Devitalizzazione dolorosa e dopo 4 giorni ascesso parodontale al dente vicino

Sono 20 giorni che sto passando le pene dell'inferno, con dolori atroci.
Venti giorni fa, appunto, mi viene devitalizzato un primo molare inferiore destro.
Tra una seduta e l'altra di devitalizzazione, mi compare un dolore fortissimo al dente devitalizzato, che il dentista mi fa trattare con antibiotico e antidolorifico per 5 giorni.
Credevo di aver risolto quando, a distanza di soli 5 giorni, torno a provare dolore fortissimo per un ascesso parodontale, come diagnosticato dal dentista.
L'ascesso si manifesta sulla gengiva, vicino al dente primo molare appena devitalizzato.
È chiaro che subito penso ad un ascesso provocato da una devitalizzazione non effettuata correttamente.
Ma il dentista, dopo aver effettuato una lastrina, sostiene che l'ascesso parodontale non è stato causato dalla devitalizzazione del vicino primo molare (a suo dire riuscita benissimo) ma dalla presenza di tantissimo tartaro annidato attorno al dente immediatamente precedente al primo molare appena devitalizzato.
Quindi ora ho un dolore pazzesco e il dentista mi consiglia ancora una volta terapia antibiotica e a settembre pulizia dentale.
Vi chiedo se, in base alla vostra esperienza, le diagnosi del dentista possono essere corrette e se, effettivamente, la causa del nuovo dolore e dell'ascesso parodontale in atto possa anche NON dipendere dalla devitalizzazione terminata una settimana fa.
Attendo risposte, sono molto ma molto preoccupato, anche perché dovrò ancora assumere antibiotici a distanza ravvicinata dall'ultima volta (appena 15 GG fa) e perché il mio dentista da oggi è in vacanza.
Dr. Diego Ruffoni Dentista 12.2k 416
Gentilissimo utente, non è possibile dubitare di un collega senza avere un suo parere.
Certamente il tempo prima o poi darà la corretta risposta.

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Gentile dottore, quali sono gli strumenti per poter vedere se una devitalizzazione è riuscita o non è stata effettuata correttamente? Seconda domanda: se volessi sentire un secondo parere, un altro odontoiatra sarebbe in grado di appurare se una devitalizzazione dentale, effettuata da un altro collega, sia stata effettuata correttamente o meno? Grazie per la risposta
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 12.2k 416
La medicina non è matematica, dipende da molti fattori, ci possono essere delle anomalie dentali che non permettono una completa endodonzia e soprattutto non tutti i trattamenti canalari vanno a buon fine, anche nelle migliori mani.. La RX che le è stata eseguita è un metodo diagnostico e predicibile del trattamento.
È possibile avere un secondo parere, dove potremmo avere una valutazione del trattamento e un eventuale ritrattamento; ma non abbiamo nessuna certezza che il secondo trattamento del nuovo collega vada a buon fine.
Il dolore non è un metodo di valutazione, di cura ben eseguita o di cura eseguita con negligenza. In linea di massima, non ci sono motivi, per cui un odontoiatra esegua una cura con negligenza, tutti gli odontoiatri fanno del loro meglio con scienza e coscienza, tentando di raggiungere il successo di cura

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Gentile dottore, in presenza di ascesso parodontale, è necessario effettuare il drenaggio dell'ascesso o è necessaria solo la terapia antibiotica? Grazie
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 12.2k 416
Dipende, solo in certi casi specifici l'ascesso può essere drenato, in entrambi i casi è consigliabile la terapia antibiotica.

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Potrei chiederle in quali casi specifici l'ascesso può essere drenato? E per il drenaggio, è tassativamente necessaria l'anestesia? Grazie
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Gentile dottore, il mio ascesso sta regredendo vistosamente. In questi casi, per quanto tempo(tenga conto che l'antibiotico mi crea problemi intestinali e di stomaco) devo ancora assumere antibiotico? Grazie
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 12.2k 416
Bene, non conosco il quadro clinico, la sua anamnesi, il tipo di antibiotico e non mi è possibile stabilire la posologia.
Le consiglio di telefonare al curante.

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Telefonerò sicuramente al curante ma, come già detto, è in ferie e dunque non ci sono possibilità di intervento immediato. Volevo chiederle: il mio ascesso parodontale oggi si è sgonfiato quasi del tutto ma è presente una puntina bianca. La sensazione è che sia piena di pus. Non ritiene che in questi casi potrebbe essere necessario eliminarlo con un piccolo intervento di drenaggio? Anche perché io continuo a prendere antibiotico, ma se il pus non viene eliminato, la situazione non migliorerà mai definitivamente. E io, poi, non posso certo continuare a prendere antibiotici ancora per molto. Mi faccia sapere su possibilità di eventuale intervento di drenaggio. Grazie mille
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 12.2k 416
Dovrebbe fare chiarezza, mi scrive: altrimenti la situazione non migliorerà mai e la volta prima: sta regredendo vistosamente. Stiamo migliorando o no?Le ripeto: solo in certi casi specifici l'ascesso può essere drenato, occorre una precisa valutazione clinica.

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Gentile dottore, eppure mi sembrava di essere stato chiaro, ma forse mi sbaglio io. La situazione ribadisco che è migliorata. L'ascesso si è sgonfiato. Le ho manifestato solo il mio timore che, nei prossimi giorni, il dolore e il gonfiore possano tornare, proprio per la presenza di pus che, credo, l'antibiotico non sia in grado di eliminare, perché (mi corregga se sbaglio) agisce sull'infiammazione ma non sulla presenza di pus. Quindi le chiedevo: in linea generale e senza riferimento al mio caso, può un ascesso che si è sgonfiato, riproporsi dopo pochi giorni? Grazie per la gentile risposta
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 12.2k 416
Gli antinfiammatori agiscono sulla flogosi o infiammazione, gli antibiotici agiscono sulle infezioni da batteri.
Non capisco perché lei debba pensare al peggio, può succedere di tutto anche una setticemia, ma il paziente non deve fantasticare o cercare che cure deve fare il medico. Il medico conosce benissimo che cure svolgere e sa anche affrontare le complicanze che si presentano, lei deve semplicemente stare alle indicazioni date dal curante.

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Gentile dottore, io sono sempre stato alle indicazioni del curante, ma siccome la salute è mia e il dolore è il mio, se permette, qualora noto dei problemi, ho il diritto non solo di sottolinearli ma anche di esprimere delle perplessità riguardo l'operato del dentista. Pur non conoscendo nel dettaglio il mio caso, lei trova normale che questo suo collega mi abbia fatto una devitalizzazione ad un primo molare in tre sedute, dopo le quali io provo dolori atroci che mi costringono a una settimana di antibiotico e antidolorifici? E lei trova altrettanto normale che dopo soli 3 giorni (dico, 3 giorni) dalla devitalizzazione di questo dente, mi viene un dolorosissimo ascesso al dente posto immediatamente prima del primo molare devitalizzato, con conseguente ripresa della terapia antibiotica e antidolorifica per fare passare l'atroce dolore? E infine, lei trova normale che, dopo che l'ascesso si è sgonfiato, io chiami telefonicamente il mio dentista ( che è in ferie) riferendogli che ho una puntina bianca sul dente dove c'era l'ascesso e lui mi dica che devo "bucare con un ago sterilizzato" questa puntina bianca per far fuoriuscire il pus e poi fare sciacqui con acqua ossigenata? Mi dica se tutto ciò è normale o se invece, come io temo, c'è qualcosa che non va nel modo di operare di questo dentista.....
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 12.2k 416
Qui non abbiamo la versione del collega e non dobbiamo definire se l'operato di un collega è corretto o meno.
Qui possiamo spiegare, chiarire le possibili complicanze, dare dei consigli medici riportati nella letteratura e dove rivolgersi in caso di bisogno.
È il medico legale che definisce l'operato di un collega e se è stato svolto con scienza e coscienza, dopo aver sentito la versione del collega.
Deve capire che in questa rubrica aiutiamo le persone che vogliono dei consigli, ma non giudichiamo i colleghi e il loro operato.

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