Consulto sui comportamenti di mio figlio

Buonasera, scrivo con le mani tremanti dalla paura e dalla tristezza, proprio adesso che ho partorito la mia terza figlia
Il mio secondo bimbo ha compiuto da meno di un mese 3 anni, è sempre stato un bambino estremamente vivace, con un carattere molto deciso e testardo, a tratti prepotente, ed effettivamente quando era piccino questo suo modo a volte mi faceva davvero pensare potesse avere un disturbo dello spettro autistico poiché appunto non parlava e faceva solo ciò che diceva lui.
Con il passare del tempo però Gabriel ha cominciato a comportarsi come un bambino normalissimo, con un carattere testardo e impositivo ma il suo linguaggio si è sviluppato in maniera incomprensibile infatti lui parla, comunica e gesticola tantissimo ma si capisce poco e niente.
Il pediatra oggi mi ha detto di farlo vedere da un neuropsichiatra perché non è normale che ancora non parli.

Non fa frasi è vero, a volte qualcosa, ma dice molte parole, anche se non chiare ma chi sta con lui lo capisce perfettamente, magari dice solo l’inizio o la fine di una parola.
(Mamma papà nonna zia tutti i pianeti ecc ecc) inoltre il bambino riconosce numeri colori pianeti in italiano ma se deve dirli li dice in inglese, colpa sicuramente dei cartoni fa tante esclamazioni come oh no! Oh wow! Bleh! Indica tutto ciò che vuole, gioca con il fratello più grande a nascondino o acchiapparello, ci da baci abbracci e carezze a richiesta, mangia da solo, ha quasi tolto il pannolino, conosce le parti del corpo, balla come i video in tv, canta senza le parole, ci guarda negli occhi mentre ci parla’ (la sua lingua) riconosce tutte le persone vicine quando gli si chiede dov’è... ? È molto autonomo anche se tanto tanto attaccato a me quindi è un problema lasciarlo soprattutto se con chi non gli va a genio.
Fa i versi dei mezzi e degli animali, dice si e no, gioca con tutto, gli piacciono i libri, riconosce tutti i pianeti e tante altre cose... sicuramente fa girare le cose, ed è il primo lui che lo fa con qualcosa in mano perché emula il sistema solare, e lo fa anche mettendo in soldini o cose tonde uno accanto all’altro semrpe per lo stesso motivo, è però sicuramente molto molto testardo e fa le cose solo se lui vuole farle o non ha altro da fare, purtroppo è molto attaccato alla tv, usa molto bene il telefono, mea culpa, però noi in casa che lo conosciamo non riusciamo a credere che possa essere autistico ma avendo lui questo temperamento ho paura che un medico vedendolo potrebbe affrettare una diagnosi, lui è semrpe uscito molto poco, mai a contatto con i bambini o con spazi aperti è vero, perciò quando lo è sembra un uccellino fuori dalla gabbia, e non è molto socievole con gli estranei.
Adesso le chiedo, potrebbe essere il suo un quadro da spettro autistico?
È il mio terrore e il fatto che il pediatra solo perché ha notato che non parla in una visita di 4 minuti mi abbia indirizzata da un neuropsichiatra e non da un logopedista mi fa tremare.

Vorrei un parere di un esperto.
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Dr. Gabriele Tripi Neuropsichiatra infantile, Psichiatra, Geriatra 25
Gent.ma Signora, dalle sue parole colgo soprattutto tanta ansia che ovviamente tende a trasmettere ai figli; dice poco della storia sociale del bimbo ma mi sembra di capire che abbia avuto un rapporto simbiotico con lei, stimolo cognitivo ma limite per la socializzazione.
Il bambino potrebbe non avere motivazioni particolari per emettere un linguaggio adeguato stante che comunque lei lo capisce e soddisfa i suoi bisogni.
Il comportamento che viene riferito, non sembra richiamare lo spettro autistico, tuttavia va approfondito in sedi opportune.
Certamente vanno fatti valutazione e trattamento logopedico, essendo ipotizzabile un ritardo nel linguaggio magari facilitato anche dalla nascita del nuovo fratellino (evento che determina inevitabilmente qualche passo indietro o comunque un più lento avanzamento per oppositività e messa in opera di comportamenti istrionici che spostino l'attenzione su di lui).
Consiglio di osservarlo assieme al logopedista e con l'ausilio di una psicopedagogista per ancora 1 anno ed eventualmente sottoporlo successivamente a visita neuropsichiatrica presso una IRCSS se il disturbo dovesse continuare o dovessero manifestarsi altri elementi clinici rilevanti.
Cerchi di lavorare anche sulle sue ansie con l'aiuto di uno psicoterapeuta cognitivo.
Cordialmente

Dr. Gabriele Tripi