Disturbi evolutivi misti lievi

Buona sera.
Mi presento: scrivo dalla provincia di Foggia, sono nonno di 2 nipotini, precisamente di un maschietto di quasi 5 anni e di una bimba di 4mesi.
Sono qui a chiedere un consiglio proprio riguardo al maschietto.
In famiglia stiamo attraversando un non bel periodo.
Il bambino a causa di comportamenti "strani": non riesce a giocare e socializzare con i suoi coetanei, (quando ci sono suoi amichetti è sempre attaccato a mamma o papà); i suoi giochi quando è solo sono le luci, si diverte a fare giochi insoliti come buttare in aria coriandoli o altri piccoli oggetti...passerebbe le ore così; a casa con noi invece è un bellissimo bambino affettuoso, loquace, gioca normalmente con noi... All'asilo però, a detta delle insegnanti, risulta indietro in confronto ai suoi coetanei, tant'è che ci è stato consigliato un consulto con uno psicologo il quale ha diagnosticato un: "disturbi evolutivi misti lievi" con codici F83 ed F93, a cui terapia seguiranno sedute presso un neuropsichiatra infantile.
Sono qui molto preoccupato, a chiedere in sintesi cosa indicano questi codici in parole povere, (sul web ho trovato molto poco e poco comprensibile).
Siamo in famiglia davvero molto preoccupati e sofferenti, per cui vi chiedo gentilmente se possibile avere una qualche risposta.
Grazie infinite!
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Dr. Tiziano Pellegrini Psicologo 40 3
G.le Sig.

Il codice f83 "disturbi evolutivi specifici misti" indicano delle difficoltà in più aree specifiche quali possono essere il linguaggio, gli apprendimenti, le abilità motorie o attentive.
Il codice f93 indica delle difficoltà emozionali con esordio nell'infanzia. Molti dei sottocodici di f93 concernono disturbi di natura ansiosa. Se la diagnosi non è corredata da una descrizione delle singole criticità rilevate è piuttosto difficile capire nello specifico quali siano le difficoltà di suo nipote. Al fine di comprendere meglio le problematicità del bambino consiglio (e ne avete tutto il diritto) sempre di richiedere un colloquio di chiarimento con il collega e farvi spiegare tutti i punti poco chiari.

Cordiali saluti

Dr. Tiziano Pellegrini
Psicologo dell'infanzia, dell'adolescenza e dell'età adulta

[#2]
dopo
Utente
Utente
Infinitamente grazie dottor Pellegrini. La paura più grande è che in futuro questi "disturbi", non riuscendo a superarli, influiscano sulla normalità quotidiana: a scuola, nei rapporti interpersonali, nelle relazioni verso gli altri. Seguiremo fiduciosi l'iter programmato prescritto dottore, la ringrazio nuovamente.
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Dr. Tiziano Pellegrini Psicologo 40 3
G.mo

Queste difficoltà, se verranno confermate, in un modo o nell' altro possono essere gestite. Per quelle scolastiche o con un adeguato potenziamento con uno specialista o, nel caso in cui il potenziamento non sortisca risultati, con diversi provvedimenti didattici che la scuola può disporre per aiutare il bambino. Anche per le difficoltà emotive e relazionali esiste un ampia varietà di trattamenti a disposizione che possono aiutare il bambino a gestire meglio la componente emotiva e relazionale. L'età precoce di individuazione è un fattore che depone a favore. C è tuttavia da dire che a questa età i bambini sono soggetti a evoluzioni anche repentine e non è detto che tali difficoltà siano confermate. Nel caso lo fossero, un intervento tempestivo potrà aumentare le probabilità di successo.

Cordialmente

Dr. Tiziano Pellegrini
Psicologo dell'infanzia, dell'adolescenza e dell'età adulta