Pre-trombosi

Buongiorno,
premesso che sono un ragazzo di 31 anni, nel mese di Agosto (precisamente il 13) mentre ero in casa che eseguivo degli esercizi con i pesi ho avvertito una sorta di piccolo calo di pressione (senza nessun tipo di svenimento per intenderci, ma come quando magari ti alzi velocemente e ti gira un po' la testa e vedi leggermente mosso). Mi sono seduto e il tutto mi e' passato ma ho cominciato a vederci in maniera strana (una specie di macchia diffusa appannata nell'occhio sinistro). il mattino seguente mi sono recato presso il pronto soccorso oculistico dove la dott.ssa mi ha diagnosticato una sospetta trombosi della retina, ma non è stato possibile eseguire la flurangiografia. il 18/08 ho potuto eseguire la flurangio che porta la seguente diagnosi:presenza fin dai tempi precoci di ipoperfusione della testa del nervo ottico che tende al rinforzo della fluorescenza nei tempi tardivi, associato ad emorragie al polo posteriore, quadro fluorangico compatibile con papillite.Ho eseguito inoltre tutte le analisi del sangue da dove non è emerso niente.Mi e' stato spiegato che non c'e' stata una vera e propria ostruzione, ma solo un restringimento che fortunatamente non ha colpito la macula e quindi non ho avuto diminuzione del visus. al momento vedo molto meglio (il miglioramento è avvenuto dopo 4-5 ma da 15gg la situazione è praticamente invariata) ma pur prendendo il cortisone e cardioaspirina vedo leggermente peggio di prima. e' possibile che la vista mi rimanga cosi?poi vorrei avere un vostro parere sulle conseguenze che questo disturbo avranno sulla mia vita in questo senso: io faccio molto sport palestra, tennis..potro' continuare a praticare sport (magari limitando le cose piu' pesanti) o dovro' limitarmi in maniera piu' significativa??( logicamente il tutto quando l'edema si sara' riassorbito e la situazione normalizzata).
E' possibile fare qualche trattamento per prevenire tali patologie??
non ho capito se la vena che si è ristretta tornera' alla normalita'?
[#1]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissimo,
Il livello di ostruzione causato dal trombo a livello della vena centrale della retina determina due tipi diversi di occlusione:
1) la occlusione parziale della vena, che può dare luogo ad un edema retinico, di solito ben evidenziabile mediante un controllo fluorangiografico;
2) la occlusione totale della vena, che può dare luogo ad un attacco ischemico.
L'occlusione venosa retinica è un evento molto più frequente di quella arteriosa e con una prognosi generalmente migliore.
Il grado di occlusione determinato dal trombo caratterizza due forme diverse di occlusione: la forma edematosa (occlusione parziale della vena) e la forma ischemica (occlusione totale della vena).
I sintomi, proporzionali alla gravità di chiusura del vaso, sono rappresentati da un calo variabile della vista improvviso senza alcun dolore.I fattori di rischio più spesso associati a questa malattia sono, in ordine di frequenza: l'età superiore ai 50 anni, le malattie cardiovascolari, l'ipertensione arteriosa, il diabete e il glaucoma.
Diagnosticata un'occlusione della vena centrale della retina, bisogna eseguire una fluorangiografia retinica. Questa indagine permette infatti di valutare con esattezza la sede e l'entità dell'occlusione e soprattutto è l'unico esame che consente di distinguere le forme edematose (occlusione parziale) da quelle ischemiche (occlusione totale), permettendo così di individuare il trattamento adeguato.
Nella forma edematosa si dovranno eseguire dei controlli fluorangiografici ogni tre/sei mesi allo scopo di tenere sotto controllo l'evoluzione ed eventualmente eseguire un trattamento laser per ridurre l'entità dell'edema. Nella forma ischemica invece il paziente deve essere sottoposto alla fotocoagulazione laser per di distruggere le aree ischemiche e prevenire un ulteriore peggioramento della malattia, che può portare fino alla cecità.
Occlusione di branca della vena centrale retinica (OBVCR)
È possibile che si verifichi un'occlusione di una branca della vena centrale della retina. Essa avviene sempre a livello di un incrocio tra un vaso arterioso e uno sottostante venoso.
L'area retinica danneggiata e l'entità dei sintomi sono ovviamente inferiori rispetto a quelle dell'occlusione della vena centrale.
I fattori di rischio associati a questa forma minore di occlusione retinica sono l' età superiore ai 60 anni, l'ipertensione arteriosa, il diabete e l'aterosclerosi.


[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
Da quanto riscontrato dai dottori(che trova riscontro nella Sua risposta) io ho avuto un'occlusione parziale della vena che mi ha provocato l'edema e emoraggie(il tutto evidenziato nella flurangiografia) e in fase di riassobimento come riscontrato nella visita di controllo.Come dicevo nel giro di 4-5 giorni la mia vista è migliorata notevolmente ma passate ormai 3 settimane la situazione è rimasta invariata(non ho avuto calo del visus, ma mi sembra di metterci di piu' a mettere a fuoco e avere delle macchie luminose, il tutto in maniera lieve).
Mi chiedevo se è possibile che la mia vista rimanga cosi' o se posso fare qualcosa per provare a migliorarla?
Vorrei sapere se quello che mi e' successo avra' delle implicazioni nella vita in questo senso: io pratico tennis, palestra, nuoto,sci...potro' continuare ad esercitare queste attivita'(magari moderandomi negli sforzi eccessivi!!)?
Che esami posso fare(quelli del sangue li ho gia' svolti senza nessun rilievo)per capire se ho eventuali problemi cardiovascolari o ipertensione??
[#3]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Dopo la risoluzione del problema e dopo la giusta diagnosi,lei potrà sicuramente avere una vita normale e praticare sports!

Un saluto
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
Grazie Dottore!! scusi le tante domande, ma al momento vivo nella paura che questo episodio mi si ripeta e questa volta con conseguenze piu' gravi...Sono molto preoccupato e ci penso in continuazione, posso fare qualcosa a livello preventivo??Ho letto dell'applicazione di laser puo' essermi utile??
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

Leggi tutto