Ernia cervicale c5/c6 con sospetta mielopatia

Buongiorno, paziente di 31 anni con ernia cervicale c5/c6 e lieve protusione c4/c5
Dopo 2 mesi di cure conservative i dolori si sono estesi dagli arti superiori ( indolenzimento e dolore ai movimenti di rotazione e flessione del collo in avanti) a quelli inferiori ( pesantezza e dolore alle cosce , irrigidimento muscolare ).
Questo quadro confermerebbe una mielopatia cervicale giusto?
Vi allego ultima rmn del 23/10/17:

METAMERI VERTEBRALI IN ASSE, NEI LIMITI DELLA NORMA LE DIMENSIONI DEL CANALE SPINALE.
MIDOLLO SPINALE NORMALE PER MORFOLOGIA, DIMENSIONI ED INTENSITA' DI SEGNALE.
ERNIA POSTERO-LATERALE DESTRA DEL DISCO C5/C6 CHE IMPRONTA LA SUPERFICIE LATERALE DELL'INVOLUCRO MENINGEO ED E' RESPONSABILE DI EFFETTO COMPRESSIVO SULLO SPAZIO SUB-ARACNOIDEO ANTERIORE AL MIDOLLO E SULLA CORRISPONDENTE EMERGENZA RADICOLARE.

LIEVE PROTUSIONE PARAMEDIANA DESTRA DEL DISCO C4/C5 CHE IMPEGNA PARZIALMENTE LE REGIONI PREFORAMINALI ( PIU' EVIDENTE A DESTRA)
SI RILEVA INIZIALE SPONDILOSI MARGINO SOMATICA.
NORMALE LA GIUNZIONE CRANIO-SPINALE.

E' una situazione risolvibile con fkt / tekarterapia od è consigliabile intervenire chirurgicamente?
Già 2 neurochirurghi mi hanno sconsigliato l'intervento ma i sintomi agli arti inferiori non erano cosi marcati.
Vi ringrazio
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Egr. signore,
pur nei limiti della consulenza on-line in cui necessariamente manca l'elememto essenziale per porre una diagnosi e la relativa terapia (medica o chirurgica), ovvero la visita medica, non comprendo come 2 neurochirurghi con quel quadro di RM Le hanno sconsigliato l'intervento.
Non posso ovviamente confermare il mio parere, ma una eventuale mielopatia cervicale non è detto che debba dare sintomi agli arti inferiori.
In ogni caso la RM, secondo quanto da Lei riportato del referto, esclude una mielopatia, evidenziando però un compressione dell'ernia in prossimità del midollo.
Il rischio di una mielopatia importante , però, presente e proprio per questo va attentamente valutata la possibilità chirurgica.

Quel che invece mi sento di consigliare con certezza, è di evitare qualsiasi tipo di fisioterapia a livello della cervicale.

Cordialmente
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore, da nuova rmn del 3/11 si registra espulsione dell'ernia c5/c6 con compressione midollare e la presenza di uncoosteofitosi con impegno sub-articolare e protusione anulare posteriore.
I sintomi alle gambe sono invariati però inizio ad avvertire un senso di " poca agilità" delle dita della mano destra ( lato dell'ernia) quasi mi tremolassero.
Bisogna operare.
Il mio unico dubbio è tra i 2 tipi di intervento prostotimi..
Un suo collega mi ha proposto discectomia con erniectomia e artrodesi di C5/C6 con rimozione dell'osteofita in c4/c5 ( pur essendoci solo una protusione e non una 2° ernia espulsa)
Un altro suo collega me ne ha proposto uno più soft: rimozione della sola ernia c5/c6 con artrodesi di soli 2 segmenti e non 3..
Rimuovere anche l'osteofita è necessario?
Un doppio intervento in una volta sola mi spaventa parecchio, mi hanno parlato del rischio che fondendo si sovraccaricano le altre vertebre e c'è il rischio di artrosi cervicale e di nascita di una nuova ernia..
grazie a tutti
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Egr. signore,
non avendo a disposizione le immagini e i dati clinici oggettivi (cioè quelli che emergono dalla visita medica) non ho modo di esprimere un parere definitivo.
Quel che Le posso dire è che se si interviene su due spazi lo si fa in una unica seduta operatoria e quindi si tratta di un unico intervento e non di un doppio intervento.
La rimozione degli osteofiti è parte integrante della discectomia, ovvero togliendo l'ernia si devono togliere anche gli osteofiti che possono comprimere il midollo al pari , se non di più, di un'ernia.

Il rischio di sovraccarico e di una nuova ernia è minimo e comunque tra avere la paralisi degli arti e una nuova ernia, penso che sia preferibile una nuova ernia, o no?

Cordialmente