Il gluteo dx proprio

Dopo una seduta di allenamento in palestra che prevedeva 1h di cyclette (sellino duro) e trazioni alla sbarra con slanci in avanti e dietro delle gambe, e subito dopo, un lavoro che mi ha costretto a stare piegato sulle gambe (in posizione scomoda) per parecchio tempo (circa 2 h.), ho iniziato ad accusare dolori in sede sacrale in corrispondenza del solco interglutei, misti ad una forte sensazione di calore, dolori che già dopo poche ore, mi impedivano di deambulare se non con fastidio sempre nella su citata zona.
Dagli accertamenti radiografici fatti risultava: non alterazioni del sacro coccige, lieve spostamento anteriore delle ultime coccigee.
In seguito la RNM COL SACRO-COCCIGEA: esame condotto con tecnica TSE e STIR, con immagini pesate in T1 e T2, secondo piani di scansione assiali, coronali e sagittali. Non si apprezzano alterazioni dell’intensità di segnale delle vertebre sacro-coccigee. Non alterazioni dell’intensità di segnale delle strutture molli sottocutanee. Conservato lo spazio retto-coccigeo. Protrusione mediana è presente a livello dello spazio intersomatico L4-L5, con impronta sul sacco durale. Protrusione mediana dell’anulus fibroso è presente a livello L5-S1, senza particolari effetti compressivi. Canale vertebrale normale. Note di spondilosi. Degenerazione dei dischi distali lombari. Rettilineizzazione del rachide lombare per perdita della normale curvatura.
Diagnosi : coccigodinia.
Ho seguito inizialmente terapia con antinfiammatori e miorilassanti per 15g., ma visti gli scarsi risultati ottenuti, sono passato a terapia cortisonica (bentelan fiale e compresse) durata 10g. non risolvendo nulla.
Da allora sono passati più di 15 mesi e le mie condizioni sono decisamente peggiorate, da più di un anno non riesco a stare seduto se non per pochi minuti, provando dolore, anche usando dei cuscini o la classica ciambella gonfiabile.
La zona del dolore si è estesa ed interessa il coccige la parte dx vicino all’ano, l’interno coscia dx ed a volte si propaga sia verso la zona retrostante la gamba dx arrivando fino al tallone, sia il gluteo dx fino all’anca dx.
Durante questo periodo, è ovvio, ho sentito il parere di diversi medici e fatti diversi accertamenti.
Ho seguito la classica trafila neurologo, proctologo, ortopedico,fisiatra con il risultato che ognuno ha escluso patologie che potessero riguardare il loro range di appartenenza, dandomi in prova come terapia, quella che non mi aveva dato l’altro.
Riporto anche l’esito della colonscopia: sacco cecale indenne. Colon destro trasverso e sinistro normale. Sigma allungato. Mucosa sede di lieve iperemia. Alla retroversione in ampolla rettale voluminoso nodulo emorroidario congesto ed iperemico. Conclusioni: PROCTITE IPEREMICA LIEVE. EMORROIDI 2° GRADO (in attesa istologia).
Risultato esame istologico: frammenti di mucosa del grosso intestino con edema ed aggregato linfoide nella lamina propria, con quadri di distorsione ed iperplasia ghiandolare. Non si osserva criptite. Tali reperti, pur se aspecifici, sono compatibili con la diagnosi clinica proposta di proctite.
Ho seguito così 40 sedute di fisioterapia in cui facevo contemporaneamente ionoforesi (artrosilene) e laser (fisso ed a scansione), ho assunto come medicinali coeferelgan (15g.), poi lyrica (100 + 150 mg. Die per 6 mesi) accompagnato da tramadolo + paracetamolo (15gcc. + 1g. da assumere all’ occorrenza) per passare poi all’assunzione di muscoril cp. (4 die) e laroxil (12 gcc. La sera) per altri 6 mesi. Sono arrivato addirittura a provare lo SCRAMBLE presso il centro di terapia del dolore del policlinico Tor Vergata di Roma con risultati nulli sia durante che dopo le applicazioni (5 sedute da 1h. ciascuna).
A settembre del 2008, riesco ad avere un abbozzo di diagnosi: sono affetto da dolore pelvico cronico dovuto in parte a contrattura dei muscoli elevatori dell’ano con parziale interessamento del nervo pudendo. Inizio così un ciclo di sedute di agopuntura accompagnate da ginnastica per rilassamento del pavimento pelvico nonché massaggi sui muscoli elevatori, con risultati transitori.
Soluzioni?
Aggiungo inoltre alcune notizie che, a mio avviso possono risultare importanti.
Ho dolore anche in posizione supina che dalla zona dx del sacro si diffonde fino all’ano parte dx.
Stando seduto accuso dolore all’interno del gluteo dx diffuso a coccige ed ano, e sotto il gluteo dx proprio in corrispondenza della protuberanza ischiatica ho la sensazione di spille conficcate nella carne.
Mi è diventato impossibile guidare se non per brevissimi tratti, poiché la sensazione sopra descritta viene ulteriormente amplificata.
Stando accosciato ho la sensazione che nella zona vicina all’ ano parte dx si laceri qualcosa internamente.
Salendo le scale ho la sensazione che il gluteo dx sia duro ed è come se avessi qualcosa nella tasca posteriore che spinge fino a creare fastidio.
Certo di un Vostro interessamento ringrazio
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. Signore,
la coccigodinia è purtroppo un problema che spesso non si risolve.
In alcuni casi puo' essere vantaggiosa la terapia fisica con adatte <manipolazioni>, in altri la chirurgia, come ho avuto modo di sperimentare in qualche caso.
E' però necessario avere a disposizione la documentazione clinica completa,gli esami effettuati, le radiografie ecc.
Disponibile per ulteriori eventuali chiarimenti, La saluto con cordialità
[#2]
dopo
Utente
Utente
Egr. dr. Migliaccio, la ringrazio del tempo dedicatomi.
Vorrei avere, se possibile, più chiara la frase "...è un problema che spesso non si risolve." Ciò significa che potrei essere destinato a sopportare, come purtroppo già faccio, questi terribili dolori per tutta la mia esistenza... Oppure?
grazie.

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Caro signore,
se tutto fosse risolvibile a questo mondo....
La certezza che la coccigodinia si risolva non la può dare nessuno in via generale.
Le ho però anche detto che, in alcuni casi, ben studiati e selezionati, il disturbo è regredito migliorando la qualità di vita dei pazienti.
Che ciò si possa verificare in tutti,non è possibile saperlo a priori.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Egr. dr. Migliaccio,il 15/1 u.s. mi sono recato in visita da un osteopata di roma, che ha tentato di risolvere il mio
problema attuando la manovra di mobilizzazione del coccige.
risultato: i dolori sono aumentati ulteriormente sia come intensità, sia per quel che riguarda le zone interessate, visto che da allora ho iniziato a sentire dolore anche verso i testicoli.per cercare di far fronte a ciò ho dovuto giocoforza ,ricominciare a curarmi con lyrica e tramadolo, tanta pazienza ed infinita speranza. per il momento cerco di resistere ed andare avanti.mi sono però dato una scadenza, dopo di che le chiederò, se possibile, di incontrarla per analizzare insieme il mio caso.
saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
D'accordo.Se e quando volesse un incontro, telefoni ai numeri che trova nella mia scheda personale cliccando qui in alto a sin.

Cordialmente