Utilità dell'intervento:metastasi fegato

Dopo 7 cicli di terapia con una combinazione di chemioterapici due metastasi al fegato da c. mammario adiacenti (9 cm e 3 cm circa; g3, er+90%) si sono ridotte volumetricamente di circa il 65%. Le metastasi si sono presentate e cresciute rapidamente dopo il 3zo anno, nei tre anni la cura era basata du tamoxifene e decapeptyl, la biopsia ha dato risultati sovrapponibili al t. primitivo.
L'oncologo e il chirurgo hanno quindi deciso di operare. Consapevoli che l'intervento non è sempre risolutivo per la possibilità di disseminazione da c. mammario, mi chiedo comunque se la risposta positiva alle terapie + l'intervento possono dare possibilità in più di uscirne "vivi" e non semplicemente di prolungare la vita e che tipo di cura "di mantenimento" è possibile adottare dopo l'intervento (x esempio continuare con cicli periodici di chemioterapici). Cordiali saluti.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

rimanderei ogni decisione terapeutica farmacologica a dopo la chirurgia. Difatti certamente l'analisi istologica dopo asportazione delle masse sarà ancora più dettagliato.

Cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
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