anche se da branca diversa, vedendo il suo consulto inevaso, nella speranza che il Dr. Della Corte le risponda (a tale proposito le dico che purtroppo non è possibile chiedere pareri a singoli specialisti, ma formulando il quesito in quell'area le risponderà il medico d'area specialistica che capita).
Vorrei dirle che se i vari specialisti consultati avessero trovato importanti segni di interessamento neurologico senz'altro avrebbero chiesto maggiori approfondimenti. Di sicuro, nella mia ignoranza, le avrei consigliato perlomeno una RMN con mdc per una maggiore definizione dell'area e dei rapporti che viti e barre hanno con le strutture vicine.
Che tipo di dolore è il suo? Riesce a descriverlo? Che decorso fa? Cosa è successo per farla star male dopo un anno dall'intervento (che evidentemente era ben fatto visto che per un anno non ha dato problemi)? E' ingrassato per caso? Ha avuto traumi, colpi di frusta con frenate brusche o tamponamentiti in auto, è caduto?Ha fatto vita maggiormente sedentaria con conseguente diminuzione del tono muscolare in genere? ecc...

Intanto c'è da dire che i meccanismi del dolore sono sofisticatissimi e che comunque lei ha un "corpo estraneo" che in qualche modo la disturberà più o meno sempre...si tratta però di diminuire le condizioni che possono far virare verso il peggioramento il disturbo di base; ho notato che lei è in sovrappeso,cosa sulla quale dovrebbe agire urgentemente facendosi guidare dal suo medico. Inoltre chieda al NCH che l'ha operata se nella sua condizione è possibile per lei praticare nuoto perché il nuoto di dorso le gioverebbe credo moltissimo.

Inoltre si ricordi che nel dolore c'è anche una componente soggettiva (spesso questa è prevalente rispetto alla zona del corpo che potrebbe davvero generare dolore) sulla quale parimenti bisogna agire attivamente magari con un aiuto psicologico. Non è stata infatti una "passeggiata", alla sua giovane età, trovarsi a fronteggiare una minaccia alla sua integrità fisica, con la paura di non farcela, con la paura di non riuscire a recuperare, con il sentirsi in qualche modo "invalido" rispetto a suo figlio;

domanda per inciso: quando ha avuto il figlio? Per caso dopo un anno dall'intervento? Se si,questo potrebbe aver scatenato in lei un senso di inadeguatezza, la paura aggiunta di non poterlo godere appieno come padre, di non poterlo "sostenere" né in braccio né in altri modi.

Ecco volevo darle solo qualche spunto di riflessione e incoraggiarla, dirle di stare tranquillo, avere fiducia non solo nelle capacità del corpo di recuperare ma soprattutto di avere fiducia in se stesso e procedere nella vita senza quei dolori che, stando a tutte le indagini negative, potrebbero essere nient'altro che dolori dell'anima, dolori morali...ed anche quelli hanno la loro importanza.

Le faccio i migliori auguri di tutto cuore
Dott.Agnesina Pozzi

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
non sono intervenuto prima perchè Lei aveva indirizzato il Suo consulto direttamente al dr. Della Corte e, anche se non è corretto rivolgersi a un medico specifico (pur se qualche indisturbata eccezione c'è), ho ritenuto di attendere.
E' oggi intervenuta amabilmente la dottoressa Pozzi che, al di là delle eventuali problematiche tecnico-chirurgiche-diagnostiche, il suo punto di vista e i suoi consigli su come affrontare la Sua "sofferenza" sono opportuni e da tenere in conto.

Fatta questa doverosa premessa, Le posso dire che l'esame mielografico non è più in uso mediante la vecchia tecnica di introdurre un mezzo di contrasto con la puntura lombare che,in passato, ha creato molti problemi.
Al giorno d'oggi lo stesso effetto mielografico lo si ottiene semplicemente con un programma software (si dice cosi?) della RMN e l'eventuale m.d.c. (il gadolinio che non dà alcuna incompatibilità o reazione allergica) lo si introduce per via endovenosa.
Per cui può dire al Suo medico che,nella richiesta di RM, basta aggiungere "con effetto mielografico"

Tornando ai Suoi sintomi, posso solo intuire che potrebbero essere dati dal sistema di fissazione,ma senza visionare le immagini degli esami radiologici, non posso confermarlo.

Rimanendo, collegialmente, disponibili per ulteriori chiarimenti e necessità, La saluto cordialmente
[#3]
dopo
Utente
Utente
Salve, Dottori.
Scusate se ho sbagliato rivogendo a uno dottore in specifico. Non lo sapevo e sono così disperato che non ho letto ne meno le regole.
Ringrazio a voi per la risposta.
In risposta alla Dottoressa Pozzi:
1) Sono a dieta e ho già perso tanto, adesso ho 72kg.
2) Ho già fatto nuoto, fisioterapia, posturale, tutto e di più che si può consigliare a uno come me;
3) I miei musculi sono contratti, quanto più nuoto faccio peggio diventa.
3) Il mio figlio è nato due anni fa, nel 2010.
Mi è stato consigliato la terapia del dolore. Il dottore vuole vedere cosa ho in base alla mia risposta i medicinali. Però, sinceramente, non è la prima volta che faccio questo. Ancora una volta medicine e in più che non sono mutuabili. Non è detto che è la soluzione, è una cosa per vedere se è la via giusta oppure no...
- RX COLONNA LS (28/06/2012)
PREGRESSA STABILIZZAZIONE IN L4-L5 CON PROTESI DISCALE. RIDUZIONE DEGLI SPAZI DISCALI L4-L5-S1. E' ACCENTIATA LA LORDOSI.

- RM RACHIDE LOMBOSACRALE (03/09/2012)
Esiti di laminectomia e di artrodesi vertebrale postero-laterale L5-S1 stabilizzata con viti peduncolari agganciate a barre longitudinali e distanziatori intersomatici.
Il materia di sintesi condiziona artefatti di suscetibilità magnetica.
Regolare il quadro osteo-strutturale.
Listesi residua di L5 su S1; involuzione adiposa della spongiosa ossea sottocorticale.
Ai restanti livelli normale spessore e segnale dischi intersomatici senza immagini di protusione o ernia.
Normale ampienza del canale vertebrale.
Non alterazione intradurali.
- RX RACHIDE LOMBOSACRALE PROIEZIONI STANDARD E DINAMICHE (03/09/2012)
Esiti di laminectomia e di artrodesi vertebrale postero-laterale L5-S1 stabilizzata con viti peduncolari agganciate a barre longitudinali e distanziatori intersomatici.
Non disponibili precedenti indagini RX per confronto (lui aveva perso tutti i suoi documenti e indagini anteriormente fatti)
Materiale di sintesi normoposizionato, ben tollerato.
Spondilolistesi residua di L5 su S1 che non si modifica nelle prove dinamiche.
Terapia antalgica: Soldesan 30 gcc al di x 10 gg, sottraendo 1 gcc al di; Nicetili fiali x 5 giorni 2 volte al giorno, Nicetili 500 MG x 25 giorni 2 volte al giorno. Più di euro 100 di medicina per ritornare nel mese di aprile per fare l'epidurale... Per dopo, forse, fare la RNM-MDC...
Non ce la faccio più...
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Caro signore,
non so cosa altro aggiungere a quanto Le ho detto nel post precedente.
Certo non può continuare così.

Siamo sempre a Sua disposizione.