Conseguenze a lungo termine intossicazione da monossido di carbonio

Buongiorno.

A inizio anno del 2017, purtroppo mi sono accidentalmente intossicato con monossido di carbonio, con conseguente ricovero in ospedale e trattamento con camera iperbarica fino a riportare l'ossigeno nel sangue a livelli regolari e fino all'espulsione del monossido di carbonio.

Quando sono stato dimesso, mi venne prescritto dai medici che avrei dovuto effettuare una RMN encefalo dopo 1 mese, che poi però non ho più fatto...

Vorrei capire perché viene consigliato di fare questo tipo di esame, ovvero se ci possono essere danni cerebrali a distanza di tempo dall'intossicazione da monossido di carbonio, perché ho notato nel 2017 che a causa di un problema con mio padre non volevo mangiare più ed ero sempre triste e mi era difficoltoso svolgere anche cose che precedentemente facevo senza problemi, ma poi tutto mi passó, ma nell'ultimo periodo provo ossessioni da parte mia nel fare le cose, eccessive preoccupazioni, paranoie.

Premetto che sin da prima dall'intossicazione ero un po' paranoico proprio di carattere, ma ora noto che sono paranoie più forti e ho sbalzi di umore alle volte... Possono essere segnali di danni cerebrali causati in passato da monossido di carbonio?
Grazie, attendo una vostra gentile risposta.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220

L'intossicazione da monossido di carbonio può avere sequele neurologiche (disturbi del movimento, alterazioni cognitive) e/o psichiche, che possono essere tanto più intense e durature quanto maggiore è stata l'esposizione a questo gas.

Nel suo caso sembrano da escludersi disturbi neurologici, mentre i disturbi dell'umore di cui lei parla potrebbero essere correlabili con l'avvelenamento, e possono essere trattati con i normali antidepressivi.

La RMN viene consigliata per escludere lesioni da demielinizzazione (rare ma possibili con il CO).

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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Utente
Utente
Dott.Carbonetti la ringrazio molto per la sua risposta, però non ho ben capito cosa intende quando dice che gli sbalzi d'umore potrebbero essere correlabili con l'avvelenamento: vuol dire che anche a distanza di ben 3 anni dall'intossicazione da CO che ho subito, gli effetti dell'avvelenamento possono manifestarsi ora? E poi cosa sono le lesioni da demielinizzazione? Può spiegarmi in parole povere cosa sono perpiacere e quali sono gli effetti che tali lesioni danno? I disturbi che avverto alle volte e che le ho descritto possono esserne una probabile causa? Grazie tante.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Lei scrive di un peggioramento di preesistenti "sbalzi di umore", e si chiedeva se potesse sussistere un nesso con l'intossicazione da CO. Io rispondevo che questo è possibile, anche a distanza di tempo. Possibile non vuol dire certo.
Riguardo alle lesioni da demielinizzazione, a distanza di tre anni avrebbero dovuto dare dei sintomi che lei fortunatamente non avverte, Quindi non stia più troppo a pensarci.
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Utente
Utente
Buongiorno Dott. Carbonetti, la ringrazio per la tempestiva e cortese risposta, ma quindi come si può avere la certezza che gli sbalzi d'umore che le ho descritto siano correlati al CO oppure magari siano correlati a questa situazione di emergenza sanitaria che il nostro paese sta attraversando, quindi a causa della quarantena sempre chiusi in casa? Esiste un esame specifico che si può fare per accertarsene? Ringraziandola per il tempo dedicatomi e attendendo una vostra gentile e per quanto possibile tempestiva risposta, colgo l'occasione per porgerle distinti saluti.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Purtroppo non siamo ancora in grado di eseguire misurazioni biologiche dei disturbi dell'umore, se non in condizioni sperimentali.
La discriminazione etiologica del suo attuale disturbo dell'umore (che mi sembra lieve) potrebbe avere rilevanza sul piano medico-legale, ma non su quello clinico. La prognosi è buona, e l'eventuale terapia è identica a quella di tutti gli altri disturbi dell'umore.
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Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta, ma quando dice che il mio disturbo dell'umore potrebbe avere rilevanza sul piano medico-legale, intende che dovrei parlarne con il mio medico curante senza particolari visite specialistiche? Grazie.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
L'aspetto medico-legale può riguardare un risarcimento danni se l'intossicazione è avvenuta per colpa altrui, o sul luogo di lavoro, oppure ai fini di un riconoscimento di invalidità (che sarebbe arduo).
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Utente
Grazie Dott. Carbonetti per la cortesia e disponibilità che usa nel rispondermi e data la sua gentilezza e chiarezza nelle sue spiegazioni vorrei sottoporre alla sua attenzione una sensazione che ho sempre sentito e in un certo senso ho saputo sempre gestire e placare ma che non ho detto mai a nessuno. Premetto che per un po' di anni da adolescente ho sofferto di crisi epilettiche ma da cui sono guarito e non seguo più la terapia sempre consiglio dato a suo tempo dal neurologo che mi seguiva e non ho più avuto crisi epilettiche. Tuttavia ho sempre avuto una sensazione che si manifesta quando sono nervoso e ansioso, ma se sono occupato a fare qualcosa non la sento. Cercherò di spiegarle questa mia sensazione, sperando di farmi capire perché è difficile da spiegare : alle volte mi capita di pensare a me come individuo e mi chiedo se agli altri capiti lo stesso... È come se mi isolassi e mi estraniasdi anche dal mio stesso corpo e mi sale l'ansia per paura di sentirmi male ma in realtà non mi succede niente... Riesco a gestire il nervosismo con la camomilla che mi bevo la sera... È poi alle volte sento che mi si stringe alle tempie ma è qualcosa che riesco a calmare con la camomilla venuta per più giorni... Potrebbe aiutarmi a capire la fonte e quindi anche cosa posso fare per eliminare per sempre questa mia sensazione che le ho detto, ovvero di questa specie di isolamento dal resto del mondo e anche in un certo senso dal mio stesso corpo ma che comunque come le ho detto riesco a gestire? Grazie
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Potrebbero essere dei fenomeni di depersonalizzazione, che sono comuni nelle persone ansiose. Se sono di breve durata (secondi o pochi minuti) potrebbe trattarsi di fenomeni epilettici. Di che tipo di epilessia lei ha sofferto in passato?
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Utente
Non saprei dirle... Mi dicevano che avevo crisi epilettiche... Consideri che sono 8 anni ormai che non ho più episodi... Io quando avevo le crisi epilettiche ricordo benissimo che dopo che si manifestava una macchia davanti agli occhi che mi offuscava la vista perdevo conoscenza e mi risvegliavo dopo qualche minuto da quanto mi hanno raccontato i miei famigliari perché io quando perdevo conoscenza non avvertivo più niente..Era il buio totale... E una volta risvegliato o avevo mal di testa o ero completamente stanco... E cosa sono i fenomeni di depersonalizzazione? Hanno conseguenze se non curati? Cosa posso fare per combatterli? Grazie
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Utente
Ci tengo a dirle che quando mi capita questa sensazione non perdo conoscenza e passa subito in pochi istanti, forse qualche minuto... Riesco a gestirla... Sul tipo di epilessia le posso solo descrivere i fenomeni che avevo come ho già fatto ma sul tipo di epilessia non ricordo perché è qualcosa di un po' di tempo fa e le carte mediche del passato mi sa che non le ho più.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Riguardo alla depersonalizzazione, se vuole saperne di più legga la relativa voce su wikipedia.
Invece per una eventuale conferma della natura epilettica di questi fenomeni può essere utile eseguire un EEG. Parlo di conferma in caso di positività, mentre la negatività del reperto non può escludere nulla.
Cordiali saluti
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Ho capito grazie Dottore... Però al fine di evitare diagnosi sbagliate e far si che io non brancoli nel buio, visto che lei ha detto che la negatività dell'EEG non può escludere il fatto che questi fenomeni potrebbero essere di natura epilettica, come si può esserne certi? Ci sono altri esami che si possono fare utili per questo scopo, ovvero per accettare l'entità epilettica di questi fenomeni ? Se si, quali sono? Questi fenomeni possono essere frutto solo di ansia, che ho in abbondanza per diversi motivi famigliari? Poi ci tengo a dirle che per me è difficile spiegare quella sensazione che le ho detto, perché vedendo su Wikipedia ho visto che la depersonalizzazione ha come sintomi il fatto di credere che si è spettatori della propria vita, invece io mi isolo solamente... E comunque rimango cosciente e alle volte durano di più alle volte di meno questi fenomeni, ma se sono impegnato o non ci penso mi passano diciamo mentre aumentano se ci rimugino su. Detto questo, lei quindi mi consiglia di fare una visita neurologica o psichiatrica? O devo andare da uno psicologo o psicoterapeuta? Grazie
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Per fare chiarezza:
1) i fenomeni da depersonalizzazione ( o dereizzazione) tendono ad avere durata piuttosto lunga (da molte decine di minuti a molte ore o anche giorni)
2) le crisi epilettiche del lobo temporale possono produrre sintomi analoghi, ma sono di durata brevissima o breve (da qualche secondo ad alcuni minuti, se si escludono casi eccezionali in cui possono durare a lungo).
Nel dubbio conviene eseguire l'EEG, che è pratica semplice e non invasiva e può dirimere i dubbi.
Se il dubbio persiste si segue il criterio "ex adjuventibus", che consiste nell'assumere un farmaco antiepilettico e valutarne l'effetto.
Tutto questo è comunque teoria. In molti casi un neurologo o uno psichiatra esperti sono in grado di emettere una diagnosi con il semplice colloquio.
Le consiglio quindi di rivolgersi a un neurologo o a uno psichiatra esperto di neurologia.
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Utente
Utente
Ok grazie Dott. Carbonetti per la sua chiarezza nella spiegazione, ma giusto per stare più tranquillo fino a quando andrò a visita da un neurologo, da quello che le ho raccontato, ovvero che questi fenomeni a me capitano da sempre diciamo e durano diverso tempo(alle volte anche giorni se ci rimugino su perché sono abbastanza fissato) ma riesco a gestirli calmandomi e con autocontrollo o se faccio qualche attività e non perdo conoscenza quando mi succede questo , si potrebbe escludere almeno parzialmente come causa le crisi epilettiche di cui ho sofferto in passato, che ho curato sotto supervisione di un neurologo e oramai sono otto anni che non ho più crisi? Può essere solo ansia o l'epilessia anche se curata si può ripresentare dopo diverso tempo? Grazie
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Se durano così a lungo possiamo escludere l'ipotesi dell'epilessia.
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Utente
Ok grazie Dott Carbonetti, è stato molto gentile e chiaro nelle sue spiegazioni.