Parere su un possibile tia ed eventualmente su come muovermi in seguito
Buonasera, sono una ragazza di 28 anni, mamma di una bimba di 8 mesi.
Da tantissimi anni soffro di emicrania e cefalee miste, nel 2019 ho eseguito una prima visita neurologica per tale disturbo e mi è stato indicato di eseguire il test per le micro bolle.
Da lì è stata evidenziata la presenza di forame ovale pervio, cito esattamente lo scritto: " dopo somministrazione di mezzo di
contrasto (Fisiologica+Emagel) e ancor prima della successiva Manovra di Valsalva
ST evidenzia passaggio significativo di M.
E.S.
(>20) ".
Dai successivi esami eseguiti l'esito è stato il seguente:
ESAMI STRUMENTALI: RMN ENCEFALO: millimetrico aspecifico focolaio lesionale iperintenso nel contesto della sostanza bianca parietale di sn.
Valutato non di origine ischemica dal neurologo.
DOPPLER TRANSCRANICO (9, 9, 2019): ecocontrasto positivo per passaggio di mezzo di contrasto
abbondante in atrio sn da presunto PFO.
ETE (9, 10, 2019): membrana della fossa ovale ridondante.
PFO a tunnel con
transitorio shunt sinistro destro.
ECG: Ritmo sinusale.
FC 98/min... Tracciato normale.
Eco Odierno: normale VS per diametri endocavitari, spessori parietali, cinetica segemntaria e indici di funzione sistolica e diastolica.
FE 68%.
Normali cavita atriali.
Normale aorta toraco-addominale.
SIA e floppy con forame ovale pervio e persistenza di Rete di Chiari in atrio dx.
Minima insufficienza valvolare mitralica.
Lieve insufficienza tricuspidalica con stima indiretta della PAPs 22 mmHg.
RICERCA DI MUTAZIONE GENETICA PER TROMBOFILIA: negativa ad eccezione di variazione
A1298C del gene MTHFR in eterozigosi.
Inizialmente mi era stato consigliato di chiudere il forame ovale pervio; successivamente dallo stesso medico mi è stato detto che non era necessario vista la giovane età e che avrei dovuto ripetere la risonanza 6 mesi dopo e in caso di qualche novità si procedeva con la chiusura.
Non ho più eseguito la risonanza e ho lasciato perdere, fino a ora.
Negli ultimi mesi ho sofferto di episodi confusionali sporadici e perdita di memoria a breve termine.
In particolare ieri ho avuto un episodio durato circa 2 ore, di cui non ricordo molto.
Scrivo anche in base a ciò che mi ha raccontato mio marito, presente durante tutto l'episodio.
Ero in doccia e mi sentivo bene, poi improvvisamente mio marito mi ha chiamata più volte ed io non rispondevo.
Di conseguenza è entrato e verificare e mi ha trovato in uno stato confusionale e di semi incoscienza.
Dopo avermi fatta sedere mi ha fatto diverse domande alle quali io non riuscivo a rispondere in modo sensato, e biascicavo le parole.
A detta sua, diverse volte non riuscivo a coordinare i movimenti ed ero "a peso morto".
Due ore dopo circa sono tornata normale, solo un mal di testa pulsante a destra, ma tutto normale.
Non so se sia il caso di richiedere una visita neurologica e di fare qualche esame.
Sono sempre stata un tipo di persona che tende a sottovalutare.
Ho sofferto di episodi depressivi, non so se possa esserci un collegamento.
Grazie in anticipo.
Da tantissimi anni soffro di emicrania e cefalee miste, nel 2019 ho eseguito una prima visita neurologica per tale disturbo e mi è stato indicato di eseguire il test per le micro bolle.
Da lì è stata evidenziata la presenza di forame ovale pervio, cito esattamente lo scritto: " dopo somministrazione di mezzo di
contrasto (Fisiologica+Emagel) e ancor prima della successiva Manovra di Valsalva
ST evidenzia passaggio significativo di M.
E.S.
(>20) ".
Dai successivi esami eseguiti l'esito è stato il seguente:
ESAMI STRUMENTALI: RMN ENCEFALO: millimetrico aspecifico focolaio lesionale iperintenso nel contesto della sostanza bianca parietale di sn.
Valutato non di origine ischemica dal neurologo.
DOPPLER TRANSCRANICO (9, 9, 2019): ecocontrasto positivo per passaggio di mezzo di contrasto
abbondante in atrio sn da presunto PFO.
ETE (9, 10, 2019): membrana della fossa ovale ridondante.
PFO a tunnel con
transitorio shunt sinistro destro.
ECG: Ritmo sinusale.
FC 98/min... Tracciato normale.
Eco Odierno: normale VS per diametri endocavitari, spessori parietali, cinetica segemntaria e indici di funzione sistolica e diastolica.
FE 68%.
Normali cavita atriali.
Normale aorta toraco-addominale.
SIA e floppy con forame ovale pervio e persistenza di Rete di Chiari in atrio dx.
Minima insufficienza valvolare mitralica.
Lieve insufficienza tricuspidalica con stima indiretta della PAPs 22 mmHg.
RICERCA DI MUTAZIONE GENETICA PER TROMBOFILIA: negativa ad eccezione di variazione
A1298C del gene MTHFR in eterozigosi.
Inizialmente mi era stato consigliato di chiudere il forame ovale pervio; successivamente dallo stesso medico mi è stato detto che non era necessario vista la giovane età e che avrei dovuto ripetere la risonanza 6 mesi dopo e in caso di qualche novità si procedeva con la chiusura.
Non ho più eseguito la risonanza e ho lasciato perdere, fino a ora.
Negli ultimi mesi ho sofferto di episodi confusionali sporadici e perdita di memoria a breve termine.
In particolare ieri ho avuto un episodio durato circa 2 ore, di cui non ricordo molto.
Scrivo anche in base a ciò che mi ha raccontato mio marito, presente durante tutto l'episodio.
Ero in doccia e mi sentivo bene, poi improvvisamente mio marito mi ha chiamata più volte ed io non rispondevo.
Di conseguenza è entrato e verificare e mi ha trovato in uno stato confusionale e di semi incoscienza.
Dopo avermi fatta sedere mi ha fatto diverse domande alle quali io non riuscivo a rispondere in modo sensato, e biascicavo le parole.
A detta sua, diverse volte non riuscivo a coordinare i movimenti ed ero "a peso morto".
Due ore dopo circa sono tornata normale, solo un mal di testa pulsante a destra, ma tutto normale.
Non so se sia il caso di richiedere una visita neurologica e di fare qualche esame.
Sono sempre stata un tipo di persona che tende a sottovalutare.
Ho sofferto di episodi depressivi, non so se possa esserci un collegamento.
Grazie in anticipo.
Gentile Signora,
in base a quanto scrive è indicata la visita neurologica associata ad esami diagnostici, per es. RM encefalica, anche per verificare eventuali variazioni rispetto alla precedente.
Poi, in base alla diagnosi, sarà il collega che valuterà l’opportunità o meno di terapia farmacologica.
Cordiali saluti
in base a quanto scrive è indicata la visita neurologica associata ad esami diagnostici, per es. RM encefalica, anche per verificare eventuali variazioni rispetto alla precedente.
Poi, in base alla diagnosi, sarà il collega che valuterà l’opportunità o meno di terapia farmacologica.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 425 visite dal 04/01/2025.
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