Paralisi anteriore delle gambe al 10° km di corsa

Buongiorno,

in seguito ad intervento chirurgico L4-S1 di stabilizzazione vertebrale con artrodesi, essendomi ripresa in maniera spettacolare, ho continuato ad esercitare la corsa a piedi partecipando a maratone.
Negli ultimi due mesi però la situazione è precipitata rovinosamente ed ogni volta, al decimo km sopraggiunge la paralisi anteriore delle gambe.
Ho eseguito una TAC per monitorare la situazione e questo è il referto:
"Modesta sx convessa del rachide cervicale con iperlordosi e antero listesi di L5 su S1 che appare sostanzialmente immodificata rispetto all'indagine precedente. Si confermano evidenti fenomeni di spondiloartrosi con riduzione di ampiezza dello spazio compreso tra L5-S1 e soprattutto tra L3-L4 dove le limitanti appaiono addensate ed irregolari con fenomeni di vacuum discale non presenti all'indagine precedente.
Esiti di intervento chirurgico di stabilizzazione vertebrale con barre e viti transpeduncolari posizionate tra L4 ed S1 e posizionamento di distanziatori intersomatici a livello di L5-S1. Segmenti protesici appaiono in sede sostanzialmente immodificati rispetto all'indagine precedente.
Attualmente non si apprezzano significative alterazioni del disco a livello di L2-L3 e si apprezza lieve bulging discale circonferenziale a livello di L3-L4 dove anche in rapporto a grossolani aspetti degenerativi delle articolazioni interapofisarie si apprezzano iniziali aspetti di conflitto radicolare bilateralmente.
L3-L4 ampia protusione discale circonferenziale mediana paramediana che impronta la cauda con aspetti di conflitto radicolare bilaterali più evidenti a dx dove all'interno del forame in parte protrundono piccoli osteofiti premarginali.
L4.L5 protrusione discale circonferenziale mediana pramediana del disco con stenosi serrata di entrambi i formai più evidente a sx
L5-S1 modesta protrusione discale circonferenziale con serrata stenosi foraminale bilaterale e compressione delle radici.
Nella sede del pregresso intervento chirurgico si segnala la presenza di grossolani artefatti legati ai mezzi di sintesi che limita una corretta valutazione del contenuto dello speco midollare".

Ecco, richiedo cortesemente una spiegazione più comprensibile se è possibile.

Grazie e cordiali saluti
Laura Sbrana
[#1]
dopo
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora Laura
stando al referto trascritto ci sarebbero reperti che potrebbero giustificare i sintomi riferiti, poichè risulterebbero ristretti alcune strutture vertebrali, come i forami atraverso cui passano le radici nervose per gli arti inferiori e dello stesso canale vertebrale ovvero speco vertebrale ( e non midollare, poichè a quel livello ci sono radici nervose e non il midollo che termina più in alto a livello della 12° vertebra dorsale- 1° lombare.)

Per una corretta diagnosi sarebbe necessario visionare le immagini e leggere la descrizione dell'intervento effettuato ( e sapere quando tale intervento è stato fatto), in quanto verosimilmente la sola stabilizzazione, pur apportando i notevoli benefici che riferisce, col trascorrere del tempo altra patologia, al tempo forse poco significativa, oggi inizia a manifestarsi con maggior recrudescenza.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti