Terapia dolore con buprenorfina

salve volevo chiedere una informazione sull'uso della buprenorfina, mio padre malato da tempo di carcinoma al colon, comincia ad avere dolore insistente, come terapia del dolore si era arrivati al fentanyl cerotto transermico ne applicava 2 da 75mg poi al bisogno compensava con spruzzo nasale.
con l'intensificare del dolore si è deciso di passare alla buprenorfina con applicazione immediata di 2 cerotti da 70 e 1 da 50 sono passate 36 ore da quando sono stati applicati e mio padre non ha pace, lo spruzzo nasale che prima durava come efficacia 8/9 ore ora dura non più di 2 ore e quello seguente do deve fare solo dopo altre 2 ore. chiamando il medico ha deciso di far aumentare la base di cerotti a 3 da 70mg, ho letto in varie istruzioni di non superare la dose di 2 cerotti per volta, è una linea solo per patologie non gravi o è veramente la base? dopo quanto entrano in circolo totalmente per essere sicuri di non essere poi in sovradosaggio?
chiedo scusa per come è scritto e spero si capisca, la mia richiesta fondamentale è quella di sapere se si possono applicare contemporaneamente 3 cerotti da 70mg
grazie per una risposta.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

io sarei dell'idea di rivedere in toto la terapia del dolore. Questo perchè la trasmissione del dolore a livello centrale dalla periferia del corpo viene mediata dalla stimolazione di diversi classi recettoriali. In sostanza bloccare il dolore significa dosare sapientemente sostanze ad azione sui recettori degli oppioidi, sostanze ad azione diretta sulla componente infiammatoria e sulla componente di trasmissione dell'impulso nervoso. Mi sembra che nella situazione descritta si insista troppo nell'impiegare solo oppioidi che una volta saturati i recettori non fanno più effetto nonostante si aumenti di molto la dose. Suggerirei di contattare l'equipe oncologica di riferimento per modulare nuovamente la terapia antalgica.

Cari saluti

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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dopo
Utente
Utente
molte grazie cercherò di contattare prima possibile l'equipe e chiedere la situazione aggiornata e come si vuole procedere, chiedo comunque una cosa leggendo vari protocolli, mi sembrava di capire che la buprenorfina sia differente dal fentanyl è appropriato fare il cambio uno dall'altro per evitare la saturazione?
lo spruzzo nasale è fentanyl 400 per chiarire ciò che non avevo detto nella mia richiesta, a distanza di 48 ore il dolore comincia comunque ad attenuarsi, lo spruzzo nasale dalle 2 ore di copertura che faceva adesso è ritornato alle 4 ore.
comunque seguirò immediatamente il suo consiglio.
grazie
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

fanno parte comunque della stessa classe farmacologica ed hanno simile attività recettoriale. A mio avviso occorre rimodulare il tutto.

Cari saluti
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dopo
Utente
Utente
grazie per la puntualizzazione ero convinto del contrario, provvederò a prendere contatto le farò sapere.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Di nulla, figurati.

un caro saluto
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dopo
Utente
Utente
salve sono appena rientrato dall'incontro con l'oncologa che segue mio padre, mi è stato detto che come terapia siamo molto avanti, con dosaggi già molto alti e non c'è nulla da fare se non continuare su questa strada.
Il dolore che più da fastidio all'interessato è quello acuto che si manifesta a livello dei nervi della gamba normalmente sinistra dovuto sicuramente all'aumentare della massa intestinale che preme su nervi o che siano già stati inglobati dalla stessa, quindi un male difficilmente attaccabile, questo mi è stato detto.
come procediamo: gli è stata fatta una puntura di morfina perchè al momento della visita aveva molto male, continuiamo con:
3 cerotti buprenorfina da 70mg, una puntura di cortisone alla mattina (non ricordo la dose forse 400 ma potrei aver detto una fesseria) 2 takipirine da 1000 al giorno, aggiunta una puntura di morfina ogni 12 ore.
ALL'OCCORRENZA: spruzzo nasale da 400 fentanyl, toradol sotto lingua,
gli è stato proposto se il dolore insiste troppo la pompetta di morfina con innesto sottocutaneo.
Mi sono fatto rilasciare le analisi e tutto sommato sono nella norma il fegato ancora tiene, ha la gamba dove di solito sente male che tende a gonfiarsi mi è stato detto che potrebbe essere la massa che spinge sui vasi e avere poco ritorno.
se ha consigli sono naturalmente ben accetti, so di certo le condizioni di mio padre, quello che vorrei riuscire ad ottenere è una qualità di vita migliore possibile per quel po che può ancora rimanere con me.