Parestesia a seguito di estrazione dente del giudizio
Salve, a seguito dell'estrazione del dente del giudizio (#48), mi trovo da 5 mesi con una parestesia che parte da metà bocca fino all'attaccatura destra delle labbra, e che coinvolge sia le labbra che l'interno della bocca.
In precedenza avevo rimosso con difficoltà l'altro dente del giudizio inferiore (#38) con un'operazione durata oltre 4 ore, pertanto il dentista mi aveva sconsigliato di rimuovere l'altro in quanto totalmente orizzontale e occluso.
A seguito di un intervento necessario sul #47, mi sono recato presso un'altro studio medico (ho cambiato città nel frattempo), dove tra i vari lavori, hanno ritenuto assolutamente necessaria la rimozione dei restanti due denti del giudizio (#48 e #18).
Sottolineo che l'intervento dall'inizio alla fine è stato un susseguirsi di negligenze, ritardi e pratiche scadenti e poco professionali: dopo la rimozione dei punti, la ferita ha continuato a gonfiarsi e sgonfiarsi con un'infiammazione evidente, che ha impedito la guarigione e l'esecuzione delle impronte per le capsule del 47, anche dopo un mese dalla rimozione dei punti di sutura e le rassicurazioni del medico.
Con mia sorpresa, a seguito di un sentore strano, ho estratto dalla ferita oltre 4cm di filo di sutura con diversi nodi, il tutto ricoperto di tessuto e cibo vario, motivo per il quale la ferita non guariva da oltre un mese e mezzo.
Le capsule provvisorie prodotte dal centro non le ho neanche viste: durante la cementazione ben 2 capsule su 2 si sono spaccate in 4-5 pezzi, segno di materiale di scarsa qualita' che non ha resistito neanche alla pressione del dentista sul moncone.
Per il 47 non è mai stata rimpiazzata, in quanto era previsto il montaggio della definitiva a breve, ma purtroppo sono rimasto per ben 5 mesi totali con il moncone, in quanto prima la gengiva era infiammata, e poi il laboratorio rimandava indietro continuamente le impronte, e ne sono state prese almeno 5 per lo stesso dente.
Una volta arrivata la capsula definitiva, mi è stata cementata, ma dopo neanche 5 giorni si è staccata.
Era piena per 3/4 di cibo, e il cemento era solo su un lato e in quantità tragicomiche.
Dato questo preambolo e la scarsa professionalità riscontrata nel centro, ho paura che anche l'estrazione abbia causato dei danni al nervo, e che la terapia con vitamine non sia sufficiente, in quanto da circa 4 mesi la sensibilità è assente in modo costante, e non vedo piu evoluzioni e miglioramenti.
A chi posso rivolgermi per un consulto specialistico, e che esami posso fare per verificare con precisione se ci siano state lesioni ai nervi provocate dal chirurgo?
Onestamente di questo centro non mi fido più neanche per un'igiene orale.
Devo rivolgermi ad un neurologo, o ci sono altri specialisti che possano chiarirmi la situazione?
Grazie anticipatamente per le risposte.
In precedenza avevo rimosso con difficoltà l'altro dente del giudizio inferiore (#38) con un'operazione durata oltre 4 ore, pertanto il dentista mi aveva sconsigliato di rimuovere l'altro in quanto totalmente orizzontale e occluso.
A seguito di un intervento necessario sul #47, mi sono recato presso un'altro studio medico (ho cambiato città nel frattempo), dove tra i vari lavori, hanno ritenuto assolutamente necessaria la rimozione dei restanti due denti del giudizio (#48 e #18).
Sottolineo che l'intervento dall'inizio alla fine è stato un susseguirsi di negligenze, ritardi e pratiche scadenti e poco professionali: dopo la rimozione dei punti, la ferita ha continuato a gonfiarsi e sgonfiarsi con un'infiammazione evidente, che ha impedito la guarigione e l'esecuzione delle impronte per le capsule del 47, anche dopo un mese dalla rimozione dei punti di sutura e le rassicurazioni del medico.
Con mia sorpresa, a seguito di un sentore strano, ho estratto dalla ferita oltre 4cm di filo di sutura con diversi nodi, il tutto ricoperto di tessuto e cibo vario, motivo per il quale la ferita non guariva da oltre un mese e mezzo.
Le capsule provvisorie prodotte dal centro non le ho neanche viste: durante la cementazione ben 2 capsule su 2 si sono spaccate in 4-5 pezzi, segno di materiale di scarsa qualita' che non ha resistito neanche alla pressione del dentista sul moncone.
Per il 47 non è mai stata rimpiazzata, in quanto era previsto il montaggio della definitiva a breve, ma purtroppo sono rimasto per ben 5 mesi totali con il moncone, in quanto prima la gengiva era infiammata, e poi il laboratorio rimandava indietro continuamente le impronte, e ne sono state prese almeno 5 per lo stesso dente.
Una volta arrivata la capsula definitiva, mi è stata cementata, ma dopo neanche 5 giorni si è staccata.
Era piena per 3/4 di cibo, e il cemento era solo su un lato e in quantità tragicomiche.
Dato questo preambolo e la scarsa professionalità riscontrata nel centro, ho paura che anche l'estrazione abbia causato dei danni al nervo, e che la terapia con vitamine non sia sufficiente, in quanto da circa 4 mesi la sensibilità è assente in modo costante, e non vedo piu evoluzioni e miglioramenti.
A chi posso rivolgermi per un consulto specialistico, e che esami posso fare per verificare con precisione se ci siano state lesioni ai nervi provocate dal chirurgo?
Onestamente di questo centro non mi fido più neanche per un'igiene orale.
Devo rivolgermi ad un neurologo, o ci sono altri specialisti che possano chiarirmi la situazione?
Grazie anticipatamente per le risposte.
Gentilissimo utente, sicuramente lei avrà firmato il consenso all' intervento dove sono elencate le possibili complicanze, come quelle che ci racconta.
Le consiglio di ritornare dal medico che ha operato e farsi rilasciare il suo diario clinico, in modo da rendere ufficiale il tutto, poi sentire il parere di un neurologo con la documentazione del tutto, le serviranno per eventuali contenziosi.
Le consiglio di ritornare dal medico che ha operato e farsi rilasciare il suo diario clinico, in modo da rendere ufficiale il tutto, poi sentire il parere di un neurologo con la documentazione del tutto, le serviranno per eventuali contenziosi.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
Gentile utente passati 5 mesi la prognosi inizia ad essere negativa,il pericolo è che la paresi non sia dovuta ad un edema perineurale,evento reversibile ,ma un trauma meccanico sul nervo alveolare.
A chi rivolgersi?
Innanzitutto le consiglio un nuovo controllo odontoiatrico,da un medico affidabile,per rivalutare la sua situazione e stabilire il giusto piano di intervento
A chi rivolgersi?
Innanzitutto le consiglio un nuovo controllo odontoiatrico,da un medico affidabile,per rivalutare la sua situazione e stabilire il giusto piano di intervento
La risposta ha il solo scopo informativo.
Dr.Giovanni Auletta
Utente
Grazie mille per le risposte. Penso che mi recherò preliminarmente da un neurologo in modo da capire come procedere per quanto riguarda la parestesia. Non sono a conoscenza degli esami da effettuare a livello neurologico, pertanto prima di procedere a richiedere evidenze al centro dentistico per un'eventuale contenzioso, vorrei accertarmi che ci sia stato effettivamente un danno e in caso positivo conoscerne l'entita'. Purtroppo il modo in cui e' stato trattato il mio caso non lascia ben sperare, ma mi auguro innanzitutto che sia possibile risolvere la mia condizione. Qualora vi fosse stato un trauma meccanico sul nervo alveolare, sarebbe una condizione riconoscibile per il neurologo? Generalmente quali sono gli esami che possono rilevare questo tipo di traumi? Grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 415 visite dal 11/03/2025.
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