Ripetuti problemi con due impianti dentali che sostituiscono lo stesso dente

Buongiorno.
Sono 3 anni circa che continuo ad avere problemi con un dente (primo molare inferiore).
3 anni fa si era rotto, data la forte sintomatologia dolorosa ed i continui ascessi avevo effettuato visite con il mio dentista che purtroppo non ha subito riconosciuto il problema.
Prima dell'estrazione sono passati diversi mesi e l'infezione ha mangiato parte dell'osso.
Eseguito estrazione e successivo impianto cementato.
Dopo circa un anno si è rotto l'impianto (scusate non conosco la terminologia corretta) mentre l'osso aveva ben aderito all'impianto.
Eseguito quindi estrazione impianto ed eseguito nuovo intervento, impianto stavolta non cementato.
Da allora continua a svitarsi la vite che ferma il dente con spesso rottura della vite.
Intervento eseguito circa 1 anno e mezzo fa, si è svitato almeno 6 volte credo di cui 3 negli ultimi 3 mesi.
Il dentista afferma che la causa è il mio bruxismo (uso un bite) e che non ci posso fare niente, prima o poi non potrò più avvitarlo e non sarà più possibile ripetere nuovi impianti perchè non ho più osso.
Ha ipotizzato anche un problema del dente e che forse è necessario rifarlo.
In una situazione emergenziale avevo consultato un altro dentista, il suo parere era che la vite veniva stretta troppo poco.
Di solito mi viene stretta con 25/ 30 N, mentre questo secondo dentista suggeriva 50 N ma ha deciso di non stringermela e di rimandarmi dal mio dentista.

Il mio dentista è sempre stato cortese e disponibile tuttavia la situazione è disagevole e vedere che il dente ha problemi ormai ogni mese mi preoccupa.
Mi è stato detto che sono sfortunato, che non aveva mai visto un impianto rompersi e che non aveva mai visto un impianto continuare a svitarsi (tutte e due con me, che bello).
Vi scrivo per avere un parere esterno, grazie del vostro tempo.
Cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe Grasso Dentista 3
Gentile paziente,
Volevo aggiungere che la maggior parte dei protocolli delle case implantari prevedono un serraggio della vite a 25/30 Newton e serrarla a 50 Newton porterebbe ad un rischio di rottura della vite di serraggio o di danneggiamento della filettatura interna dell’impianto.
In caso di grossi difetti ossei oggi abbiamo molte tecniche chirurgiche a disposizione per rigenerarlo che, come riportato in letteratura, hanno grandi percentuali di successo e permettono poi di inserire l’impianto.
Distinti saluti

Prof. Giuseppe Grasso