Ernia disco l5 s1

buongiorno a tutti.
ho fatto una rmn per una sospetta ernia al disco.
lascio qui il referto, se gentilmente potete darmi due dritte:

conservata la lordosi lombare.
mantenuto l'allineamento metamerico posteriore con corpi vertebrali di regolare altezza.
non si riconoscono alterazioni del segnale osseo a carattere sospetto.
normo idratati i dischi intersomatici, lievemente assottigliati quelli tra l4 e s1.

l3-l4 accenno al builging discale circonferenziale con margine posteriore a contatto con il sacco durale.

l4-l5 ampio builging discale circonferenziale impronta a largo raggio l sacco durale, oblitera i recessi laterali e i forami di coniugazione.
lievissima debordanza mediata-paramediana a sinistra del disco l5-s1.
canale vertebrare e forami di coniugazione sono di ampiezza ridotta tra l3 e l5 per brevità di peduncoli.
non si riconoscono patologiche alterazioni di segnale endocanalari con regolare rappresentazione del cono.


in sostanza ho piu ernie al disco?
sono gravi?
è preoccupante?
quale cura medica potrei adoperare?
epidurali?
ozonoterapia?


grazie mille e scusate del disturbo.
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Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 160 8
Il solo reperto morfologico in patologia spinale è il più delle volte del tutto irrilevante per porre indicazione a procedure terapeutiche mediche, fisiche o chirurgiche, a meno che non mostri un problema oncologico o una situazione di instabilità vertebrale.
Quello che si vede alla RMN (o agli altri esami) va sempre contestualizzato clinicamente essendo il paziente a dover essere curato e non gli esami ai quali è stato sottoposto.

Pier Francesco Eugeni, MD
Specialista in Neurochirurgia - Chirurgia Spinale
Segreteria: 3296122118 – Portatile: 3208219474 - email: eugeni@inwind

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio della risposta.
Può gentilmente dirmi in parole povere cosa dice il referto?non riesco a capire.
grazie della sua disponibilità.
[#3]
Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 160 8
Come le dicevo, il dato morfologico (ovvero quello che le immagini mostrano al chirurgo che le osserva, al di là di come il radiologo ha ritenuto opportuno descriverle) è sempre da contestualizzare clinicamente e, molto spesso, non è significabile con perifrasi semplici e/o in linguaggio comune.
Comunque, in "parole povere", quello che il radiologo descrive è una comunissima situazione di modeste alterazioni della colonna che, ribadisco, da sole non fanno porre indicazione a terapie chirurgiche né, tantomeno, a "pratiche" come l'ozono terapia oppure la epiduroscopia che, comunque, devono essere indicate da un clinico e mai scelte dal paziente.
In definitiva, e in questo senso proprio in parole povere, la strategia peggiore per cercare di stare meglio è, a mio avviso, scegliersi una cura e poi cercare chi ce la somministra.