Infezione da candida ai polmoni post asportazione dello stomaco
Buongiorno,
mio padre, 74 anni, nel giro di 3 settimane, ha scoperto di avere un tumore allo stomaco che i medici non ritenevano curabile proponendoci un intervento di asportazione totale dello stesso.
A causa di un ernia iatale (operata nel 2001) e del "ritardo" della diagnosi, lo stomaco s'era alzato fino all'altezza del cuore.
L'intervento è tecnicamente riuscito, ma a causa della posizione dello stomaco (e del tumore che si presentava in forma di sasso), è stato più lungo del previsto (1 ora e mezza in più delle 3 ore previste) e mio padre non ne è uscito indenne.
La sera stessa a causa di un'emorragia è stato rioperato d'urgenza (credo che lo stessero perdendo). Pare che questo secondo intervento lo abbia riportato a valori che lasciassero speranze. E' stato (ri)portato in terapia intensiva ed è assistito da macchine per la respirazione e mille monitor. I primi giorni addirittura pensavano di tentare il risveglio (premetto che dal termine della prima operazione non è mai stato svegliato), ma poi rimandavano. Ormai non ci stanno dicendo più se faranno un tentativo a breve.
Però, da ieri ha un po' di febbre (che riescono a far scendere con poco), ma oggi hanno scoperto (la febbre era ritornata) che ha un'infezione da candida ai polmoni. Era un po' fibrillante e la pressione da 140 (massima) di ieri, oggi oscillava intorno ai 100, a volte anche 90 (il battito ieri era 90 oggi 140).
Devo interpretare questi segnali come una degenerazione della situazione ? la si può considerare una reazione preventivabile dopo un intervento del genere? I medici della terapia intensiva sembrano tranquilli nonostante ormai non ci danno previsioni.
Io in verità comincio ad aver paura che questo sia solo l'inizio di una serie di complicazioni.
Vorrei sapere, gentilmente, se la candida può diventare incontrollabile o se presa in tempo, può essere debellata. Purtroppo ho avuto una tragica esperienza in merito (dopo un intervento delicatissimo, la sorella di un amico, ha avuto febbre, una ricaduta ed hanno scoperto che s'era scatenata la candida che l'ha portata alla morte in pochi giorni) e non mi sento tranquillo.
Ringrazio anticipatamente per la vostra cortese disponibilità.
Cordiali saluti.
MM
mio padre, 74 anni, nel giro di 3 settimane, ha scoperto di avere un tumore allo stomaco che i medici non ritenevano curabile proponendoci un intervento di asportazione totale dello stesso.
A causa di un ernia iatale (operata nel 2001) e del "ritardo" della diagnosi, lo stomaco s'era alzato fino all'altezza del cuore.
L'intervento è tecnicamente riuscito, ma a causa della posizione dello stomaco (e del tumore che si presentava in forma di sasso), è stato più lungo del previsto (1 ora e mezza in più delle 3 ore previste) e mio padre non ne è uscito indenne.
La sera stessa a causa di un'emorragia è stato rioperato d'urgenza (credo che lo stessero perdendo). Pare che questo secondo intervento lo abbia riportato a valori che lasciassero speranze. E' stato (ri)portato in terapia intensiva ed è assistito da macchine per la respirazione e mille monitor. I primi giorni addirittura pensavano di tentare il risveglio (premetto che dal termine della prima operazione non è mai stato svegliato), ma poi rimandavano. Ormai non ci stanno dicendo più se faranno un tentativo a breve.
Però, da ieri ha un po' di febbre (che riescono a far scendere con poco), ma oggi hanno scoperto (la febbre era ritornata) che ha un'infezione da candida ai polmoni. Era un po' fibrillante e la pressione da 140 (massima) di ieri, oggi oscillava intorno ai 100, a volte anche 90 (il battito ieri era 90 oggi 140).
Devo interpretare questi segnali come una degenerazione della situazione ? la si può considerare una reazione preventivabile dopo un intervento del genere? I medici della terapia intensiva sembrano tranquilli nonostante ormai non ci danno previsioni.
Io in verità comincio ad aver paura che questo sia solo l'inizio di una serie di complicazioni.
Vorrei sapere, gentilmente, se la candida può diventare incontrollabile o se presa in tempo, può essere debellata. Purtroppo ho avuto una tragica esperienza in merito (dopo un intervento delicatissimo, la sorella di un amico, ha avuto febbre, una ricaduta ed hanno scoperto che s'era scatenata la candida che l'ha portata alla morte in pochi giorni) e non mi sento tranquillo.
Ringrazio anticipatamente per la vostra cortese disponibilità.
Cordiali saluti.
MM
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Questi sono i famosi casi definibili "a prognosi riservata", il chè comporta tutta una serie di passi in avanti e dietro che creano non poche ansie nei familiari.
L'infezione da candida in genere è curabile, ma bisognerebbe valutare le condizioni generali del paziente e la forza del suo sistema immmunitario. Da come descritto credo che suo padre sia statao operato in una condizione di linite plastica dello stomaco, che in genere è segno di malattia avanzata (con tutto ciò che questo termine comporta).
In questi casi sino allo scioglimento della prognosi, consiglio sempre di sperare ma di restare coi piedi ben poggiati al tereno (sia in senso negativo che positivo).
Un grosso in bocca al lupo, e se vi fà piacere teneteci informati.
L'infezione da candida in genere è curabile, ma bisognerebbe valutare le condizioni generali del paziente e la forza del suo sistema immmunitario. Da come descritto credo che suo padre sia statao operato in una condizione di linite plastica dello stomaco, che in genere è segno di malattia avanzata (con tutto ciò che questo termine comporta).
In questi casi sino allo scioglimento della prognosi, consiglio sempre di sperare ma di restare coi piedi ben poggiati al tereno (sia in senso negativo che positivo).
Un grosso in bocca al lupo, e se vi fà piacere teneteci informati.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.2k visite dal 07/05/2008.
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