Non più evidente l'ernia discale precedentemente segnalata

Buon giorno
ho 47 anni ,il giorno 27 febbraio sono stato sottoposto ad un intervento di discectomia laser per una decompressine di un ernia discale L5-S1 , tutto e andato bene pero a distanza di 10 giorni sono comparsi dolori diversi di prima e molto più forti ,mentre prima il dolore era lombare , adesso sento un male acuto alla coscia laterale sinistra a volte scende fino al piede e sento come delle scosse sotto il plantare, inoltre sento tutte e due le gambe deboli. I sintomi scompaiono da sdraiato. Il chirurgo che mi ha fatto l'intervento mi ha prescritto lodotra 5 mg e sirdalud 4 mg per 7 giorni .Appena smesso la terapia i dolori sono ritornati anche se più tenui
Ho rifatto la risonanza magnetica che riscontra:
Invariata la lieve scoliosi sinistro-convessa.Conservata la fisiologica lordosi.
Alterazioni osteocondrosiche delle limitanti cortico-spongiose affrontate al passaggio lombo-sacrale con tenue edema midollare.
Al passaggio L3-L4:lieve protrusione discale posteriore, ad ampia base ,con modesta impronta sul sacco durale .
al passaggioL4-L5 disco disidratato con protrusione posteriore responsabile di modica impronta ad ampio raggio sul sacco durale, lievemente più accentuata in sede paramediana sinistra, con segni conflitto sulla radice sinistra di L5. Coesistono alterazioni artrosiche delle articolazioni interapofisarie con modesta riduzione dell'ampiezza dei forami di congiunzione e del canale vertebrale.
al passaggio L5-S1: disco assottigliato e degenerato che sporge lievemente all'interno dei forami di congiunzione ;non più evidente l'ernia discale precedentemente segnalata.
regolari il cono midollare e le radici della cauda
cordiali saluti
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Una volta risolto il problema L5-S1 (almeno così parrebbe dalla rmn di controllo) sembra che persista un "modico" problema ad L4-L5.
A distanza non sono in grado di dirLe se la 5^ radice sia resa sofferente al 4° o 5° spazio.
Se la sofferenza è al 5° spazio, cioè quello che è stato approcciato, dovrebbe piano piano regredire (anche se dopo quasi un mese sembra ancora lì).
Se la componente di sofferenza è invece al 4° spazio, il discorso può essere diverso.
In entrambi i casi, continuerei col trattamento conservativo (bustino, antireattivi per via parenterale, se necessario ancora cortisone per breve tempo, gastroprotettori, riposo anche se non assoluto...).
Eventualmente, risentiamoci fra qualche altro mese.
Cordialmente.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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