Gengivectomia

Quattro anni fa ho subito una gengivectomia fidandomi del mio dentista adesso mi ha detto che dovrei rifarla e non solo a quel dente ma su quasi tuttta l'arcata inferiore interna. Vedendomi titubante mi ha fatto una dolorosissima endo orale che ha rivelato che i denti sono tutti sani nonostante le tasche. Ha senso fare un tale intervento non avendo nè sanguinamenti nè dolori nè sensibilità? Per cautelarmi ho anche iniziato a fare l'igiene ogni sei mesi.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Centile Paziente, nella malattia parodontale è tipico che i denti siano sostanzialmente sani, ma alla lunga soffrano per la perdita di attacco gengivale per recessione del supporto osseo. Nella fase terminale si possono addirittura perdere denti perfettamente sani.
La presenza di tasche rende la malattia parodontale ingravescente, perché il paziente non riesce a rimuovere la placca batterica all'interno di tasche profonde.
L'intervento di chirurgia parodontale è dunque indicato, ance se credo che il Collega abbia usato il termine "gengivectomia" per renderle il messaggio più comprensibile. In realtà la gengivectomia è raramente indicata, preferendosi oggi, per questi scopi, le tecniche a lembo.
Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
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Purtroppo non ha usato il termine gengivectomia per semplicità, intendeva proprio quella, poiché ho un'ipertrofia gengivale e dice che si vede circa metà di dente rispetto a quello che si dovrebbe vedere.
Grazie intanto per la disponibilità.
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Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
Gentile Paziente,

sarebbe necessario capire se l'ipotesi diagnostica è di ipertrofia (aumento del volume delle cellule della gengiva) o iperplasia (aumento del numero delle cellule della gengiva) ed effettuare un sondaggio parodontale su sei punti su ciascun dente per escludere eventuali tasche parodontali (piorrea).

Posto che non potremo mai avere una diagnosi corretta via web, sarebbe però utile indagare in modo approfondito il perchè di questi ricorrenti fenomeni iperplastici e reattivi delle gengive, escludendo per esempio assunzione di farmaci come difenilidantoina, farmaci regolatori della funzionalità tiroidea, ciclosporina e farmaci calcio-antagonisti come la nifedipina oppure cause ormonali, assunzione di contraccettivi orali, patologie delle cellula staminale ematopoietica o del tessuto linfoide, da placca batterica, ecc.

Le suggerisco di indagare bene con il suo dentista (curiosità: perchè parla di dolorosissima endorale?) le eventuali cause di sua pertinenza e successivamente effettuare un consulto con un bravo medico internista.

Cordialmente

Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com

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Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13 2
Gentile paziente,
con il termine di Gengivopatie Ipertrofiche-Iperplastiche (G I) si designano alcuni quadri di aumento di volume gengivale legati a patologie di ordine locale, sistemico o farmacologico.

Il termine di "aumento di volume gengivale " è legato all'aspetto macroscopico della tumefazione.

Le gengivopatie Ipertrofiche-Iperplastiche possono essere classificate come segue:

- Infiammatorie
- da fattori sistemici (ormonali , nutrizionali)
- da farmaci
- di natura familiare e idiopatica
- similneoplastiche
- neoplastiche

La più comune è certamente quella infiammatoria.
La G I da farmaci è legata all'assunzione di farmaci antiepilettici, di ciclosporina, farmaco immunosoppressore, e di nifedipina, farmaco vasodilatatore antianginoso.

Prima la diagnosi , quindi, poi la terapia. La sua è molto probabilmente infiammatoria e bisogna capire perché è recidivante.
Cordiali saluti

Dr. Maurizio Macrì
Odontoiatra

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Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13 2
Gentile paziente,
per deontologia professionale devo dirle che il mio intervento non è un completamento della risposta, peraltro esaustiva, del collega De Carli ma è stato scritto praticamente in contemporanea così da non accorgermi che il collega aveva già pubblicato.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie per il consiglio anch'io credevo dovessero essere da indagare le cause, l'unica certezza che ho è che non sia di causa farmacologica. Non fumo, non bevo e non assumo farmaci anticoncezionali e l'igienista mi fa sempre i complimenti per la mia igiene orale nonostante il problema alle gengive. L'endorale è stata dolorosissima perchè le placchette che mi inseriva nella zona palatale per fare le lastre erano piuttosto taglienti nonostante il rivestimento, mi sono venute varie vesciche in bocca sotto la lingua per le lesioni che mi hanno causato
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, mi scusi, ma a questo punto mi sembra che la situazione non sia chiara.
L'orientamento era per una ipertrofia gengivale, che poteva giustificare la gengivectomia, ma dal suo ultimo messaggio forse questa ipotesi risulterebbe superata.
Io temo che si tratti di malattia parodontale vera e propria , non di ipertrofia.
Sarebbe il caso che il Collega le comunicasse l'esito del sondaggio e del livello di attacco , giustamente suggerito dal Dr. De Carli, passaggio indispensabile: se di tasche vere e proprie si tratta, specie nella zona linguale , la gengivectomia è di dubbia indicazione.
Il fatto che i denti siano sani non dirime il dubbio.
Purtroppo credo che, senza poter vedere né il paziente né la radiografia sia difficile dire di più.
Cordiali saluti ed auguri.
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dopo
Utente
Utente
Chiederò chiarimenti ma sul preventivo è scritto gengivectomia per ipertrofia gengivale e a voce mi ha dato una spiegazione improbabile"il tuo problema è che hai le gengive fin troppo sane e producono tessuto in eccesso andando a coprire la zona di dente che dovrebbe essere esposta". In ogni caso grazie a tutti per il tempo dedicatomi.
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