Lombosciatalgia invalidante

Egr. Dott.ri,

Mio padre, 64 anni, dal 19/07/08 lamenta dolori lombosciatalgici.
Tali dolori, d'intensità inizialmente sopportabile, sono con il passare delle settimane, evoluti in una lombosciatalgia invalidante, tale da non permettergli neanche il riposo notturno.
A nulla sono servite le innumerevoli iniezioni di cortisone, muscoril, neuramide, e le compresse di lyrica 75.
L'RM effettuata in data 29/9/08 ha evidenziato.
L'esame RM del distretto vertebro-midollare (tratto-lobosacrale) è stato eseguito con tecnica di saturazione parziale, fast spin echo T2 ad alta risoluzione e con soppressione lipidica sul piano sagittale, fast spin echo sul piano assiale.
Evidenti segni di spondilosi dei metameri vertebrali esaminati.
I dischi intersomatici sono ridotti di segnale in t2 per fenomeni di disidratazione. Allo spazio L3-L4 si osserva una protusione discale a sede posteriore mediana e paramediana sinistra con impegno intraforaminale che comprime il sacco durale e la tasca radicolare omolaterale. Protusione discale a sede posteriore me diana e paramediana sinistra allo spazio L4-L5 con compressione sul sacco durale e sulla tasca radicolare corrispondente.
Piccola ernia discale a sede posteriore mediana allo spazio L5-S1 con compressione sul sacco durale. Si segnala area rotondeggiante di segnale costantemente iperintenso a carico della porzione destra del corpo di L1, riferibile ad angioma vertebrale.
Il canale vertebrale eà di ampiezza conservata.
Il cono midollare eà di volume e segnale regolare.

A distanza di 3 mesi dall'insorgenza del problema, mio padre lamenta dolori lancinanti al gluteo sinistro, che scendono nella parte posteriore della coscia, e si irradiano all'inguine e testicolo sinistro, ed all'ano. Il dolore impedisce la normale deambulazione, tanto da farlo zoppicare vistosamente. I muscoli del glueo e della coscia sinistra hanno perso di tonicità.
In fase di dolore acuto, gli risulta impossibile andare di corpo e la minzione è a spruzzo; non trova giovamento nè in posizione supina, nè tantomeno eretta. Non gli è possibile sedersi a tavola e mangia all'inpiedi. Sotto antidolorifici (toradol), invece, il dolore regredisce leggermente e gli permette di andare di corpo e di riposare. Oggi per la prima volta lamenta un torpore all'arto sinistro ed il piede sinistro appare leggermente gonfio.

Nonostante le infinite cure, la situazione sta peggiorando giorno dopo giorno.
In attesa di un vs. cortese consulto, saluto cordialmente.
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Suo padre non è stato visitato da nessun medico?
Pur non potendo esprimere una diagnosi on-line, se i sintomi sono quelli descritti è necessario al più presto prendere una decisione terapeutica.
E' importante a questo proposito, l'attento esame del paziente, anche per chiarire alcuni sintomi che non risultano del tutto consoni con la patologia evidenziata.

Ci faccia sapere
[#2]
dopo
Attivo dal 2005 al 2008
Ex utente
Egr. Dott. Migliaccio,
La ringrazio per la sua risposta.
Mio padre è stato visitato da un ortopedico e 2 neurochirurghi. Abbiamo scrupolosamente seguito le terapie mediche prescritteci, ma non ci sono stati miglioramenti.
Attraverso una RM di controllo, ieri siamo venuti a conoscenza della presenza di una massa (non meglio identificata) di 3.5x4cm in zona ilica sinistra.
Alla luce di questo elemento, possono i disturbi sopra citati essere giustificati?
La ringrazio sin da ora per l'attenzione dedicata.
Saluti.
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
il riscontro di altra patologia forse complica un po' le cose, ma, come Le ho precisato, soprattutto ora in cui è importante una diagnosi differenziale, a distanza non posso esprimere alcun parere diagnostico.
Deve far fare approfondimenti su tale massa sia per comprenderne la natura sia per capire se può contribuire ai sintomi lamentati da Suo padre.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, per quanto possibile, La saluto cordialmente