Ernia l5 - discectomia totale - controindicazioni

Mi e' stata diagnosticata un'ernia L5 con infiammazione del nervo sciatico. Dopo 4 settimane vista l'assenza di miglioramenti lo specialista (chirurgo ortopedico) ha suggerito di intervenire e rimuovere integralmente il disco. Dice che il disco ormai non svolge alcuna azione quindi tanto vale rimuoverlo interamente per evitare nuove ernie.

Non trovo riscontri da nessuna parte, e per il trattamento chirurgico delle ernie sembra che tutti suggeriscano una rimozione parziale.

Potreste dirmi se ha senso rimuovere interamente il disco e quali sono le controindicazioni e conseguenze i sulla stabilita' della colonna vertebrale.

Cordiali Saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
quando un disco è erniato (erniare= venir fuori) dalla propria sede anatomica, in modo parziale o totale e l'intervento è indicato e finalizzato a rimuovere la pericolosa compressione sulle strutture nervose viciniori, esso va tolto sia nella sua parte estrusa che in quella eventualmente ancora ritenuta.
Infatti uno dei motivi delle cosiddette recidive è la mancata asportazione di tutto il tessuto discale.

La rimozione del disco (discectomia) può provocare una instabilità che potrà essere poi corretta se responsabile di una sintomatologia invalidante. Ma questa non è la regola.

In ogni caso è la valutazione del singolo paziente che permette di indicare una strategia clinica e/o chirurgica.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti,La saluto con cordialità

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
La ringrazio per la risposta.

Non capisco bene pero'...dalla sua risposta sembra che la rmozione del disco sia la norma in caso di disco erniato.

Da quello che ho letto in questo forum e altrove invece sento sempre parlare d'interventi per rimuovere solo la porzione che e' fuoriuscita e che comprime le strutture nervose.

I due interventi sono equivalenti come risultato e come eventuali rischi ed effetti collaterali?

Grazie ancora

[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
il corpo umano non è un apparecchio meccanico e il medico non è un meccanico.
Se un cilindro di un'auto è ovalizzato, il meccanico deve sostituirlo. Le manovre per farlo sono identiche e qualsiasi meccanico adopererà la medesima procedura e tecnica.

In campo medico le cose stanno molto diversamente.
Ogni patologia può avere aspetti e trattamenti differenti in ogni individuo diverso dall'altro e ogni medico agisce in scienza e coscienza, ovvero secondo la propria cultura scientifica ed esperienza acquisita.

Da ciò possono derivare atteggiamenti e convincimenti differenti che fanno parte sia della ricerca scientifica che del confronto interdisciplinare.
Personalmente, dopo oltre 35 anni di professione, ritengo che rimuovere solo la parte estrusa del disco può esporre al rischio di recidiva, non vedendo pertanto quale utilità ci sia nel non rimuovere anche i residui di disco.

Non voglio in alcun modo sostenere che il mio modo di agire sia in assoluto quello giusto, ma dati di fatto come rarissime recidive, mi fanno ritenere che può non essere conveniente la sola asportazione della parte espulsa del disco.

Infine deve sapere che la rimozione della parte estrusa e dei residui di disco non sono due intereventi diversi e separati.
La discectomia e l'erniectomia fanno parte della medesima procedura chirurgica, nello stesso intervento..

Cordiali saluti