Fastidi persistenti dopo estrazione molare inferiore

Buongiorno, a seguito di complicanze dovute ad una devitalizzazione iniziata il 15/09, il 19/10 non potendo più sostenere il fastidio/dolore ho chiesto consulto ad un altro dentista. Dopo diverse radiografie è stata riscontrata una perforazione della parete dentale ed il secondo dentista ha proceduto con l'estrazione del dente. Il dolore nei primi giorni è stato molto intenso tanto che dopo tre giorni di zitromax, ha ritenuto opportuno farmi fare una terapia di augmentin (non me l'aveva dato subito perchè avevo già fatto due cicli nel periodo posto devitalizzazione). Ora a distanza di dodici giorni dall'intervento e di quattro giorni dalla sospensione dell'antibiotico (e di una terapia antinfiammatoria a base di brufen sempre da quattro gg) continuo ad avvertire fastidio alla ferita, fastidio intermittente all'orecchio (non è proprio dolore, grandi dolori non ce ne sono, ma è un fastidio piuttosto importante tanto da compromettere le attività quotidiane), ma il dentista dice che la sintomatologia è comunque in regressione e che per ora non conviene fare nulla se non sciacqui con acqua ossigenata e sol. fisiologica e, quando mi reco da lui, disinfezione con iodovine. stando a quanto dice la ferita non è messa male (dice che è quasi chiusa e allo specchio vedo un area interna di colore giallastro che non sembra pus) e che la sintomatologia andrà diminuendo gradatamente. Il problema è che il decorso non è molto lineare, alcuni giorni mi sembra di stare meglio, altri, come oggi, sembra aumentare. il dolore è localizzato a livello gengivale, all'esame clinico la guancia sembra essere quasi sgonfia del tutto (anche se c'è un piccolo bozzetto e sento la vena pulsare), inoltre il dentista riferisce di aver riscontrato che la ghiandola di dx risulta essere ancora leggermente gonfia, ma in regressione. I miei famigliari preoccupati dal mio stato ansioso e dal fatto che ormai sono due mesi che domo male hanno sentito il loro dentista di fiducia che mi ha chiamato dicendomi che in questi casi di solito lui procede con un curettage alveolare per favorire il processo di guarigione, mentre il dentista che mi sta seguendo dice che se ci fosse alveolite lui la vedrebbe e che ad esempio durante la visita dovrebbe quantomeno fare cattivo odore (personalmente non sento cattivo sapore in bocca, anche se dopo i pasti il fastidio sembra acutozzarsi). Sconsiglia comunque altrimenti antibiotici ed antinfiammatori, ma un gel all'alore ed eventualmente integratori vitaminici) Io non so che fare. Ammetto di aver perso fiducia nelle opinioni dei dentisti (perchè anche durante la devitalizzazione il primo dentista diceva che andava tutto bene e che avrei dovuto pazientare, e non si era accorto che il dente era perforato!) e non so che fare, se chiedere un ulteriore parere o aspettare nel dolore che tutto passi da solo.
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Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395 7
Difficile dare una risposta esaustiva senza poterla visitare Di solito l'alveolite post-estrattiva si manifesta all'incirca verso il quinto giorno per mancata formazione del coagulo,ed i sintomi sono tendenzialmente quelli da lei riferiti.Per capire meglio le invio un articolo informativo.


https://www.medicitalia.it/minforma/odontoiatria-e-odontostomatologia/304-l-alveolite-post-estrattiva-o-alveolite-secca.html



Se la sintomatologia non recede penso sia opportuno seguire il consiglio dell'altro dentista interpellato,osservando il protocollo che per grandi linee è riportato nell'articolo.



Cordiali Saluti

Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia

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dopo
Utente
Utente
Ho fatto vedere la ferita post estrattiva anche ad un altro collega che, come il dentista che ha effettuato l'estrazione, esclude ci sia alveolite. Entrambi dicono che la ferita sia praticamente chiusa. Per la gengiva infiammata mi ha no consigliato di fare un po' di pulizia con cotton fioc imbevuto di acqua ossigenata. La sintomatologia sembra regredire molto lentamente e la gengiva sul sito appare dolorante alla pressione. Soprattutto la notte avverto fastidi che non mi fanno dormire bene e loro riconducono linasprimento del dolore al bruxismo. Che so di avere infatti metto il bite. Secondo loro il ritardo nei tempi di guarigione è dovuto al lungo periodo di sofferenza e al fatto che ora in quella zona sia iper sensibile agli stimoli dolorosi. Ad oggi sono passati 20 gg dall'intervento. Qualche suggerimento?
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Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395 7
Attenda seguendo le istruzioni impartite,
eventualmente aggiunga sciacqui con clorexidina.Escluderei il Bruxismo che dà altro sintomi,muscolari/articolari.
Si faccia rivalutare tra qualche giorno da chi le dà maggiore fiducia.


Cordialmente
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Utente
Utente
Gentile dottore,
Grazie per il celebre riscontro. Per quantomeno riguarda a clorexidina mi hanno consigliato di sospendere perché se protratta per troppo tempo può avere effetti collaterali. In ogni caso ho notato che dietro ai denti ho molto tartaro. Secondo lei è il caso di fare la pulizia zie dei denti data la situazione sovraesposta? E comunque non riesco a spiegarmi il motivo per cui il processo non segua una regressione lineare. Secondo la vostra esperienza potrebbe essere un disturbo legato ad ansia? Perché ci sono giorni in cui riesco ad essere più lucido e a fare tutto nonostante il dolore, mentre altri il fastidio non mi dà pace.
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Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395 7
Escluderei relazioni del dolore post-estrattivo con disturbo d'ansia.Se l'estrazione è a carico dell' arcata inferiore sarebbe utile sapere se è conservata la sensibilità a livello dell'emilabbro e del mento per escludere un dolore neuropatico per sofferenza del nervo alveolare inferiore(3a branca teigemino).Può nel frattempo fare tutte le detartrasi che crede.



Cordialmente
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Utente
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Gentile dottore, grazie per la sollecita risposta. La sensibilità non risulta alterata né a stimoli termici né tattili. La ferita sembra migliorare, ma il fastidio non accenna a diminuire, ho notato poi che è come se si fosse sfalsato il contatto dentale, è come se tutti i denti si fossero spostati rispetto a quanto percepivo prima dell'insorgere della problematica. Per quanto riguarda la detartasi secondo lei può influire sul ritardo nei tempi di guarigione? Voglio dire, potrebbe la rimozione del tartaro diminuire la carica batterica orale e, quindi, velocizzare il processo di disinfiammazione? Le dico questo perché anche prima dell'evento avevo problemi di infiammazione orale anche a carico dei tessuti palatali. Da ciò che posso capire secondo me ci sono diversi fattori intervenuti: il bruxismo ha contribuito a "spostare il contatto dentale, la rimozione del dente ha aumentato la. Sensibilità al caldo ed al freddo del dente vicino che si è trovato" scoperto " e la ferita in sé ha generato un processo infiammativo sulla base di un infezione preesistente. So che è un ragionamento un po' contorto, ma è quello che meglio si adatta ai diversi fastidi del cavo orale. Può essere corretto?
Un caro saluto
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Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395 7
Il Bruxismo non ha spostato alcun contatto dentale,perché si tratta di una parafunzione.Casomai l'assenza di un elemento dentale potrebbe aver creato uno schema occlusale diverso o una masticazione unilaterale o una deviazione funzionale mandibolare.La detartrasi non influisce sulla sintomatologia riferita.
Non vorrei che la sintomatologia dolorosa sia da imputare al dente adiacente,il che andrebbe verificato iin sede clinica,così come un possibile problema temporo-mandibolare.


Cordiali Saluti
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Utente
Utente
Gentile dottore, concordo sulla modifica dello schema dentale (tra l'altro sul lato inferiore dx non ho più molari) e sulla masticazione unilaterale (visto che da ormai due mesi) non mastico più sul lato dx (che poi era il lato su cui masticavo maggiormente ed è stato riscontrato anche da diversi colleghi che hanno notato una ipertonicita del massetere dx). Tuttavia i sintomi di disfunzione temporomandibolare mi sono ben noti perché da tempo presenti e non sono imputati agli stimoli dolorosi da me riferiti. Sul dente adiacente da tutte ortopanoramiche sinora effettuate negli ultimi due mesi (circa 5 visionate da altrettanti professionisti) non è emersa nessuna criticità se non che il dente possa essere sofferente perché premolare rimasto da solo a subire il carico mandibolare dx. Il sintomo da me lamentato, il più fastidioso al momento è questo bruciore gengivale, un dolore di tipo urente a carico del parodonto mandibolare. Secondo i colleghi fa parte del processore di guarigione ed è destinato a scomparire. La domanda è: ma quando? Ormai sono tre settimane ed io sto iniziando a perdere pazienza e speranza. Scusi lo sfogo
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Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395 7
Come ultima cosa se possiede lastre della zona(rx endorali meglio,ma anche panoramica)me le invii via mail per capire se vi siano problemi a livello osseo.


Buona Serata
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Utente
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Buonasera!
Al momento ne sono sprovvisto,almeno di recenti, ho solo quelle prima ante estrazione e non so quanto possano essere utili a questo punto. Mi spiace. Però posso dirle che entrambi i medici che le hanno effettuate (e con il dottore che mi ha estratto il dente sono 3) non hanno ravvisato particolarità se non una piccola infiammazione alla base di dove erano le radici. Per tutti comunque è sembrato tutto nella norma considerando lo stato di sofferenza precedente. Mercoledì andrò comunque a fare pulizia e se riesco le daro le immagini richieste. Un caro saluto e grazie del supporto.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
torno a scrivere dopo la detartrasi effettuata ieri. Inizialmente sono andato con l'idea di non voler effettuare la pulizia per via del fastidio che permane sull'arcata inferiore dopo l'intervento estrattivo, ma l'igienista dopo aver visto la ferita mi dice che sta rimarginando bene ma che tutta l'area era molto infiammata e che la pulizia dei denti avrebbe coadiuvato il processo di guarigione in quanto il tartaro presente era davvero tanto (da tre anni non effettuo pulizia, fumo ed effettivamente i denti sopratutto nella parte posteriore erano davvero ricoperti da uno spesso strato di tartaro). L'igineista che ha effettuato il lavoro, a fine seduta, ha riscontrato delle problematiche sottogengivali (in sei/sette punti) e, in accordo con il dentista, mi ha fissato un appuntamento per settimana prossima per fare una pulizia radicolare (quella che si fa sotto anestesia). Ora, considerando che dopo la pulizia il fastidio gengivale è leggermente aumentato, mi chiedo se questa ulteriore operazione invasiva sia propria necessaria ed in tempi così stretti. Lui è dell'opinione che vada fatta ed anche subito perché dev'essere fatta in concomitanza della pulizia. la mia domanda a questo punto è: data la mia situazione di prolungata sofferenza, è possibile rimandare questa pratica (che mi sembra invasiva) a quando il fastidio post estrattivo non sia completamente sparito (anche facendo una ulteriore pulizia)? Oppure questa cosa è necessaria per favorire la regressione della sintomatologia post estrattiva?
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Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395 7
D'accordo con la rimozione del tartaro sopra e sottogengivale,ma chiarisca bene con il suo dentista il perché continua ad avere dolore.Attendo le sue lastre....


Cordiali Saluti
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
ho chiesto per il persistere del dolore, mi ha detto che l'estrazione del dente era stata effettuata d'urgenza e che la situazione di partenza era parecchio compromessa data l'infezione in atto che persisteva da un mese ed oltre. In questi casi la regressione della sintomatologia può essere molto lunga, considerando anche la pulizia approfondita del sito dell'estrazione in sede di intervento. Per quanto riguarda il dolore, direi che è più un fastidio che interessa in questi giorni i denti a fianco della ferita che, negli ultimi giorni devo dire brucia un po' meno. Inoltre il fatto che io fumi allunga i tempi di guarigione ed anche l'ansia non aiuta nella percezione del dolore (riconosco di essere soggetto a disturbi psicosomatici di varia natura - dalla gastrite alla colite al mal di testa tensivo). Per quanto riguarda le lastre, ho fatto richiesta e mi verranno inviate nel pomeriggio verso le due e mezza, ma come faccio a mandarle?
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Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395 7
Può farle scannerizzare e mandarle in PDF all'indirizzo dello studio,oppure se le rx sono su CD può utilizzare piattaforme gratuite per l’invio di file come Wetransfer, Ge.tt, Megaupload, File Dropper, Dropbox, Google Drive.Magari se non ha esperienza nel merito si faccia aiutare.


Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Salve,
provo ad inviarglierla. e' del 28/10/2019.

https://imgur.com/a/oCm7Zgi

se clicca con lo zoom dovrebbe aprirsi
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Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395 7
Ho visto l'immagine della OPT dopo l'estrazione.Mi scriva in privato.


Cordiali Saluti
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dopo
Utente
Utente
ho inviato una mail all'indirizzo presente sul sito
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Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395 7
Le ho risposto.


Cordiali Saluti
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