Dolore alla gamba destra e difficoltà a deambulare

Nel 2017 a seguito ad un dolore nella parte bassa destra della schiude mi fu prescritta una risonanza magnetica, di seguito il risultato: RM COLONNA LOMBARE (SENZA M.
D.C.
) Rachide lombare sostanzialmente in asse con rettilineizzazione della lordosi fisiologica.
Non significative alterazioni dell'intensità di segnale a provenienza dalla spongiosa ossea dei corpi vertebrali in studio.
Iniziali alterazioni disidrosica degenerativa a livello del disco posto al passaggio L5-S1 dove si riconosce piccola formazione erniaria sottoligamentosa che impronta il sacco durale e le emergenti radici S1 di ambo i lati.
Non ulteriori ernie o procidenza discale a livello dei restanti dischi in esame.
Conservata l'ampiezza del canale vertebrale.
Regolare la rappresentazione del cono midollare e delle radici della cauda.


Il dolore ai tempi era sopportabile e soprattutto saltuario, quindi il medico di base non mi fece fare altro.
Con il passare degli anni la situazione è peggiorata, il dolore ora parte dalla schiena, mi percorre la parte dietro di tutta la gamba fino al piede solo a destra.
Sento dolore solo se sto cammino e sto in piedi, se mi di distendo piano piano mi passa.
Negli ultimi mesi il dolore è praticamente sempre presente tra alti e bassi, ma soprattutto mi sembra anche che ci sia una riduzione della forza nell'arto.
Il medico di base mi ha prescritto un'ulteriore risonanza, di seguito riporto i risultari: otivazione: lombo-sciatalgia destra.
Data Nr.
Esame 30/09/2021 Discussione: tratto lombare sostanzialmente in asse.
Lieve accentuazione della fisiologica lordosi.
Non alterazioni significative della intensità del segnale a provenienza dal midollo osseo endospugnoso dei metameri esplorati, ricercate anche mediante sequenza ottenuta con tecnica STIR.
Al passaggio L5-S1 ridotto lo spessore discale, con riduzione della intensità del segnale nelle immagini T2-pesate in rapporto a fatti disidrosico-degenerativi.
Coesiste minima salienza discale mediana-paramediana bilaterale, lambisce le corrispondenti emergenze radicolari dal sacco.
Non ulteriori procidenze discali significative.
Nei limiti il cono midollare e le radici della cauda.
Conservato il diametro sagittale dello speco vertebrale.


Il medico di base mi ha detto che la mia schiena non presenta problemi e mi ha indirizzato verso un'osteopata.
Vorrei avere un vostro parere in merito.


Grazie per la disponibilità.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
La mia sensazione è che non vi sia un'indicazione chirurgica.
Penso, decisamente meglio indicato in luogo di un trattamento dell'osteopata/fisioterapista, che Lei possa trarre beneficio da un ciclo d'infiltrazioni direttamente intorno alla/e radice/i nervosa/e coininvolte nella sofferenza nel neuroforame.
Senta anche uno Specialista della Sua zona e, se ha piacere, dia pure altre notizie.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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dopo
Utente
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La ringrazio molto, prenderò appuntamento con un neurochirurgo della zona!
Buona serata