Interpretazione pet

Buonasera,
Potreste aiutarmi ad interpretare questo referto di mio padre (73 anni)?

Credo non ci sia nulla di buono...quanto devo preoccuparmi?

Anamnesi: nefroureterectomia sinistra per etp uroteliale della pelvi renale (2014), ureterectomia distale destra
UCNS per etp uroteliale dell'uretere distale (gennalo 2023) e cistoprostatectomia radicale open (dicembre 2023) El in Alla TC del 10/11/21 segnalati noduli polmonari: 11 mm nel LSD, 7 mm subpleurico nel LID e 10 mm subpleurico nel
LIS.
PET/TC 9/12/2021: noduli polmonari a bassa attività metabolica.

Riferito incremento dimensionale di nodulo polmonare all'Rx.


Conclusioni: reperti ad elevato metabolismo glucidico suggestivi per lesioni eteroplastiche in sede polmonare nel LSD (SUVmax 8.7, diam.
Max 21 mm) e a carico del sigma prossimale (SUVmax 14.5) Reperti ipermetabolici di non sicuro significato patologico in prossimità degli esiti chirurgici in sede addominale e pelvica, da correlare con i dati clinico-radiologici.

Classe di dose secondo l'art.
161 del D.
Lgs 101/2020: 111 - [PET globale corporea (con 18F-FDG) ]

Riporto solo le conclusioni per mancanza di spazio.

In attesa di gentile riscontro porgo un cordiale saluto
[#1]
Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile signora, Lei ha ragione, La TAC/PET di suo padre indica la presenza di lesioni ripetitive polmonari.
La storia di suo padre di anni 73 indica che nel 2014 ci fu un primo intervento chirurgico per un tumore della pelvi renale sinistra. Tra gennaio e dicembre 23 ha subito due interventi di cui l'ultimo una cistectomia e prostatectomia totale. Una TAC di controllo di Novembre 2023 ha indicato alcuni noduli polmonari di 11, 7 e 10 millimetri. La TAC/PET del 9 dicembre 2023 non fa altro che confermare la presenza dei noduli polmonari lievemente aumentati di volume 21mm. Il tempo trascorso e la metodica diversa non permettono di analizzare la velocità di crescita della malattia. I restanti reperti a livello del sigma e della ferita chirurgica recenti sono probabilmente da riferire a una lenta guarigione e non a presenza di malattia.
In questi anni suo padre sarà stato seguito da un reparto oncologico e forse ha effettuato la Chemioterapia. Nonostante la malattia avanzata esistono terapie e consigli in grado di controllare la malattia. Con l'occasione cordiali saluti

Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore,
La ringrazio per la risposta.
Mio padre è sempre stato seguito da un reparto di urologia, oltre alle numerose operazioni, è stato per diverso tempo sottoposto ad installazioni vescicali. Nonostante ciò ha sempre avuto una buona ripresa ed una più che buona qualità della vita.
Fortunatamente è una persona molto positiva.
In attesa della visita oncologica che mio padre avrà tra pochi giorni, Le chiedo un paio di chiarimenti:
- ritiene quindi che il reperto del sigma (SUVmax 14.5) sia da associare all’ultima operazione? Ho capito bene?
- il nodulo polmonare di 21 mm come
potrebbe essere trattato? Con radioterapia?

Un cordiale saluto
[#3]
dopo
Utente
Utente
Ps.
Ho dimenticato di riferire una importante info. La cistectomia è stata effettuata, non per la presenza di lesioni, ma per evitare a mio padre il frequente fastidio delle cistoscopie, che non sopportava più. Avendo da un anno la nefrostomia, ha scelto, sotto consiglio del suo urologo, questa strada. Anzi, mi chiedo come mai la cistectomia non sia stata eseguita insieme all’ureterectomia.
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signora, Il fatto che suo padre abbia un buon performance fisico e una tranquillità d'animo si riflette sulla Qualità della vita con un andamento della malattia più benevolo.
L'ipercaptazione del tracciante a livello del sigma in sede addominale e pelvica è facile che dipenda dal recente intervento chirurgico e non una diffusione locale della malattia. Una visita medica potrebbe dirimere il dubbio oppure una TAC o PET a distanza di 2 mesi. Il nodulo polmonare certamente non è l'unico e questo fatto esclude la Radioterapia. La visita oncologica prossima certamente programmerà una ristadiazione e forse una chemioterapia che di solito non vengono attuate prima dei 45 giorni dalla chirurgia.
Gli interventi chirurgici tendono sempre a conservare la vescica, la sua asportazione è stata decisa per motivi contingenti relativi alle ripetute cistoscopie (la parola fastidio in realtà è un trauma doloroso urente, persistente e debilitante).
Le consiglio, a Lei che ha 38 anni, di approfondire la sua conoscenza sulla integrazione delle cure ospedaliere con l'alimentazione in modo da fornire il massimo dei nutrienti alle cellule sane e il minimo alle cellule tumorali. Ci sono moltissimi libri sull'argomento che io stesso dal 2015 ho approfondito. Anche su questo portale trova l'ultimo mio libro con i suggerimenti che si integrano bene con le cure ospedaliere. Con l'occasione cordiali saluti

Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale