Referto istologico della colecisti
Buongiorno. Mia mamma a metà aprile ha subito un intervento di asportazione della colecisti per calcoli. L'esame istologico ha rilevato quanto segue: " colecistite cronica follicolare con diffuse ulcerazioni della mucosa. Dopo sezioni seriate si reperta area con reazione desmoplastica in cui sono riconoscibili aspetti iperplastico-rigenerativi con displasia grave dell'epitelio residuo". Ci hanno consigliato di fare qualche ecografia di controllo. Oggi l'ha fatta e all'esame ecografico il parenchima nella sede della pregressa colecistectomia è risultato disomogeneo. La dott.ssa ci ha consigliato di fare una tac o risonanza dicendo pure che forse la disomogeneità poteva essere dovuta al fatto che ancora sono passati tre mesi e mezzo dall'intervento. Io vorrei evitare di fa fare la tac o la risonanza a mia madre per via del mezzo di contrasto che dovrà essere iniettato, soffre di fibrillazione atriale, è un soggetto allergico. Secondo voi, è proprio necessario? Cosa potrebbe significare quaesto aspetto disomogeneo?
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Gentile utente, in considerazione della storia clinica da lei esposta, pur nei limiti di una valutazione a distanza, ritengo che la TAC sia assolutamente necessaria per definire al meglio il significato delle aree dì disomogeneità descritte all' ecografia. Resto a disposizione per quant altro dovesse occorrerle. Cordiali saluti. Dott. Attilio Marchese
Prof. Attilio Marchese
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Utente
Grazie, dottore. Ho postato il quesito anche nella sezione gastroenterologia. Siamo in attesa della tac perché un altro radiologo che ha ripetuto l'ecografia ha visto due lesioni nella zona dell'intervento che a suo dire potrebbero essere delle metastasi. Siamo molto preoccupati perché non ci aspettavamo tutto questo in quanto ci era stato detto che il referto istologico non parlava di neoplasia ma displasia grave. Mi piacerebbe sentire anche il suo parere.
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Utente
Sicuramente bisogna aspettare la tac. Il parere che io chiedevo a Lei era più che altro relativo al referto istologico che ho riportato sopra. Ho postato inizialmente il quesito in oncologia medica perché ancora non riesco a capire se dietro i termini medici usati si nasconde una neoplasia.
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Il termine displasia grave indica una condizione di alterazione istologica sicuramente meritevole di approfondimento e controlli nel tempo per il possibile rischio di una degenerazione neoplastica. Inoltre quanto espresso dal radiologo che ha effettuato l' ecografia nel merito della compatibilità della diagnostica per immagini con la presenza di metastasi indica una situazione ad alto rischio sicuramente meritevole degli approfondimenti diagnostici che le sono stati richiesti (TAC, RMN), che invito ad eseguire con la massima urgenza. Nel ribadirle che in assenza dell' esito di questi approfondimenti diagnostici nulla può essere aggiunto, soprattutto nei limiti di una valutazione a distanza, le invio i miei più cordiali saluti.
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Utente
Grazie dottore. Mi scusi se sono stata insistente ma la situazione in cui ci siamo ritrovati ha dell'assurdo, prima veniamo rassicurati che non era nulla di grave, ci dicono di fare dei controlli ogni 6 mesi e ora dopo 3 mesi e mezzo ci sono già delle metastasi! La rabbia e' forte perché potevano fare dei controlli subito. La tac e' fissata per giorno 11 ma non potrà che confermare quanto è emerso ecografia. Le farò sapere. Cordiali saluti anche a lei.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 16.4k visite dal 30/07/2015.
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