Ernia del disco l4-l5 espulsa

Mi chiamo Ivan, ho 36 anni; tre anni fa circa, dopo un forte dolore alla schiena con conseguente immobilizzazione, ho scoperto (tramite RSM) di avere un'ernia al disco L4-L5 espulsa migrata in basso...dopo un trattamento con farmaci antidolorifici si è manifestato un "formicolio" nella parte bassa della gamba DX (da sotto il ginocchio). Ho consultato un neurochirurgo che dopo un attento esame (15 minuti, dei quali 10 a scrivere il referto) mi ha detto che l'unica soluzione al mio problema era l'operazione e un'attività sportiva limitata. Come unica alternativa non mi è piaciuta, allora ho provato altre strade (massaggi e trattamenti simili) e la cosa si è risolta. Lo scorso 28 dicembre ho accusato un dolore al centro del gluteo DX che si esetendeva per tutta la gamba e che non mi permetteva di distendere la stessa, il dolore è durato tutto il giorno fino ad arrivare a sera con un'attacco molto forte (durato circa 10 minuti) dopodichè il dolore è cessato e la gamba (da sotto il ginocchio in giù) si è "addormentata", con mancanza di sensibilità e perdita del controllo del movimento. Ho cercato di risolvere il problema non ricorrendo a metodi "tradizionali", ma ad oggi non ho risolto la cosa; la situazione è migliorata, ma ho ancora la parte esterna del polpaccio DX e il piede che hanno lo stesso problema. Sto ora facendo dell'elettrostimolazione, ma non mi hanno assicurato nessun risultato perchè è passato troppo tempo (3 mesi) e può essere che la funzionalità del piede e della gamba non ritornino più come prima anche se dovessi intervenire chirurgicamente (questo mi è stato detto). Mi potete dare un parere sincero?? Grazie mille e scusate per la lunghezza del testo.
Ivan
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Per darle un parere sincero occorrerebbe vedere un esame radiologico recente del suo rachide lombosacrale e poterla visitare. Comunque in caso di persitenza agli esami radiologici di un grossolano frammento discale erniato ed in presenza di una sintomatologia dolorosa persistente o di una sintomatologia deficitaria, l'intervento é l'unica opzione da considerare.
Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

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Utente
Utente
Grazie mille per la risposta dottore.
Cordiali saluti

Ivan