Curiosità/approfondimento icl
Salve,
sono un uomo di 30 anni e circa un anno e mezzo fa ho effettuato un intervento di ICL per la correzione della miopia.
L'intervento è andato bene: ho una visione di 11/10 e i controlli post-operatori (pressione, retina, vault della lente) sono sempre risultati nella norma.
L’unico effetto collaterale significativo è stato lo sviluppo, fin da subito dopo l’intervento, di un’anisocoria all’occhio sinistro: la pupilla sinistra risultava visibilmente più dilatata rispetto alla destra.
Questo mi causava fastidi come sensazione di occhio secco, ghosting e aloni soprattutto in condizioni di luce tenue.
Con il tempo, però, ho notato un netto miglioramento: la pupilla sinistra sembra essersi in parte riequilibrata, e gran parte del ghosting negli ambienti critici è scomparsa.
Resta solo un leggero riflesso o alone su certe superfici riflettenti (come una pentola illuminata la sera), ma anche questo tende a sparire nel giro di 1-2 secondi, come se la pupilla non cada all'inizio nella zona ottica della lente e impieghi 1/2 secondi per mettere a fuoco e "centrandosi" nella zona ottica ideale della lente.
Il mio chirurgo ha sempre attribuito questi sintomi al processo di neuroadattamento, che può richiedere anni.
Mi chiedo quindi se, dato il miglioramento progressivo (da un voto soggettivo di 5/10 nel primo mese, a 9/10 oggi), ci siano margini realistici per un recupero completo (10/10), o se gli ultimi fastidi residui possano rientrare nel quadro di adattamento fisiologico ancora in corso.
Miglioramenti graduali dopo 18 mesi sono normali?
Grazie per l’attenzione.
sono un uomo di 30 anni e circa un anno e mezzo fa ho effettuato un intervento di ICL per la correzione della miopia.
L'intervento è andato bene: ho una visione di 11/10 e i controlli post-operatori (pressione, retina, vault della lente) sono sempre risultati nella norma.
L’unico effetto collaterale significativo è stato lo sviluppo, fin da subito dopo l’intervento, di un’anisocoria all’occhio sinistro: la pupilla sinistra risultava visibilmente più dilatata rispetto alla destra.
Questo mi causava fastidi come sensazione di occhio secco, ghosting e aloni soprattutto in condizioni di luce tenue.
Con il tempo, però, ho notato un netto miglioramento: la pupilla sinistra sembra essersi in parte riequilibrata, e gran parte del ghosting negli ambienti critici è scomparsa.
Resta solo un leggero riflesso o alone su certe superfici riflettenti (come una pentola illuminata la sera), ma anche questo tende a sparire nel giro di 1-2 secondi, come se la pupilla non cada all'inizio nella zona ottica della lente e impieghi 1/2 secondi per mettere a fuoco e "centrandosi" nella zona ottica ideale della lente.
Il mio chirurgo ha sempre attribuito questi sintomi al processo di neuroadattamento, che può richiedere anni.
Mi chiedo quindi se, dato il miglioramento progressivo (da un voto soggettivo di 5/10 nel primo mese, a 9/10 oggi), ci siano margini realistici per un recupero completo (10/10), o se gli ultimi fastidi residui possano rientrare nel quadro di adattamento fisiologico ancora in corso.
Miglioramenti graduali dopo 18 mesi sono normali?
Grazie per l’attenzione.
salve,
in teoria è vero si tratta di neuroadattamento.
si potrebbe fare una prova con la pilocarpina, un prodotto che restringe la pupilla e vedere se questi fenomeni spariscono. in genere devo dirle che migliora tutto sensibilmente.
ne parli col suo oculista.
ci faccia sapere.
in teoria è vero si tratta di neuroadattamento.
si potrebbe fare una prova con la pilocarpina, un prodotto che restringe la pupilla e vedere se questi fenomeni spariscono. in genere devo dirle che migliora tutto sensibilmente.
ne parli col suo oculista.
ci faccia sapere.
Dr. Ferdinando Munno - Medico Chirurgo
Specialista in Oftalmologia
www.studiocarbonemunno.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 300 visite dal 30/04/2025.
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Approfondimento su Disturbi della vista
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