Donna74 anni, carcinoma mamm g3, ki67 35%,
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Il trattamento del carcinoma mammario per una donna di 74 anni, come descritto nel caso, anche se mancano alcuni dati, con un profilo istopatologico specifico e linfonodo sentinella positivo, richiede un approccio personalizzato che tenga conto di vari fattori, tra cui le caratteristiche biologiche del tumore, la salute generale della paziente e le preferenze personali. Di seguito spiego il razionale dietro le diverse terapie proposte e se sembrano appropriate per la situazione descritta.
1. Caratteristiche del carcinoma mammario:
Grado G3: Indica un tumore ad alto grado di aggressività, il che significa che le cellule tumorali sono molto differenti dalle cellule normali e tendono a crescere rapidamente.
ER 95% e PgR 70% (positività ai recettori ormonali): Il tumore è fortemente positivo per i recettori degli estrogeni e del progesterone, il che significa che è probabile che risponda bene alla ormonoterapia.
Ki67 35%: Indica un indice di proliferazione moderatamente alto, il che suggerisce che il tumore ha una capacità di crescita relativamente rapida.
HER2 0: Il tumore è negativo per HER2, quindi non sarà necessario un trattamento con terapie anti-HER2 (come il trastuzumab).
2. Linfoadenopatia (linfonodo sentinella positivo):
La presenza di un linfonodo sentinella positivo indica che le cellule tumorali si sono diffuse ai linfonodi, il che giustifica l'uso di trattamenti sistemici come la chemioterapia, oltre a una valutazione per la radioterapia regionale.
3. Trattamento proposto:
Chemioterapia (ECx4 + taxolo settimanale per 12 settimane):
La combinazione di EC (epirubicina + ciclofosfamide) e taxolo è una terapia standard per tumori della mammella ad alto rischio, come un tumore G3, con Ki67 elevato e linfonodo positivo. Questo schema è considerato efficace per ridurre il rischio di recidiva, anche in pazienti anziane con buona salute generale.
Il Taxolo è un agente chemioterapico appartenente alla famiglia dei taxani, che inibisce la crescita delle cellule tumorali. Somministrarlo settimanalmente per 12 settimane è uno schema comunemente utilizzato per ridurre la tossicità.
L'età di 74 anni non è una controindicazione assoluta alla chemioterapia se la paziente è in buone condizioni generali e può tollerare il trattamento. Tuttavia, la valutazione geriatrica e il bilancio dei benefici rispetto ai rischi è cruciale in questo contesto.
Radioterapia (da stabilire):
La radioterapia è spesso raccomandata dopo chirurgia e chemioterapia, specialmente se ci sono linfonodi positivi, per ridurre il rischio di recidiva locale.
La necessità della radioterapia sarà stabilita dal team oncologico in base ai margini chirurgici e alla diffusione linfonodale, ma è una componente tipica del trattamento dopo chirurgia conservativa o mastectomia.
Ormonoterapia:
L'ormonoterapia è essenziale in questo caso, poiché il tumore è fortemente positivo per i recettori ormonali (ER 95%, PgR 70%). L'ormonoterapia (come un inibitore dell'aromatasi ) riduce la possibilità di recidiva bloccando l'effetto degli estrogeni sul tumore.
In una paziente di 74 anni, l'ormonoterapia è particolarmente importante e può essere somministrata a lungo termine (5-10 anni) a seconda della valutazione oncologica.
È giusto il trattamento proposto?
Sì, il trattamento con chemioterapia (EC + taxolo), radioterapia e ormonoterapia sembra appropriato per le seguenti ragioni:
Il tumore ha un alto grado di aggressività (G3), un alto indice proliferativo (Ki67 35%), e la presenza di linfonodi positivi, che sono fattori di rischio per recidiva o progressione.
La chemioterapia è giustificata per ridurre il rischio di metastasi o recidive a distanza, specialmente in un tumore così aggressivo e linfonodo positivo.
L'ormonoterapia è cruciale, essendo il tumore fortemente positivo per i recettori ormonali.
La radioterapia verrà decisa per prevenire recidive locali e regionali, soprattutto se i linfonodi o i margini chirurgici lo richiedono.
Considerazioni aggiuntive:
Valutazione geriatrica: Sebbene la paziente sia relativamente anziana (74 anni), l'età cronologica non è sempre il fattore determinante. Se la paziente è in buona salute generale, la chemioterapia può essere ben tollerata. Tuttavia, un'attenta valutazione geriatrica dovrebbe essere fatta per bilanciare i rischi di tossicità con i benefici del trattamento.
Effetti collaterali: La chemioterapia può comportare effetti collaterali significativi, come affaticamento, nausea, neuropatia periferica, e un aumento del rischio di infezioni. Questi rischi devono essere discussi con l'oncologo per valutare se è possibile modificare o adattare il regime, se necessario.
Supporto psico-fisico: È importante garantire il supporto nutrizionale e psicologico per migliorare la qualità della vita durante il trattamento.
Cordiali saluti
1. Caratteristiche del carcinoma mammario:
Grado G3: Indica un tumore ad alto grado di aggressività, il che significa che le cellule tumorali sono molto differenti dalle cellule normali e tendono a crescere rapidamente.
ER 95% e PgR 70% (positività ai recettori ormonali): Il tumore è fortemente positivo per i recettori degli estrogeni e del progesterone, il che significa che è probabile che risponda bene alla ormonoterapia.
Ki67 35%: Indica un indice di proliferazione moderatamente alto, il che suggerisce che il tumore ha una capacità di crescita relativamente rapida.
HER2 0: Il tumore è negativo per HER2, quindi non sarà necessario un trattamento con terapie anti-HER2 (come il trastuzumab).
2. Linfoadenopatia (linfonodo sentinella positivo):
La presenza di un linfonodo sentinella positivo indica che le cellule tumorali si sono diffuse ai linfonodi, il che giustifica l'uso di trattamenti sistemici come la chemioterapia, oltre a una valutazione per la radioterapia regionale.
3. Trattamento proposto:
Chemioterapia (ECx4 + taxolo settimanale per 12 settimane):
La combinazione di EC (epirubicina + ciclofosfamide) e taxolo è una terapia standard per tumori della mammella ad alto rischio, come un tumore G3, con Ki67 elevato e linfonodo positivo. Questo schema è considerato efficace per ridurre il rischio di recidiva, anche in pazienti anziane con buona salute generale.
Il Taxolo è un agente chemioterapico appartenente alla famiglia dei taxani, che inibisce la crescita delle cellule tumorali. Somministrarlo settimanalmente per 12 settimane è uno schema comunemente utilizzato per ridurre la tossicità.
L'età di 74 anni non è una controindicazione assoluta alla chemioterapia se la paziente è in buone condizioni generali e può tollerare il trattamento. Tuttavia, la valutazione geriatrica e il bilancio dei benefici rispetto ai rischi è cruciale in questo contesto.
Radioterapia (da stabilire):
La radioterapia è spesso raccomandata dopo chirurgia e chemioterapia, specialmente se ci sono linfonodi positivi, per ridurre il rischio di recidiva locale.
La necessità della radioterapia sarà stabilita dal team oncologico in base ai margini chirurgici e alla diffusione linfonodale, ma è una componente tipica del trattamento dopo chirurgia conservativa o mastectomia.
Ormonoterapia:
L'ormonoterapia è essenziale in questo caso, poiché il tumore è fortemente positivo per i recettori ormonali (ER 95%, PgR 70%). L'ormonoterapia (come un inibitore dell'aromatasi ) riduce la possibilità di recidiva bloccando l'effetto degli estrogeni sul tumore.
In una paziente di 74 anni, l'ormonoterapia è particolarmente importante e può essere somministrata a lungo termine (5-10 anni) a seconda della valutazione oncologica.
È giusto il trattamento proposto?
Sì, il trattamento con chemioterapia (EC + taxolo), radioterapia e ormonoterapia sembra appropriato per le seguenti ragioni:
Il tumore ha un alto grado di aggressività (G3), un alto indice proliferativo (Ki67 35%), e la presenza di linfonodi positivi, che sono fattori di rischio per recidiva o progressione.
La chemioterapia è giustificata per ridurre il rischio di metastasi o recidive a distanza, specialmente in un tumore così aggressivo e linfonodo positivo.
L'ormonoterapia è cruciale, essendo il tumore fortemente positivo per i recettori ormonali.
La radioterapia verrà decisa per prevenire recidive locali e regionali, soprattutto se i linfonodi o i margini chirurgici lo richiedono.
Considerazioni aggiuntive:
Valutazione geriatrica: Sebbene la paziente sia relativamente anziana (74 anni), l'età cronologica non è sempre il fattore determinante. Se la paziente è in buona salute generale, la chemioterapia può essere ben tollerata. Tuttavia, un'attenta valutazione geriatrica dovrebbe essere fatta per bilanciare i rischi di tossicità con i benefici del trattamento.
Effetti collaterali: La chemioterapia può comportare effetti collaterali significativi, come affaticamento, nausea, neuropatia periferica, e un aumento del rischio di infezioni. Questi rischi devono essere discussi con l'oncologo per valutare se è possibile modificare o adattare il regime, se necessario.
Supporto psico-fisico: È importante garantire il supporto nutrizionale e psicologico per migliorare la qualità della vita durante il trattamento.
Cordiali saluti
Dr. MAURO PRESTI
Specialista in Ginecologia, Ostetricia ed Oncologia Medica
Master in Nutrizione Umana
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 517 visite dal 04/10/2024.
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