Una prenotazione

Mi è già stato detto dall'otorinolaringoiatra che se vi è stato un danno da virus al nervo olfattorio non si potrà fare nulla, ma stento a rassegnarmi, e perciò vorrei sentire anche il parere di un neurologo sul mio caso.
Più di un anno fa, nel dicembre 2007, ebbi un attacco influenzale con tosse, naso chiuso e un po' di febbre, niente di particolare, se non che, da subito, il primo giorno del malessere, mi ritrovai improvvisamente e totalmente priva di gusto e olfatto. Nelle settimane seguenti avvenne che alla totale assenza dei due sensi subentrasse un lieve recupero che mi permetteva di sentire gli odori più intensi o più vicini (appoggiando gli oggetti al naso) ma sempre brevemente, per pochi attimi. Ancora qualche settimana dopo i gusti, più che gli odori, divennero insopportabili, sgradevoli, chimici, estranei. Mi sono sottoposta a visita otorinolaringoiatrica, ho fatto a distanza di 20,30 giorni l'una dall'altra tre iniezioni di cortisone, ho usato come da prescrizione spray di flunisolide ... e ho fatto una TAC senza mezzo di contrasto al massiccio facciale, che, al parere dei due otorinolaringoiatri da me consultati in periodi successivi, non rileva altro che una leggera deviazione del setto nasale e una lieve ipertrofia dei turbinati.
Quello che vorrei capire meglio, è come mai, se il mio nervo olfattorio è stato irrimediabilmente danneggiato, ho potuto per brevi periodi illudermi di essere sulla via di un, magari parziale, recupero, in quanto sentivo diversi odori e gusti di nuovo correttamente (deodoranti, agrumi...).
Ma questa condizione non è durata, ora sono ancora in uno stato di privazione e alterazione delle sensazioni olfattive e dei sapori che tende a deprimermi. Sono passata attraverso diverse fasi del problema, senza mai tornare a una normalizzazione nè più ritrovarmi nello stato di anosmia e ageusia in cui mi aveva ridotto l'influenza (salvo un breve episodio di raffreddore ripetutosi in febbraio con gli stessi sintomi ma senza febbre).
Ho una prenotazione a fine marzo per eseguire una RMN con mdc all'encefalo, proprio per accertamenti sui sintomi descritti; ho un po' di ansia, sarà veramente utile nel mio caso? Cosa potrebbe rilevare a tale proposito?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
non entro nel merito delle cause che possano aver provocato l'anosmia, non avendo a disposizione la documentazione clinica completa.
Se però lo specialista ORL ha richiesto l'esame di RMN encefalo,verosimilmente per escludere cause in vicinanza del nervo olfattorio (che si trova alla base dei lobi frontali), l'attesa fino a marzo mi sembra eccessiva e ingiustificabile.
Non so in Sardegna, ma in Lombardia esiste un <bollino verde> che, applicato alla impegnativa del medico di base, giustifica l'urgenza della richiesta che va obbligatoriamente espletata entro 72 ore.
Non deve però preoccuparsi, poichè le indagini cliniche servono per escludere, non solo per confermare delle diagnosi e, in ogni caso, uquesta non sempre necessariamente deve essere per qualcosa di grave.
Ci faccia sapere
Cordialità ed auguri
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Migliaccio.
La ringrazio innanzitutto per aver preso in considerazione la mia richiesta e avermi voluto rispondere, devo però correggere un mio errore nella comunicazione di cui non mi ero resa conto, avendo purtroppo in agenda numerosi appuntamenti per esami medici: la RMN all'encefalo è prenotata per l'11 febbraio e non per il 30 marzo. Ho scoperto però un altro punto a demerito della "Sanità" della mia regione: qui non ho mai sentito parlare di <bollini verdi> nè di altre forme organizzate di precedenza negli esami diagnostici, almeno...nessuno me ne ha parlato.
Grazie alla sua segnalazione proverò a informarmi meglio e a far presente eventualmente il carattere di urgenza del tipo di esame prescrittomi, visto che il mio medico di famiglia non l'ha evidenziato.
La ringrazio ancora vivamente e le farò sapere senz'altro.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
D'accordo, mi faccia sapere!
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