Come posso gestire nella vita lavorativa un buco nella retina e trazione vitreale

Buongiorno, qualche settimana fa a seguito di una visita oculistica di controllo ho scoperto di avere un foro sulla retina nell'occhio dx.
La dottoressa, molto scrupolosa, a seguito di un controllo approfondito e di un consulto con un suo collega mi ha consigliato di fare il laser barrage (che ho eseguito la settimana scorsa) consigliandomi di astenermi ai sforzi fisici x una settimana e di limitarli x un totale di 20 giorni, sottolineando che il rischio di distacco di retina è alto.
Specifico che io sono operatore socio sanitario e attualmente lavoro in una struttura pubblica in un reparto molto faticoso dal punto di visita fisico, così parlando con la dottoressa ho chiesto se secondo lei sarebbe stata ancora idonea x me quella situazione lavorativa o se sarebbe stato meglio farlo presente al medico competente e essere ricollocata.
A questo punto ho ricevuto una risposta molto vaga, come se lei non volesse prendersi la responsabilità di dirmi altro.
(Mia sensazione).
A questo punto come devo muovermi?
Secondo lei sono idonea al lavoro attuale?
dovrei rivolgermi a qualche altro specialista?
Dr. Ruggiero Paderni Oculista 549 38
Gent.ma,

Se la collega le ha già esposto un rischio alto di distacco della retina, occorre regolarsi di conseguenza.

Non si può entrare nel merito del ruolo lavorativo che lei riveste, poichè solo lei conosce gli eventuali carichi fisici ai quali è sottoposta.

Può però fare tesoro dei suggerimenti della collega ed esporli al medico competente, il quale deciderà di conseguenza.

Inoltre, l'eventuale rischio per la retina va monitorato di volta in volta. Una volta eseguito il trattamento laser, dopo un certo lasso di tempo, il rischio si riduce fortunatamente.

La saluto cordialmente

Dr. Ruggiero Paderni
Medico Chirurgo Specialista in Oftalmologia
Responsabile Servizio Neuroftalmologia
www.ruggieropaderni.it

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Utente
Buonasera dottore,grazie per la risposta, è stato chiarissimo.Mi è rimasto un dubbio però,se volessi esporre la questione al medico competente non dovrei avere da parte del medico specialista un documento che certifica il rischio?
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Dr. Ruggiero Paderni Oculista 549 38
Certo,

Porti il referto della fotocoagulazione eseguita. Giá quello costituisce una definizione del rischio presente.

Con ogni cordialità.

Dr. Ruggiero Paderni
Medico Chirurgo Specialista in Oftalmologia
Responsabile Servizio Neuroftalmologia
www.ruggieropaderni.it

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Un'ultima domanda dottore...questo consulto col medico competente deve avvenire ora,ossia prima che rientro dalla malattia oppure può essere fatta anche in un secondo momento?
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