Ernia discale l5/s1
Buonasera gentil dottori,
ho 27 anni vi scrivo per chiedervi un consulto relativo ad un'ernia discale che ormai da 5 mesi non mi da tregua.
Circa due mesi fa ho effettuato la risonanza magnetica il cui referto dice:
Ernia discale L5/S1 mediana sottolegamentosa di 1,5 cm circa con impronta sul saccodurale e su entrambe le radici s1, canale spinale nella norma"
dopo i primi mesi (maggio-luglio) di leggero dolore lombare e leggera sciatalgia ad entrambe le gambe soprattutto al mattino, comunque non invalidante e regressiva con il movimiento, la situazione e`gradualmente peggiorata fino alla data odierna in cui ho bisogno delle stampelle per deambulare e da circa 10 giorni mi ritrovo con il busto flesso in posizione antalgica in avanti e lateralmente.
La sciatalgia da quando il dolore e' apparso piu forte (da 3 mesi circo) riguarda esclusivamente la gamba sinistra, quindi sembra esserci una comressione predominante sulla radice di sinistra.
10 giorni fa ho effettuato l' elettromiografia che non ha evidenziato alcun deficit motorizo, tanto che lo stesso neurologo che me la ha effettuata mi ha sconsigliato l'operazione.
Ironia della sorte, da quel giorno la situacione e' decisamente peggiorata: ho dovuto procurarmi delle stampelle per deambulare e la schiena mi si e improvvisamente curvata in avanti e lateralmente.
Dopo una settimana ho effettuato un' inflitrazione peridurale alla radice nervosa di cortisone e anestetico, la quale mi ha dato un dolore elevatissimo nel momento di espletazione della miscela.
Dal giorno seguente il dolore alla gamba e' fortemente diminuito, resta un dolore al gluteo, un dolore lombare, impossibilita di pormi in posizione prona o supina (se non per qualche minuto resistendo al dolore).
La deambulazione ora i risulta piu facile dato che il dolore alla gamba si e' attenuato, tuttavia sono fortemente limitato dalla postura antalgica flessa anteriormente che ho assunto in quanto mi stanco dopo pochi metri nel camminare anche per la tensione muscolare che tale postura provoca.
Il neurologo mi ha sconsigliato l' intervento cosi come l' ortopedico a cui mi sono rivolto. Il neurochirurgo dice che se l' epidurale non fa effetto, l' intervento rimane l' unica opzione.
Le questioni che vi sottopongo sono le seguenti:
- E' normale che un ernia discale causi una postura antalgica di questo tipo e repentinamente quando la malattia e' gia in uno stato cronico ?
- Ho effettuato la rm da circa 1 mese e mezzo. E' opportuno ripetere l' esame, perche nel frattempo l ernia potrebbe essere evoluta ad altri stadi (espulsa, migrata, ecc..)?
- E' normale che un infiltrazione epidurale provochi un dolore insopportabile nel momento di espletazione della miscela?
-Cosa rischio se non elimino questa postura antalgica al piu presto ?
-Se il dolore alla gamba e' cessato grazie all epidurale, e' consigliabile effettuare una seconda infiltrazione?
Ringrazio infinitamente per il tempo dedicatomi. Un saluto a tutti!
ho 27 anni vi scrivo per chiedervi un consulto relativo ad un'ernia discale che ormai da 5 mesi non mi da tregua.
Circa due mesi fa ho effettuato la risonanza magnetica il cui referto dice:
Ernia discale L5/S1 mediana sottolegamentosa di 1,5 cm circa con impronta sul saccodurale e su entrambe le radici s1, canale spinale nella norma"
dopo i primi mesi (maggio-luglio) di leggero dolore lombare e leggera sciatalgia ad entrambe le gambe soprattutto al mattino, comunque non invalidante e regressiva con il movimiento, la situazione e`gradualmente peggiorata fino alla data odierna in cui ho bisogno delle stampelle per deambulare e da circa 10 giorni mi ritrovo con il busto flesso in posizione antalgica in avanti e lateralmente.
La sciatalgia da quando il dolore e' apparso piu forte (da 3 mesi circo) riguarda esclusivamente la gamba sinistra, quindi sembra esserci una comressione predominante sulla radice di sinistra.
10 giorni fa ho effettuato l' elettromiografia che non ha evidenziato alcun deficit motorizo, tanto che lo stesso neurologo che me la ha effettuata mi ha sconsigliato l'operazione.
Ironia della sorte, da quel giorno la situacione e' decisamente peggiorata: ho dovuto procurarmi delle stampelle per deambulare e la schiena mi si e improvvisamente curvata in avanti e lateralmente.
Dopo una settimana ho effettuato un' inflitrazione peridurale alla radice nervosa di cortisone e anestetico, la quale mi ha dato un dolore elevatissimo nel momento di espletazione della miscela.
Dal giorno seguente il dolore alla gamba e' fortemente diminuito, resta un dolore al gluteo, un dolore lombare, impossibilita di pormi in posizione prona o supina (se non per qualche minuto resistendo al dolore).
La deambulazione ora i risulta piu facile dato che il dolore alla gamba si e' attenuato, tuttavia sono fortemente limitato dalla postura antalgica flessa anteriormente che ho assunto in quanto mi stanco dopo pochi metri nel camminare anche per la tensione muscolare che tale postura provoca.
Il neurologo mi ha sconsigliato l' intervento cosi come l' ortopedico a cui mi sono rivolto. Il neurochirurgo dice che se l' epidurale non fa effetto, l' intervento rimane l' unica opzione.
Le questioni che vi sottopongo sono le seguenti:
- E' normale che un ernia discale causi una postura antalgica di questo tipo e repentinamente quando la malattia e' gia in uno stato cronico ?
- Ho effettuato la rm da circa 1 mese e mezzo. E' opportuno ripetere l' esame, perche nel frattempo l ernia potrebbe essere evoluta ad altri stadi (espulsa, migrata, ecc..)?
- E' normale che un infiltrazione epidurale provochi un dolore insopportabile nel momento di espletazione della miscela?
-Cosa rischio se non elimino questa postura antalgica al piu presto ?
-Se il dolore alla gamba e' cessato grazie all epidurale, e' consigliabile effettuare una seconda infiltrazione?
Ringrazio infinitamente per il tempo dedicatomi. Un saluto a tutti!
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Egr. signore,
1) è possibile, non normale, in quanto si tende a contrastare il dolore che l'ernia provoca assumendo quelle posture
2) Le ernie non si curano facendo una RM ogni mese e mezzo
3) Il dolore in corso di infiltrazione solitamente può essere evocato da accidentale puntura della radice, di solito senza alcuna conseguenza
4) La postura è antalgica e si eliminerà da sola dopo l'asportazione dell'ernia
5) I sintomi non mi sembrano sia efficacemente diminuiti e comunque i farmaci agiscono sul dolore e non sulla sua causa. Se i sintomi persistono con rischio di ulteriori danni, va rimossa la causa.
Inoltre:
Una elettromiografia negativa non esclude la sofferenza della radice stessa, soprattutto se effettuata a distanza di poco tempo dall'esordio dei sintomi e in ogni caso non è un indice di esclusione dell'intervento chirurgico.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto con cordialità
1) è possibile, non normale, in quanto si tende a contrastare il dolore che l'ernia provoca assumendo quelle posture
2) Le ernie non si curano facendo una RM ogni mese e mezzo
3) Il dolore in corso di infiltrazione solitamente può essere evocato da accidentale puntura della radice, di solito senza alcuna conseguenza
4) La postura è antalgica e si eliminerà da sola dopo l'asportazione dell'ernia
5) I sintomi non mi sembrano sia efficacemente diminuiti e comunque i farmaci agiscono sul dolore e non sulla sua causa. Se i sintomi persistono con rischio di ulteriori danni, va rimossa la causa.
Inoltre:
Una elettromiografia negativa non esclude la sofferenza della radice stessa, soprattutto se effettuata a distanza di poco tempo dall'esordio dei sintomi e in ogni caso non è un indice di esclusione dell'intervento chirurgico.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto con cordialità
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.3k visite dal 26/09/2013.
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