Ernie e sofferenza mielo- malacica
buonasera. Sono una donna di 47 anni, ho effettuato in data 21,03,2016 una risonanza magnetica ed ho ricevuto questo referto oggi :
inversione della fisiologica inversione cervicale, con fulcro a C4/ C5, sede d'alterazioni spodilo-unco-artrosiche e di protrusione discale circonferenziale, con ernia postero-mediana-paramediana, estesa nel forame radicolare sinistro, che impronta il midollo ed impegna parte del forame di coniugazione.
A tale livello, inoltre, piccola focalità di sofferenza mielo-malacica.
Meno significativa ernia discale postero-mediana a C3/C4.
Protrusione discale posteriore a C5/C6, con focalità erniaria paramediana destra.
Modica protrusione posteriore del disco, ristretto e disidrosico, a D8/D9.
Modesta salienza discale posteriore a L5/S1.
Non evidenti altre alterazioni discali al rachide dorso-lombare.Normo posizionato il cono midollare.Nei limiti l'ampiezza del canale spinale.
Questo il referto ultimo del 2016, diverso dal primo effettuato nel 2009, quando comparvero i primi sintomi di sofferenza della colonna vertebrale. Quest'anno però dopo aver effettuato cure con antidolorifici e cortisone, dopo aver effettuato 15 sedute di laser terapia, radar terapia, e massaggi che nel 2009 furono efficaci, non avendo questa volta ottenuto alcun beneficio, ho ritenuto opportuno ripetere la risonanza magnetica, che ha evidenziato diversi problemi a livello cervicale. Infatti i dolori maggiori che si protraggono da sei mesi ormai, sono al collo, al braccio sinistro, vertigini, formicolio mano sinistra, dolore gamba sinistra, e sensazione di piede freddo.
La mia domanda è : a chi devo rivolgermi con questo referto? sono molto preoccupata per l'evolversi della situazione,nonostante convivo con questi dolori da sei mesi. Vi ringrazio anticipatamente per vostro riscontro.
inversione della fisiologica inversione cervicale, con fulcro a C4/ C5, sede d'alterazioni spodilo-unco-artrosiche e di protrusione discale circonferenziale, con ernia postero-mediana-paramediana, estesa nel forame radicolare sinistro, che impronta il midollo ed impegna parte del forame di coniugazione.
A tale livello, inoltre, piccola focalità di sofferenza mielo-malacica.
Meno significativa ernia discale postero-mediana a C3/C4.
Protrusione discale posteriore a C5/C6, con focalità erniaria paramediana destra.
Modica protrusione posteriore del disco, ristretto e disidrosico, a D8/D9.
Modesta salienza discale posteriore a L5/S1.
Non evidenti altre alterazioni discali al rachide dorso-lombare.Normo posizionato il cono midollare.Nei limiti l'ampiezza del canale spinale.
Questo il referto ultimo del 2016, diverso dal primo effettuato nel 2009, quando comparvero i primi sintomi di sofferenza della colonna vertebrale. Quest'anno però dopo aver effettuato cure con antidolorifici e cortisone, dopo aver effettuato 15 sedute di laser terapia, radar terapia, e massaggi che nel 2009 furono efficaci, non avendo questa volta ottenuto alcun beneficio, ho ritenuto opportuno ripetere la risonanza magnetica, che ha evidenziato diversi problemi a livello cervicale. Infatti i dolori maggiori che si protraggono da sei mesi ormai, sono al collo, al braccio sinistro, vertigini, formicolio mano sinistra, dolore gamba sinistra, e sensazione di piede freddo.
La mia domanda è : a chi devo rivolgermi con questo referto? sono molto preoccupata per l'evolversi della situazione,nonostante convivo con questi dolori da sei mesi. Vi ringrazio anticipatamente per vostro riscontro.
[#1]
Gentile signora,
pur nei limiti della consulenza on-line, lo stato della Sua colonna cervicale va considerato con attenzione, in quanto (stando a quanto è descritto) è presente un danno (seppur minimo) al midollo spinale, versoimilmente dovuto a compressione da parte di alterazioni artrosiche delle vertebre C4 e C5.
A chi rivolgersi? Inviando questa richiesta di consulto, a chi si è rivolta?
Consulti quindi un neurochirurgo e sospenda, se non lo ha ancora fatto, qualsiasi manipolazione a livello della colonna vertebrale, cervicale soprattutto.
Cordiali saluti
pur nei limiti della consulenza on-line, lo stato della Sua colonna cervicale va considerato con attenzione, in quanto (stando a quanto è descritto) è presente un danno (seppur minimo) al midollo spinale, versoimilmente dovuto a compressione da parte di alterazioni artrosiche delle vertebre C4 e C5.
A chi rivolgersi? Inviando questa richiesta di consulto, a chi si è rivolta?
Consulti quindi un neurochirurgo e sospenda, se non lo ha ancora fatto, qualsiasi manipolazione a livello della colonna vertebrale, cervicale soprattutto.
Cordiali saluti
[#2]
Utente
La ringrazio dott. Migliaccio e mi scuso per la formulazione errata della richiesta , dovuta alla mia preoccupazione per il fatto di abitare in un paesino distante 200 KM dal primo ospedale vicino, per poter consultare uno specialista. Seguirò le Sue indicazioni al più presto. Distinti saluti.
[#3]
Utente
Buongiorno dottor Migliaccio.
Come da l
Lei consigliato, ho eseguito visita neurochirurgica che comunque non è stata completamente esaustiva : il dottore attraverso il cd della risonanza mi ha spiegato molto chiaramente dove è collocata l'ernia, e come comprime su midollo. Dopo ha eseguito visita sul lettino, e ha riscontrato ipoprestesia alla mano sinistra (scrivo come da referto, anche se il computer mi da termine errato : in sostanza ho poca forza nella mano sinistra), pur essendo io mancina.
Quindi ha poi concluso che consiglia intervento chirurgico di asportazione EDC C4 -C5 e stabilizzazione con cage.
Ha spiegato come avviene l'intervento, da supina con incisione sotto il collo ( non ricordo se da destra o da sinistra, ma dalle spiegazioni che trovo su questo sito, fa una bella differenza). Ha detto che inserendo la cage, le due vertebre vengono immobilizzate per cui i movimenti che prima facevano queste due vertebre, saranno fatte dalle vertebre vicine. Alla mia domanda cosa succede se decido di non operarmi, ha risposto potrebbero bloccarsi gli arti ( niente di più), nulla sulle complicanze dell'intervento.
E quindi i miei dubbi sono aumentati, pertanto ho fatto una ulteriore accurata ricerca su questo sito, e ho letto tutto quanto Lei scrive sulle complicanze dell'intervento chirurgico alle ernie discali, e sul post operatorio. Io ho tanta fiducia nei medici che dicono tutto, provenendo da un' unica esperienza negativa di intervento chirurgico, quale parto cesareo, avvenuto dopo 14 ore di travaglio, che ha causato danni permanenti al cervello di mia figlia, che oggi a più di 20 anni ha un ritardo mentale grave ed ha bisogno di assistenza continua, ove in tale occasione non mi fu detto nulla, e dopo otto mesi scoprii da sola che c'era qualcosa che non andava. Da li il calvario che Lei ben immagina.
Comunque tornando al mio problema ho capito solo ora , quando nel mio primo contatto Lei mi rispondeva " la sua colonna cervicale va considerata con dovuta attenzione", quanto delicata sia la situazione. Tralasciando le paure per le complicanze sull'intervento, io mi chiedo e quindi Le chiedo : se con la cage si va a bloccare il movimento delle due vertebre interessate, e quindi come detto dal neurochirurgo, le vertebre vicine dovranno "lavorare" per loro, ma le vertebre vicine sono anch'esse difettate, seppure non ancora comprimono sul midollo, ci sono ernie, con l'intervento io vado a migliorare leggermente la qualità scadente della mia vita, probabilmente limitando ma non eliminando i dolori ( considerando anche le altre ernie distribuite nella colonna cervicale e lombare), e forse cosa più importante si va ad eliminare la compressione sul midollo che potrebbe causare paresi degli arti superiori ma anche inferiori, che io ho appreso solo leggendo i Suoi scritti su questo sito, e consultando il medico curante dopo la visita chirurgica. Mi scuso per essermi dilungata tanto, ma volevo ringraziarla per le spiegazioni chiare e dettagliate che Lei da su questo sito, e non Le nego di voler consultare altri pareri (magari il Suo privatamente), poichè per me non è una semplice operazione quella che dovrò affrontare, e se deciderò di farla, vorrei andare sotto i ferri con la maggiore consapevolezza possibile. Grazie e cordialità.
Come da l
Lei consigliato, ho eseguito visita neurochirurgica che comunque non è stata completamente esaustiva : il dottore attraverso il cd della risonanza mi ha spiegato molto chiaramente dove è collocata l'ernia, e come comprime su midollo. Dopo ha eseguito visita sul lettino, e ha riscontrato ipoprestesia alla mano sinistra (scrivo come da referto, anche se il computer mi da termine errato : in sostanza ho poca forza nella mano sinistra), pur essendo io mancina.
Quindi ha poi concluso che consiglia intervento chirurgico di asportazione EDC C4 -C5 e stabilizzazione con cage.
Ha spiegato come avviene l'intervento, da supina con incisione sotto il collo ( non ricordo se da destra o da sinistra, ma dalle spiegazioni che trovo su questo sito, fa una bella differenza). Ha detto che inserendo la cage, le due vertebre vengono immobilizzate per cui i movimenti che prima facevano queste due vertebre, saranno fatte dalle vertebre vicine. Alla mia domanda cosa succede se decido di non operarmi, ha risposto potrebbero bloccarsi gli arti ( niente di più), nulla sulle complicanze dell'intervento.
E quindi i miei dubbi sono aumentati, pertanto ho fatto una ulteriore accurata ricerca su questo sito, e ho letto tutto quanto Lei scrive sulle complicanze dell'intervento chirurgico alle ernie discali, e sul post operatorio. Io ho tanta fiducia nei medici che dicono tutto, provenendo da un' unica esperienza negativa di intervento chirurgico, quale parto cesareo, avvenuto dopo 14 ore di travaglio, che ha causato danni permanenti al cervello di mia figlia, che oggi a più di 20 anni ha un ritardo mentale grave ed ha bisogno di assistenza continua, ove in tale occasione non mi fu detto nulla, e dopo otto mesi scoprii da sola che c'era qualcosa che non andava. Da li il calvario che Lei ben immagina.
Comunque tornando al mio problema ho capito solo ora , quando nel mio primo contatto Lei mi rispondeva " la sua colonna cervicale va considerata con dovuta attenzione", quanto delicata sia la situazione. Tralasciando le paure per le complicanze sull'intervento, io mi chiedo e quindi Le chiedo : se con la cage si va a bloccare il movimento delle due vertebre interessate, e quindi come detto dal neurochirurgo, le vertebre vicine dovranno "lavorare" per loro, ma le vertebre vicine sono anch'esse difettate, seppure non ancora comprimono sul midollo, ci sono ernie, con l'intervento io vado a migliorare leggermente la qualità scadente della mia vita, probabilmente limitando ma non eliminando i dolori ( considerando anche le altre ernie distribuite nella colonna cervicale e lombare), e forse cosa più importante si va ad eliminare la compressione sul midollo che potrebbe causare paresi degli arti superiori ma anche inferiori, che io ho appreso solo leggendo i Suoi scritti su questo sito, e consultando il medico curante dopo la visita chirurgica. Mi scuso per essermi dilungata tanto, ma volevo ringraziarla per le spiegazioni chiare e dettagliate che Lei da su questo sito, e non Le nego di voler consultare altri pareri (magari il Suo privatamente), poichè per me non è una semplice operazione quella che dovrò affrontare, e se deciderò di farla, vorrei andare sotto i ferri con la maggiore consapevolezza possibile. Grazie e cordialità.
[#4]
Gentile signora,
capisco e comprendo i Suoi timori, ma senza rompere le uova non si può fare una ottima frittata o un bel zabaione.
L'intervento che La riguarda è necessario per impedire un ulteriore danno al midollo spinale .
Il fatto che le due vertebre vengano bloccate (ma non in modo tale da impedire i normali movimenti del collo ) è una precauzione necessaria per mantenere inalterato lo spazio tra le due vertebre che diminuirebbe in assenza del disco.
Il "super" lavoro delle altre vertebre è trascurabile anche se può verificarsi qualche disturbo facilmente ovviabile.
Il rischio chirurgico di gravi complicanze è davvero minimo e comunque molto inferiore a quello che si avrebbe non operando, soprattutto quando ci sono già segni di lesione sul midollo.
Se crede può anche contattarmi telefonicamente per un miglior scambio di informazioni, restando comunque disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti.
Con cordialità
capisco e comprendo i Suoi timori, ma senza rompere le uova non si può fare una ottima frittata o un bel zabaione.
L'intervento che La riguarda è necessario per impedire un ulteriore danno al midollo spinale .
Il fatto che le due vertebre vengano bloccate (ma non in modo tale da impedire i normali movimenti del collo ) è una precauzione necessaria per mantenere inalterato lo spazio tra le due vertebre che diminuirebbe in assenza del disco.
Il "super" lavoro delle altre vertebre è trascurabile anche se può verificarsi qualche disturbo facilmente ovviabile.
Il rischio chirurgico di gravi complicanze è davvero minimo e comunque molto inferiore a quello che si avrebbe non operando, soprattutto quando ci sono già segni di lesione sul midollo.
Se crede può anche contattarmi telefonicamente per un miglior scambio di informazioni, restando comunque disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti.
Con cordialità
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.7k visite dal 24/03/2016.
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