Adenocarcinoma prostatico con metastasi ossee e polmonari
salve, vorrei un parere sulla situazione di mio padre.
mio padre ha 58 anni e gli è stato diagnosticato un adenocarcinoma della prostata moderatamente differenziato, gleason score 3+3, con lesioni ossee secondarie alle ossa e ai polmoni.
è in buone condizioni di salute(se così si può dire...) ma il dolore alle ossa gli impedisce da un paio di settimane quasi ogni movimento.
Dalla scintigrafia è emerso quanto segue: accentuata e disomogenea fissazione del radio farmaco osteotropo in tutto lo scheletro per presenza di numerosissime aree di intensa ipercaptazione.
lui lamenta principalmente dolori alla schiena.
la cura che sta seguendo è la seguente:
enantone e safedex per la prostata.
zometa ogni 28 giorni per le ossa.
1 targin la mattina e una la sera per il dolore.
Sono consapevole della gravità della situazione, ma mi chiedo se sia possibile fare dell'altro almeno per migliorare la qualità della sua vita.
grazie mille per la disponibilità.
mio padre ha 58 anni e gli è stato diagnosticato un adenocarcinoma della prostata moderatamente differenziato, gleason score 3+3, con lesioni ossee secondarie alle ossa e ai polmoni.
è in buone condizioni di salute(se così si può dire...) ma il dolore alle ossa gli impedisce da un paio di settimane quasi ogni movimento.
Dalla scintigrafia è emerso quanto segue: accentuata e disomogenea fissazione del radio farmaco osteotropo in tutto lo scheletro per presenza di numerosissime aree di intensa ipercaptazione.
lui lamenta principalmente dolori alla schiena.
la cura che sta seguendo è la seguente:
enantone e safedex per la prostata.
zometa ogni 28 giorni per le ossa.
1 targin la mattina e una la sera per il dolore.
Sono consapevole della gravità della situazione, ma mi chiedo se sia possibile fare dell'altro almeno per migliorare la qualità della sua vita.
grazie mille per la disponibilità.
[#2]
Ex utente
Grazie mille, seguirò il suo consiglio.
Anche se ho paura che mio padre non possa sopportare lo stress di un viaggio. Infatti da un paio di giorni mio padre lamenta anche formicolii e insnsibilità in varie parti del corpo.
L'oncologo dice che è normale e gli ha raddoppiato la dose di targin.
Io sono molto preoccupata, non mi aspettavo un decadimento delle condizioni così rapido. Dobbiamo prepararci al peggio o c'è speranza che lo zometa migliorerà la situazione?
Scusi il disturbo e grazie di nuovo.
Anche se ho paura che mio padre non possa sopportare lo stress di un viaggio. Infatti da un paio di giorni mio padre lamenta anche formicolii e insnsibilità in varie parti del corpo.
L'oncologo dice che è normale e gli ha raddoppiato la dose di targin.
Io sono molto preoccupata, non mi aspettavo un decadimento delle condizioni così rapido. Dobbiamo prepararci al peggio o c'è speranza che lo zometa migliorerà la situazione?
Scusi il disturbo e grazie di nuovo.
[#4]
Ex utente
Capisco... Non ho avuto tempo di contattare il centro in quanto la situazione è precipitata in un paio di giorni: mio papà da quando ha fatto lo zometa sta sempre più male e stanotte lo abbiamo fatto ricoverare.
Si contorceva dal dolore, ma siccome è un malato oncologico non mi volevano mandare nemmeno un ambulanza.
Sono terribilmente arrabbiata perchè ad ottobre mi rimandavano mio papà a casa dicendo che aveva solo coliche renali (terapia: 2 litri di acqua al giorno... per la renella!!!!) e ora non riesco a farlo ricoverare almeno per lenire le sue pene.
Adesso si trova nell'astanteria in attesa che si liberi un posto al reparto di oncologia... Non possono fare la risonanza magnetica poichè ancora non risulta ricoverato ad oncologia!!!
Paradossalmente il psa in 40 giorni è passato da 102 a 0,38.
Vorrei poter fare qualcosa di più oltre la morfina, perchè a parte le ossa mio papà sta bene. Ma non so dove sbattere la testa. Vorrei poter lottare almeno per dargli una qualità della vita decorosa.
Mi perdoni lo sfogo. Non voglio colpevolizzare o accusare nessuno ma mi rendo conto che la sanità siciliana è combinata peggio di mio padre.
Anzi vorrei ringraziare quei medici che lavorano ogni giorno in condizioni assurde e lavorano con grande umanità e sensibilità.
Si contorceva dal dolore, ma siccome è un malato oncologico non mi volevano mandare nemmeno un ambulanza.
Sono terribilmente arrabbiata perchè ad ottobre mi rimandavano mio papà a casa dicendo che aveva solo coliche renali (terapia: 2 litri di acqua al giorno... per la renella!!!!) e ora non riesco a farlo ricoverare almeno per lenire le sue pene.
Adesso si trova nell'astanteria in attesa che si liberi un posto al reparto di oncologia... Non possono fare la risonanza magnetica poichè ancora non risulta ricoverato ad oncologia!!!
Paradossalmente il psa in 40 giorni è passato da 102 a 0,38.
Vorrei poter fare qualcosa di più oltre la morfina, perchè a parte le ossa mio papà sta bene. Ma non so dove sbattere la testa. Vorrei poter lottare almeno per dargli una qualità della vita decorosa.
Mi perdoni lo sfogo. Non voglio colpevolizzare o accusare nessuno ma mi rendo conto che la sanità siciliana è combinata peggio di mio padre.
Anzi vorrei ringraziare quei medici che lavorano ogni giorno in condizioni assurde e lavorano con grande umanità e sensibilità.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.2k visite dal 26/05/2011.
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