Protesi cervicale-ma i disturbi tornano...
Buongiorno,
sono stato operato (a 49 anni) per ernia cervicale con impianto di protesi al titanio tipo DISCOVER al livello C6-C7.
Da circa sette mesi, dopo un anno di assoluto benessere, in coincidenza con qualche decimo di febbre e diffusi dolori ossei, si sono ripresentati tutti i disturbi pre-intervento e qualcuno in più. Soffro di dolore, bruciore, formicolio, scosse elettriche, spasmi muscolari. Le zone interessate sono la base del collo (dolore e calore), i pettorali, le braccia e le mani mentre avverto gli spasmi muscolari, episodicamente, anche alle cosce (quadricipiti). In sintesi i referti di alcuni controlli:
Elettromiografia (ripetuta anche a 4 mesi)…lievi segni di recente sofferenza neurogena nei territori muscolari ad innervazione radicolare C7 di sinistra, frammisti a segni riferibili a danno pregresso. Sporadici potenziali di denervazione si registrano nei muscoli tricipite, estensore comune delle dita ed estensore dell’indice di sinistra, in presenza di unità motorie di aumentata ampiezza e riduzione del pattern di reclutamento volontario massimale. All’esame neurografico si segnala una lieve sofferenza bilaterale del nervo mediano al canale del carpo;
TC rachide cervicale con ricostruzioni multiplanari- L’indagine TC documenta regolarità di altezza ed allineamento reciproco dei corpi vertebrali.Anche in corrispondenza dello spazio intersomatico C6-C7 dove è presente la componente protesica discale applicata non si rilevano irregolarità dell’assetto reciproco dei corpi vertebrali ma unicamente una manifestazione osteofitaria dal versante posteriore delle limitanti contrapposte ad orientamento posteriore paramediano destro con lieve impronta sul sacco durale. L’osteofita deborda dallo spigolo postero-inferiore di C6. Il canale spinale ha regolare ampiezza analogamente ai forami di coniugazione;
RM colonna cervicale S/C MDC…l’indagine.. come la precedente( 4 mesi prima), documenta la presenza di artefatti da distorsione del campo magnetico a livello C6-C7 in rapporto alla presenza della componente protesica. Alllo stesso livello lo spazio liquorale pre-midollare appare lievemente ristretto per concomitanti irregolarità artrosiche del muro posteriore delle vertebre C6-C7. Per quanto valutabile in presenza di significativi artefatti a distorsione del campo magnetico dopo infusione di MDC paramagnetico non sembrano rilevarsi zone di focale patologico accumulo dello stesso. Invariato anche il restante quadro (non evidenti ernie discali sui livelli sovra e sottostanti). Regolare ampiezza del canale spinale. Il midollo spinale mantiene regolare intensità di segnale…
Il Prof. che mi ha operato, e che mi ha visitato diverse volte, non trova nulla di significativo che possa giustificare gli attuali disturbi arrivando ad indirizzarmi, quindi, verso la terapia del dolore...In questi mesi sono stato in trattamento con posturale, antinfiammatori, FANS , inibitori della COX-2, corticosteroidi, pregabalin, palmitoiletanolamide micronizzata ecc…
Ora sono in trattamento con agopuntura e prodotti omeopatici ma i disturbi si attenuano solo a tratti e passo rapidamente dalla assoluta libertà di movimento del collo a picchi di dolore acuto al minimo movimento.
Qual è la vostra opinione? E’ possibile che la protesi, “nasconda” qualcosa? C’è un modo per escludere in maniera certa, ad esempio, una neoformazione “fibrotica” che magari va a comprimere le radici nervose, come faceva la protrusione?
Grazie, cordiali saluti
sono stato operato (a 49 anni) per ernia cervicale con impianto di protesi al titanio tipo DISCOVER al livello C6-C7.
Da circa sette mesi, dopo un anno di assoluto benessere, in coincidenza con qualche decimo di febbre e diffusi dolori ossei, si sono ripresentati tutti i disturbi pre-intervento e qualcuno in più. Soffro di dolore, bruciore, formicolio, scosse elettriche, spasmi muscolari. Le zone interessate sono la base del collo (dolore e calore), i pettorali, le braccia e le mani mentre avverto gli spasmi muscolari, episodicamente, anche alle cosce (quadricipiti). In sintesi i referti di alcuni controlli:
Elettromiografia (ripetuta anche a 4 mesi)…lievi segni di recente sofferenza neurogena nei territori muscolari ad innervazione radicolare C7 di sinistra, frammisti a segni riferibili a danno pregresso. Sporadici potenziali di denervazione si registrano nei muscoli tricipite, estensore comune delle dita ed estensore dell’indice di sinistra, in presenza di unità motorie di aumentata ampiezza e riduzione del pattern di reclutamento volontario massimale. All’esame neurografico si segnala una lieve sofferenza bilaterale del nervo mediano al canale del carpo;
TC rachide cervicale con ricostruzioni multiplanari- L’indagine TC documenta regolarità di altezza ed allineamento reciproco dei corpi vertebrali.Anche in corrispondenza dello spazio intersomatico C6-C7 dove è presente la componente protesica discale applicata non si rilevano irregolarità dell’assetto reciproco dei corpi vertebrali ma unicamente una manifestazione osteofitaria dal versante posteriore delle limitanti contrapposte ad orientamento posteriore paramediano destro con lieve impronta sul sacco durale. L’osteofita deborda dallo spigolo postero-inferiore di C6. Il canale spinale ha regolare ampiezza analogamente ai forami di coniugazione;
RM colonna cervicale S/C MDC…l’indagine.. come la precedente( 4 mesi prima), documenta la presenza di artefatti da distorsione del campo magnetico a livello C6-C7 in rapporto alla presenza della componente protesica. Alllo stesso livello lo spazio liquorale pre-midollare appare lievemente ristretto per concomitanti irregolarità artrosiche del muro posteriore delle vertebre C6-C7. Per quanto valutabile in presenza di significativi artefatti a distorsione del campo magnetico dopo infusione di MDC paramagnetico non sembrano rilevarsi zone di focale patologico accumulo dello stesso. Invariato anche il restante quadro (non evidenti ernie discali sui livelli sovra e sottostanti). Regolare ampiezza del canale spinale. Il midollo spinale mantiene regolare intensità di segnale…
Il Prof. che mi ha operato, e che mi ha visitato diverse volte, non trova nulla di significativo che possa giustificare gli attuali disturbi arrivando ad indirizzarmi, quindi, verso la terapia del dolore...In questi mesi sono stato in trattamento con posturale, antinfiammatori, FANS , inibitori della COX-2, corticosteroidi, pregabalin, palmitoiletanolamide micronizzata ecc…
Ora sono in trattamento con agopuntura e prodotti omeopatici ma i disturbi si attenuano solo a tratti e passo rapidamente dalla assoluta libertà di movimento del collo a picchi di dolore acuto al minimo movimento.
Qual è la vostra opinione? E’ possibile che la protesi, “nasconda” qualcosa? C’è un modo per escludere in maniera certa, ad esempio, una neoformazione “fibrotica” che magari va a comprimere le radici nervose, come faceva la protrusione?
Grazie, cordiali saluti
[#1]
Egregio signore,faccia una ves,fibrinogeno,d-dimero,emocromo con formula,C3-C4, TAS e Reuma-test.
Se sta facendo cortisone lo smetta finchè non fa gli esami del sangue consigliati e se lo ha già smesso faccia sapere da quando non ne fa più (a proposito i dolori sono anche di tipo pulsante?).
Mi faccia sapere ad indagini eseguite;cordialmente
Se sta facendo cortisone lo smetta finchè non fa gli esami del sangue consigliati e se lo ha già smesso faccia sapere da quando non ne fa più (a proposito i dolori sono anche di tipo pulsante?).
Mi faccia sapere ad indagini eseguite;cordialmente
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
Gent.mo dott.
La ringrazio per la sollecita risposta. Mi scuso, ma per non dilungarmi troppo, avevo omesso gli altri accertamenti clinici eseguiti. Ho ripetuto più volte: emocromo completo, esami urine, glicemia, glicemia post prandiale, creatininemia, uricemia,G.O.T.,G.P.T., V.E.S. proteina C reattiva, test di Waaler Rose, reuma test, C.P.K., lattico deidrogenasi LDH, monotest.
Ho eseguito inoltre, esami immunometrici tra i quali Tireotropina (TSH), Triiodotironina Libera (FT3), Tiroxina Libera (FT4) e autoimmuni quali Anticorpi Anti Nucleo (ANA), ANA (Substrato HEP-2), Anticorpi Anti Dna Nativo. Tutto nella norma tranne: ematocrito (rilevato due volte a 40,3 e 41,2 mentre al terzo controllo, ultimo, era a 43,3; proteina C reattiva (rilevata a 0,56 - 0,31 e 0,56).
Per completezza ho eseguito anche elettrocardiogramma e telecuore senza anomalie. Rispondendo alla sua domanda , il dolore è anche di tipo pulsante sempre presente, anche se non fortissimo (lo sento anche nel sonno), nel quadrante sinistro, anteriormente sovramammario e posteriormente, subscapolare. Sento inoltre dolente, al tatto, il collo , posteriormente, all’altezza della cicatrice (sono stato operato per via anteriore sx). Di solito il dolore acuto, che avverto come forte puntura o graffio interno, si scatena se impegno in maniera prolungata il braccio sinistro o se accenno a qualche passo di corsa. Dopo pochi minuti il dolore migra verso il braccio, prima verso il tricipite poi, verso l’avambraccio dove persiste più a lungo. A questo punto se non osservo riposo assoluto tende ad irradiarsi anche verso destra… Tali disturbi sono molto simili, per localizzazione ed intensità, a quelli che avevo prima dell’intervento. Grazie ancora per il tempo che, eventualmente vorrà dedicarmi. In effetti sono abbastanza sconfortato…non riesco a credere che non ci sia una soluzione, non dico per riprendere attività sportive, (ho giocato a rugby per molti anni ed a tennis fino a due anni fa) ma almeno per una vita “normale”.
Cordialità
La ringrazio per la sollecita risposta. Mi scuso, ma per non dilungarmi troppo, avevo omesso gli altri accertamenti clinici eseguiti. Ho ripetuto più volte: emocromo completo, esami urine, glicemia, glicemia post prandiale, creatininemia, uricemia,G.O.T.,G.P.T., V.E.S. proteina C reattiva, test di Waaler Rose, reuma test, C.P.K., lattico deidrogenasi LDH, monotest.
Ho eseguito inoltre, esami immunometrici tra i quali Tireotropina (TSH), Triiodotironina Libera (FT3), Tiroxina Libera (FT4) e autoimmuni quali Anticorpi Anti Nucleo (ANA), ANA (Substrato HEP-2), Anticorpi Anti Dna Nativo. Tutto nella norma tranne: ematocrito (rilevato due volte a 40,3 e 41,2 mentre al terzo controllo, ultimo, era a 43,3; proteina C reattiva (rilevata a 0,56 - 0,31 e 0,56).
Per completezza ho eseguito anche elettrocardiogramma e telecuore senza anomalie. Rispondendo alla sua domanda , il dolore è anche di tipo pulsante sempre presente, anche se non fortissimo (lo sento anche nel sonno), nel quadrante sinistro, anteriormente sovramammario e posteriormente, subscapolare. Sento inoltre dolente, al tatto, il collo , posteriormente, all’altezza della cicatrice (sono stato operato per via anteriore sx). Di solito il dolore acuto, che avverto come forte puntura o graffio interno, si scatena se impegno in maniera prolungata il braccio sinistro o se accenno a qualche passo di corsa. Dopo pochi minuti il dolore migra verso il braccio, prima verso il tricipite poi, verso l’avambraccio dove persiste più a lungo. A questo punto se non osservo riposo assoluto tende ad irradiarsi anche verso destra… Tali disturbi sono molto simili, per localizzazione ed intensità, a quelli che avevo prima dell’intervento. Grazie ancora per il tempo che, eventualmente vorrà dedicarmi. In effetti sono abbastanza sconfortato…non riesco a credere che non ci sia una soluzione, non dico per riprendere attività sportive, (ho giocato a rugby per molti anni ed a tennis fino a due anni fa) ma almeno per una vita “normale”.
Cordialità
[#3]
Egregio sig.,la proteina c reattiva è fra 0.5 e 10mg/L o 0.56/dL?In altri termini è bassa,nei limiti o...sopra i limiti di norma? e gli altri esami consigliati?(per es. la VES insiema agli altri) e il cortisone da quanto tempo non lo fa'?
Il dubbio è che si sia instaurato una reazione infiammatoria ed,in questa circostanza,potrebbe essere prudente somministrare degli antibiotici. Il fatto che determinati accertamenti glieli ha fatto fare anche il suo Chirurgo(almeno suppongo)è la controprova che il sospetto l'ha avuto anche lui.
Faccia gli esami che ho consigliato e,quindi,ci risentiremo.
Cordialmente
Il dubbio è che si sia instaurato una reazione infiammatoria ed,in questa circostanza,potrebbe essere prudente somministrare degli antibiotici. Il fatto che determinati accertamenti glieli ha fatto fare anche il suo Chirurgo(almeno suppongo)è la controprova che il sospetto l'ha avuto anche lui.
Faccia gli esami che ho consigliato e,quindi,ci risentiremo.
Cordialmente
[#4]
Utente
Gent.mo Dott.
Per la verità il neurochirurgo dopo le prime due visite, una con risonanza ed elettromiografia e, l’altra con T.A.C. con ricomposizione multiplanare, escludendo problematiche chirurgiche mi suggeriva approfondimenti internistici. Cosa che ho fatto rivolgendomi ad un reumatologo, il quale oltre a prescrivermi gli esami in parola mi mise in trattamento con Lyrica e Mionevrasi. Anche tali accertamenti non hanno evidenziato alcuna anomalia (la VES, per risponderLe, è sempre stata riscontrata a 7 nei tre diversi controlli intervallati). A questo punto, sono tornato dal neurochirurgo esibendo una nuova RM cervicale, con e senza MDC, e una RM dorsale. Ancora una volta non emergeva “nulla” di chirurgico. E’ a questo punto che sono stato indirizzato verso la “terapia del dolore” presso un centro che non ho ancora contattato. Di recente ho dovuto fare alcune fiale di “diclofenac” mentre il cortisone l’ho lasciato ormai da più di tre mesi. In questo momento sto facendo alcune sedute di agopuntura e sono in trattamento con prodotti omeopatici. Farò, comunque, gli accertamenti che mi suggerisce.
Grazie,
cordiali saluti
Per la verità il neurochirurgo dopo le prime due visite, una con risonanza ed elettromiografia e, l’altra con T.A.C. con ricomposizione multiplanare, escludendo problematiche chirurgiche mi suggeriva approfondimenti internistici. Cosa che ho fatto rivolgendomi ad un reumatologo, il quale oltre a prescrivermi gli esami in parola mi mise in trattamento con Lyrica e Mionevrasi. Anche tali accertamenti non hanno evidenziato alcuna anomalia (la VES, per risponderLe, è sempre stata riscontrata a 7 nei tre diversi controlli intervallati). A questo punto, sono tornato dal neurochirurgo esibendo una nuova RM cervicale, con e senza MDC, e una RM dorsale. Ancora una volta non emergeva “nulla” di chirurgico. E’ a questo punto che sono stato indirizzato verso la “terapia del dolore” presso un centro che non ho ancora contattato. Di recente ho dovuto fare alcune fiale di “diclofenac” mentre il cortisone l’ho lasciato ormai da più di tre mesi. In questo momento sto facendo alcune sedute di agopuntura e sono in trattamento con prodotti omeopatici. Farò, comunque, gli accertamenti che mi suggerisce.
Grazie,
cordiali saluti
[#6]
Utente
Gent.mo Dott.
Ho fatto gli esami che mi aveva consigliato...adesso qualcosa di anomalo c'è...
V.E.S. 20, D-Dimero 609.00.
Io, adesso avverto fastidi diffusi, prevalentemente, alla parte superiore del corpo
,dalla vita in su, specie scapole e braccia. Normalmente avverto senzazioni crampiformi o, come di morsi...che migrano in continuazione. Mi sento inoltre attraversato da una...micro corrente elettrica.
Circa 15 giorni fa ho avuto un forte mal di gola con febbre (38,8) e rigonfiamento di ghiandole...tonsille?
Trattato con zitromax i sintomi sono scomparsi.
Dopo una settimana circa si è ripresentato il mal di gola, meno forte, è l'ho trattato con acadimox 875 mg.
Quando ho fatto il prelievo per gli esami in parola avevo da circa due giorni mal di gola ma non prendevo ancora antibiotici.
Che ne pensa?
Mi scuso se Le mando "privatamente" l'esito completo delle analisi ma copiandolo in questo post non riesco a mantenere una formattazione accettabile.
Ovviamente, se preferisce, mi può rispondere quì.
Grazie
Cordiali saluti
Ho fatto gli esami che mi aveva consigliato...adesso qualcosa di anomalo c'è...
V.E.S. 20, D-Dimero 609.00.
Io, adesso avverto fastidi diffusi, prevalentemente, alla parte superiore del corpo
,dalla vita in su, specie scapole e braccia. Normalmente avverto senzazioni crampiformi o, come di morsi...che migrano in continuazione. Mi sento inoltre attraversato da una...micro corrente elettrica.
Circa 15 giorni fa ho avuto un forte mal di gola con febbre (38,8) e rigonfiamento di ghiandole...tonsille?
Trattato con zitromax i sintomi sono scomparsi.
Dopo una settimana circa si è ripresentato il mal di gola, meno forte, è l'ho trattato con acadimox 875 mg.
Quando ho fatto il prelievo per gli esami in parola avevo da circa due giorni mal di gola ma non prendevo ancora antibiotici.
Che ne pensa?
Mi scuso se Le mando "privatamente" l'esito completo delle analisi ma copiandolo in questo post non riesco a mantenere una formattazione accettabile.
Ovviamente, se preferisce, mi può rispondere quì.
Grazie
Cordiali saluti
[#7]
Utente
Preg.mo Dott.
Mi faccio sentire di nuovo tramite il sito, dopo tanto tempo, anche a beneficio di quanti possano averne interesse…Ci eravamo lasciati con un mio quadro sintomatologico complicato da una Sindrome Fibromialgica. C’è da dire che di tale sindrome ne sento tutti i sintomi che non sto qui ad elencare, poiché, ho visto, ne è pieno il Web. Sono stato in trattamento fino a poco tempo fa (per circa sei mesi) con duloxetina, miorilassanti e pregabalin che sospendo oggi (lo assumevo da quasi un anno). Sono stato alcuni mesi fa a Chieti presso il centro che si occupa delle fibromialgie e, adesso, sono in trattamento con vitamine, integratori e sali minerali. Le mie condizioni sono altalenanti, tuttavia, dopo circa un mese in cui mi era difficile muovermi persino dentro casa, ho ripreso a lavorare quasi regolarmente (ufficio). Ciò che non è mai cambiata, in questo anno e mezzo, è la sintomatologia cervicale ( e chissà che non ci sia un nesso con la fibromialgia). Il dolore di cui Le ho già parlato (braccio, pettorale, collo, scapola) si attenua in coincidenza di trattamenti che ho fatto con ionoforesi, utrasuoni, laser ecc.. per poi ritornare dopo circa venti giorni dalla fine dei trattamenti. Sono in una condizione di sofferenza continua ma senza una diagnosi. Il neurochirurgo che mi ha operato si è praticamente arreso e mi ha indirizzato presso un Prof. Neurologo di fama il quale constatava “solo” la scomparsa del riflesso tricipitale ed una ipotrofia al pettorale sx (io per la verità noto una caduta del tono muscolare in tutta la fascia alta di sinistra, bicipite, tricipite, pettorale alto dove si nota una depressione, deltoide ecc…) e mi consolava asserendo che, tutto sommato, la mia colonna era uscita bene dall’intervento (non oso pensare come sarei stato se ne fosse uscita male). Ho eseguito in questi mesi RM al plesso brachiale senza anomalie (per quesito “sindrome dell’egresso toracico?”). Ho eseguito inoltre, una ennesima RM cervicale e dorsale presso centro diverso dal solito con il referto che Le sintetizzo:
…non sostanziali modificazioni rispetto ai precedenti esami…in particolare si riconoscono esiti chirurgici al passaggio C6/C7, dove si osserva protesi discale. Segni complessivamente moderati di discopatia interessano gli elementi discali contigui. Ai passaggi C5/C6 e C7/D1 si osservano moderate protrusioni discoartrosiche posteriori. Persistente protrusione discale paramediana destra ( i miei problemi sono a sinistra) si osserva al passaggio C6/C7, con moderata impronta ventrale e sul sacco durale e minimo impegno radicolare. Ridotti di ampiezza entrambi i forami di coniugazione, peraltro senza sicuri segni di sofferenza radicolare. Utile confronto con esame elettromiografico e valutazione clinica. Canale rachideo osseo di calibro sufficientemente conservato. Non alterazioni di rilievo del segnale della corda midollare…;
Eseguita ennesima elettromiografia: …si conferma una sofferenza cronica riferibile in prevalenza al livello della radice C7 di sinistra, senza evidenza di denervazione in atto dei muscoli esplorati. All’esame neurografico si segnala una minima sofferenza bilaterale del nervo mediano al canale del carpo. Si torna insomma, al punto di partenza…C’è qualcosa che fa soffrire la radice nervosa nel livello C7 ma non si riesce a vedere con gli esami fin qui fatti. Inutile dire che se ci fosse la possibilità , sarei disposto a sottopormi anche ad un esame invasivo pur di arrivare ad una diagnosi. Ho letto da qualche parte che in certi casi si può ricorrere al “blocco anestetico” del rachide cervicale per cercare di controllare il dolore. Che ne pensa? Io sono convinto che un problema funzionale ci deve essere nella zona operata.. Ricordo che circa venti giorni prima della ricomparsa dei problemi, ottobre 2008, avevo “stressato” le braccia facendo dei lavori in casa. In tale circostanza avevo notato un rigonfiamento dolente alla base del collo in mezzo alle scapole, più verso sinistra. Edema? Possibile che la radice nervosa interessata si sia “incollata” a causa della forte infiammazione? Domande senza risposte, almeno per ora.
Grazie della cortesia e della disponibilità. Cordiali saluti.
Mi faccio sentire di nuovo tramite il sito, dopo tanto tempo, anche a beneficio di quanti possano averne interesse…Ci eravamo lasciati con un mio quadro sintomatologico complicato da una Sindrome Fibromialgica. C’è da dire che di tale sindrome ne sento tutti i sintomi che non sto qui ad elencare, poiché, ho visto, ne è pieno il Web. Sono stato in trattamento fino a poco tempo fa (per circa sei mesi) con duloxetina, miorilassanti e pregabalin che sospendo oggi (lo assumevo da quasi un anno). Sono stato alcuni mesi fa a Chieti presso il centro che si occupa delle fibromialgie e, adesso, sono in trattamento con vitamine, integratori e sali minerali. Le mie condizioni sono altalenanti, tuttavia, dopo circa un mese in cui mi era difficile muovermi persino dentro casa, ho ripreso a lavorare quasi regolarmente (ufficio). Ciò che non è mai cambiata, in questo anno e mezzo, è la sintomatologia cervicale ( e chissà che non ci sia un nesso con la fibromialgia). Il dolore di cui Le ho già parlato (braccio, pettorale, collo, scapola) si attenua in coincidenza di trattamenti che ho fatto con ionoforesi, utrasuoni, laser ecc.. per poi ritornare dopo circa venti giorni dalla fine dei trattamenti. Sono in una condizione di sofferenza continua ma senza una diagnosi. Il neurochirurgo che mi ha operato si è praticamente arreso e mi ha indirizzato presso un Prof. Neurologo di fama il quale constatava “solo” la scomparsa del riflesso tricipitale ed una ipotrofia al pettorale sx (io per la verità noto una caduta del tono muscolare in tutta la fascia alta di sinistra, bicipite, tricipite, pettorale alto dove si nota una depressione, deltoide ecc…) e mi consolava asserendo che, tutto sommato, la mia colonna era uscita bene dall’intervento (non oso pensare come sarei stato se ne fosse uscita male). Ho eseguito in questi mesi RM al plesso brachiale senza anomalie (per quesito “sindrome dell’egresso toracico?”). Ho eseguito inoltre, una ennesima RM cervicale e dorsale presso centro diverso dal solito con il referto che Le sintetizzo:
…non sostanziali modificazioni rispetto ai precedenti esami…in particolare si riconoscono esiti chirurgici al passaggio C6/C7, dove si osserva protesi discale. Segni complessivamente moderati di discopatia interessano gli elementi discali contigui. Ai passaggi C5/C6 e C7/D1 si osservano moderate protrusioni discoartrosiche posteriori. Persistente protrusione discale paramediana destra ( i miei problemi sono a sinistra) si osserva al passaggio C6/C7, con moderata impronta ventrale e sul sacco durale e minimo impegno radicolare. Ridotti di ampiezza entrambi i forami di coniugazione, peraltro senza sicuri segni di sofferenza radicolare. Utile confronto con esame elettromiografico e valutazione clinica. Canale rachideo osseo di calibro sufficientemente conservato. Non alterazioni di rilievo del segnale della corda midollare…;
Eseguita ennesima elettromiografia: …si conferma una sofferenza cronica riferibile in prevalenza al livello della radice C7 di sinistra, senza evidenza di denervazione in atto dei muscoli esplorati. All’esame neurografico si segnala una minima sofferenza bilaterale del nervo mediano al canale del carpo. Si torna insomma, al punto di partenza…C’è qualcosa che fa soffrire la radice nervosa nel livello C7 ma non si riesce a vedere con gli esami fin qui fatti. Inutile dire che se ci fosse la possibilità , sarei disposto a sottopormi anche ad un esame invasivo pur di arrivare ad una diagnosi. Ho letto da qualche parte che in certi casi si può ricorrere al “blocco anestetico” del rachide cervicale per cercare di controllare il dolore. Che ne pensa? Io sono convinto che un problema funzionale ci deve essere nella zona operata.. Ricordo che circa venti giorni prima della ricomparsa dei problemi, ottobre 2008, avevo “stressato” le braccia facendo dei lavori in casa. In tale circostanza avevo notato un rigonfiamento dolente alla base del collo in mezzo alle scapole, più verso sinistra. Edema? Possibile che la radice nervosa interessata si sia “incollata” a causa della forte infiammazione? Domande senza risposte, almeno per ora.
Grazie della cortesia e della disponibilità. Cordiali saluti.
[#8]
Gent.le Utente,
come Lei stesso potrà rendersi conto (a distanza di un anno dall'ultimo consulto), il Suo caso è estremamente complesso e dare una valutazione a distanza è azzardato.
Bisognerebbe essere sicuri che non residuano esiti della primitiva patologia cervicale.
Va da sè che, in questo caso, il Neurologo resterebbe Il Competente per la fibromialgia .
Non mi sento, allo stato, di potermi sbilanciare.
Cordialità.
come Lei stesso potrà rendersi conto (a distanza di un anno dall'ultimo consulto), il Suo caso è estremamente complesso e dare una valutazione a distanza è azzardato.
Bisognerebbe essere sicuri che non residuano esiti della primitiva patologia cervicale.
Va da sè che, in questo caso, il Neurologo resterebbe Il Competente per la fibromialgia .
Non mi sento, allo stato, di potermi sbilanciare.
Cordialità.
[#9]
Utente
Gent.mo Dott. Della Corte
La ringrazio per la consueta disponibilità. Mi rendo conto che il mio caso è ormai diventato complicato da dipanare. In tutto questo tempo ho fatto ogni tipo di terapia che mi veniva proposta dai vari prof (neurochirghi, neurologi, immunologi reumatologi ecc..).
Forse ci troviamo difronte ad un caso "sfortunato" che si è ingarbugliato via via ed al quale la medicina non sa rispondere.
Forse è arrivato il momento di smetterla con i vari dottori ed accettare la situazione per quella che è adesso.
Grazie ancora,
Cordiali saluti
La ringrazio per la consueta disponibilità. Mi rendo conto che il mio caso è ormai diventato complicato da dipanare. In tutto questo tempo ho fatto ogni tipo di terapia che mi veniva proposta dai vari prof (neurochirghi, neurologi, immunologi reumatologi ecc..).
Forse ci troviamo difronte ad un caso "sfortunato" che si è ingarbugliato via via ed al quale la medicina non sa rispondere.
Forse è arrivato il momento di smetterla con i vari dottori ed accettare la situazione per quella che è adesso.
Grazie ancora,
Cordiali saluti
[#11]
Egregio Signore,
intervengo io e mi sbilancio io.
Giustamente Lei ha osservato, riferendosi alle parole del neurologo, <e meno male che l'intervento è andato bene...>
Da quel che Lei in questo tempo ci ha raccontato, emerge solo un fatto evidente e imporatnte (almeno stando ai Suoi sintomi e quanto si rileva a tutti gli esami strumentali cui si è sottoposto): l'intervento, pur tecnicamente riuscito per quanto riguarda la discectomia, non ha provveduto a eliminare gli osteofiti posteriori delle due vertebre che quindi continuano a produrre i sintomi descritti.
Se la sintomatologia non migliora bisognerà valutare la necessità di un reintervento.
Cordialità ed auguri
intervengo io e mi sbilancio io.
Giustamente Lei ha osservato, riferendosi alle parole del neurologo, <e meno male che l'intervento è andato bene...>
Da quel che Lei in questo tempo ci ha raccontato, emerge solo un fatto evidente e imporatnte (almeno stando ai Suoi sintomi e quanto si rileva a tutti gli esami strumentali cui si è sottoposto): l'intervento, pur tecnicamente riuscito per quanto riguarda la discectomia, non ha provveduto a eliminare gli osteofiti posteriori delle due vertebre che quindi continuano a produrre i sintomi descritti.
Se la sintomatologia non migliora bisognerà valutare la necessità di un reintervento.
Cordialità ed auguri
[#12]
Utente
Gent.mi Dott.
Della Corte,
Migliaccio,
mi scuso se solo oggi mi accorgo delle vostre risposte che, in qualche modo, ispirano fiducia. Il fatto è che i problemi causati dalla fibromialgia hanno quasi "relativizzato"
i miei problemi "cervicali" (considerato che, comunque, passo le giornate con scarsa
attività fisica). Tuttavia ho trovato il modo di farmi visitare da un altro neurochirurgo
vicino alla zona in cui vivo (centro Italia). Il dottore che ha voluto visionare anche una risonanza precedente l'intervento esprimendo una certa perplessità, mi praticò una iniezione di anestetici in mezzo alle scapole e mi prescrisse terapia decontratturante e ginnastica specifica (come se fin'ora io fossi rimasto a guardare...). In conclusione, vuoi per fatti artrosici, vuoi per osteofiti, ecc..., lo spazio di cui dispone la radice nervosa sx (C7) gli è sembrato abbastanza ridotto e, d'altra parte, la sofferenza ed il deficit sono ben documentati dalle elettromiografie. Aggiunse inoltre, che, probabilmente, qualunque cosa faccia, ci saranno sempre dei momenti in cui avrei avuto qualche fastidio...(ma io di qualche fastidio certamente non mi lamenterei) e che ciò non dipende tanto dall'intervento, ma ne indica piuttosto il limite. Concludendo, infine che ciò non significa, che dovrò rassegnarmi alla sofferenza, ma che dovrò semplicemente fare attenzione alla prevenzione, saper interpretare i segnali che il corpo mi invia e che ulteriori controlli clinici di risonanza diranno se si dovrà pensare a trattamenti più aggressivi. Insomma, ancora una volta non so esattamente che cosa mi sia accaduto e come mai il deficit al braccio e l'ipotrofia al pettorale (che non avevo prima dell'intervento) si siano manifestati a distanza di un annno dall'operazione.
Credo anch'io, gent.mo dott.Migliaccio che un nuovo intervento di "pulizia" mi avrebbe
evitato tanta sofferenza e, forse anche, di slatentizzare la fibromialgia (ho trascorso troppo tempo con un dolore esagerato che sentivo anche nel sonno quando, sfinito, riuscivo a dormire). Adesso non so più da che parte cominciare... magari ad un certo punto verranno tempi migliori.
Comunque grazie ancora.
Cordialità.
Della Corte,
Migliaccio,
mi scuso se solo oggi mi accorgo delle vostre risposte che, in qualche modo, ispirano fiducia. Il fatto è che i problemi causati dalla fibromialgia hanno quasi "relativizzato"
i miei problemi "cervicali" (considerato che, comunque, passo le giornate con scarsa
attività fisica). Tuttavia ho trovato il modo di farmi visitare da un altro neurochirurgo
vicino alla zona in cui vivo (centro Italia). Il dottore che ha voluto visionare anche una risonanza precedente l'intervento esprimendo una certa perplessità, mi praticò una iniezione di anestetici in mezzo alle scapole e mi prescrisse terapia decontratturante e ginnastica specifica (come se fin'ora io fossi rimasto a guardare...). In conclusione, vuoi per fatti artrosici, vuoi per osteofiti, ecc..., lo spazio di cui dispone la radice nervosa sx (C7) gli è sembrato abbastanza ridotto e, d'altra parte, la sofferenza ed il deficit sono ben documentati dalle elettromiografie. Aggiunse inoltre, che, probabilmente, qualunque cosa faccia, ci saranno sempre dei momenti in cui avrei avuto qualche fastidio...(ma io di qualche fastidio certamente non mi lamenterei) e che ciò non dipende tanto dall'intervento, ma ne indica piuttosto il limite. Concludendo, infine che ciò non significa, che dovrò rassegnarmi alla sofferenza, ma che dovrò semplicemente fare attenzione alla prevenzione, saper interpretare i segnali che il corpo mi invia e che ulteriori controlli clinici di risonanza diranno se si dovrà pensare a trattamenti più aggressivi. Insomma, ancora una volta non so esattamente che cosa mi sia accaduto e come mai il deficit al braccio e l'ipotrofia al pettorale (che non avevo prima dell'intervento) si siano manifestati a distanza di un annno dall'operazione.
Credo anch'io, gent.mo dott.Migliaccio che un nuovo intervento di "pulizia" mi avrebbe
evitato tanta sofferenza e, forse anche, di slatentizzare la fibromialgia (ho trascorso troppo tempo con un dolore esagerato che sentivo anche nel sonno quando, sfinito, riuscivo a dormire). Adesso non so più da che parte cominciare... magari ad un certo punto verranno tempi migliori.
Comunque grazie ancora.
Cordialità.
[#14]
Utente
Gent.mi dottori Migliaccio e Della Corte,
in tutto questo tempo di mio "silenzio" ho seguito sempre con molto interesse il vostro encomiabile lavoro di consulenza a favore delle numerosissime persone che, come me, si trovano ad affrontare la sofferenza provocata dalle più svariate problematiche. Ad ottobre 2010, ho scoperto di avere un carcinoma e quindi mi sono sottoposto a tutti i trattamenti del caso (intervento chirurgico, radioterapia per sospetta recidiva…). Oggi posso dire che aiutare il paziente nella comprensione della "malattia" rappresenta il primo passo verso la guarigione che é sempre possibile. Spesso le visite “frontali” non sono esaustive da questo punto di vista, lasciando il paziente con molti dubbi…
I miei disturbi cervicali che quasi non ho più percepito per circa due anni (forse perché la mente era occupata da qualcosa di più…”spaventoso”?) oggi si sono pressoché “normalizzati”. A breve farò, probabilmente, trattamenti percutanei (radiofrequenza e forse coblazione) per una fastidiosa ernia discale L4-L5. Sono però “felice” di potermi occupare ancora dei miei problemi della colonna, ma questa è un’altra storia. La mia oggi non è una richiesta di consulto ma un ringraziamento a voi, a tutto lo staff medico delle varie specialità ed a quanti riescono a tenere in piedi un servizio così prezioso.
Grazie di cuore,
cordialmente.
in tutto questo tempo di mio "silenzio" ho seguito sempre con molto interesse il vostro encomiabile lavoro di consulenza a favore delle numerosissime persone che, come me, si trovano ad affrontare la sofferenza provocata dalle più svariate problematiche. Ad ottobre 2010, ho scoperto di avere un carcinoma e quindi mi sono sottoposto a tutti i trattamenti del caso (intervento chirurgico, radioterapia per sospetta recidiva…). Oggi posso dire che aiutare il paziente nella comprensione della "malattia" rappresenta il primo passo verso la guarigione che é sempre possibile. Spesso le visite “frontali” non sono esaustive da questo punto di vista, lasciando il paziente con molti dubbi…
I miei disturbi cervicali che quasi non ho più percepito per circa due anni (forse perché la mente era occupata da qualcosa di più…”spaventoso”?) oggi si sono pressoché “normalizzati”. A breve farò, probabilmente, trattamenti percutanei (radiofrequenza e forse coblazione) per una fastidiosa ernia discale L4-L5. Sono però “felice” di potermi occupare ancora dei miei problemi della colonna, ma questa è un’altra storia. La mia oggi non è una richiesta di consulto ma un ringraziamento a voi, a tutto lo staff medico delle varie specialità ed a quanti riescono a tenere in piedi un servizio così prezioso.
Grazie di cuore,
cordialmente.
[#15]
E', sicuramente, per noi fonte di immensa soddisfazione constatare che siamo risultati utili per un paz. al punto che Questi sente il bisogno di ringraziarci pubblicamente e con tanta enfasi.
Le auguro infiniti auguri per la patologia descrittaci e che, mi pare, Lei sta dominando con soddisfazione tramite l'ausilio degli Specialisti che si stanno impegnando per la bisogna.
Dia pure, se crede, ulteriori notizie sulla evoluzione dei Suoi disturbi ed abbia i nostri fervidi auguri di un ulteriore e sostanziale miglioramento.
Le auguro infiniti auguri per la patologia descrittaci e che, mi pare, Lei sta dominando con soddisfazione tramite l'ausilio degli Specialisti che si stanno impegnando per la bisogna.
Dia pure, se crede, ulteriori notizie sulla evoluzione dei Suoi disturbi ed abbia i nostri fervidi auguri di un ulteriore e sostanziale miglioramento.
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 19.5k visite dal 18/05/2009.
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