Metastasi epatica da ca ovarico

Gentilissimi Dottori,
sono la figlia di una signora di 60 anni che 5 anni fà veniva ricoverata per sospetta metastasi epatica da ca ovarico con precedente intervento di splenectomia e successivamente a peritonectomia, pancreasectomia distale e isteroannessiectomia per ca ovarico in fase IV.Successivamente ha effettuato trattamento chemioterapico con taxolo e carboplatino.Ad oggi da ultima tac risulta a livello toracico aumento volumetrico della massa (43 x 33 mm contro 30x23 mm precedente tac);a livello addominale netto aumento della massa adenopatica paraortica sn che attualmente interessa la regione retrocrurale,infiltra il pilastro del diaframma si estende nel retroperitoneo fino ad essere in rapporto con il margine mediale del rene sn e la vena renale omolaterale.Tale massa in parte colliquata misura attualmente ca 47x60mm (vs 23 mm.ca)e si estende longitudinalmente per ca 8-9 cm.Netto aumento volumetrico della localizzazione adesa alla parete dell'ipocondrio sn (59x48 mm vs 31x30mm.ca),entrando in rapporto con il margine laterale del rene sn che appare compresso e con il colon discendente,non sono evidenti piani di clivaggio nei confronti sia del rene che del colon.Presenza di adenopatie subcentimetriche e centimetriche in sede lomboaortica sn e interaortocavale aumentate in numero e dimensioni.In complesso : malattia in progressione.Successivamente a tale quadro, mia madre continuava il trattamento chemioterapico sempre con taxolo e carboplatico con conseguente riduzione dei marker tumorali,ma non della massa in termini di volume.Dal momento che sono subentrate anche difficoltà sia motorie che respiratorie con un inizio di cistite, Vi chiedo cortesemente di segnalarmi se sussiste la possibilità di un 'eventuale nuovo intervento chirurgico, nonchè la somministrazione di un 'ulteriore combinazione chemioterapica che possa avere degli effetti collaterali meno incisivi ma altettanto efficaci.
RingraziandoVi per il Vostro servizio Vi porgo i miei più cordiali saluti
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

direi che è opportuno cambiare protocollo chemioterapico. In questa fase non ci sono i presupposti per alcunchè di chirurgico. Sulla base dei farmaci precedentemente eseguiti si deve decidere un nuovo schema. Se sono stati impiegati solo taxolo e carboplatino, si può optare per il topotecan. Anche le "vecchie" antracicline e la ciclofosfamide possono dare buoni risultati.

Sempre a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,
a seguito di una nuova tac in data 22/01/09 sono a riportarLe quanto segue:
aumento dimensionale delle masse addominali;
in sede paraortica sinistra al passaggio toraco-addominale(90x77 mm vs 60x47mm con estensione cranio- caudale di 110 vs 90mm)che circonda per 2/3 la circonferenza aortica stessa, avvolge l'arteria renale e infiltra la fascia pararenale posteriore interamente ispessita (22 mm) e il surrene sinistro;
in ipocondrio sinistro(89x83 mm vs 59x48 mm) con segni di infiltrazione dei muscoli intercostali di x e xI costa di sinistra e con perdita dei piani diclivaggio con il colon discendente. Comparsa di impianto peritoneale nel recesso sottodiaframmatico sinistro in sede costovertebrale subito a ridosso dell'arco posteriore della xI costa in assenza di segni di erosine della cortile ossea costale. Le suddette lesioni determinano un effetto compressivo sul terzo medio -inferiore del rene e sulla pelvi renale con dilatazione calico-pielica a monte che presenta una mancata escrezione nelle sequenze tardive.
Difetto di riempimento a carico della vena renale di sinistra ,riferibile a trombosi.Aumento dimensionale dei linfonodi lomboaortici a sinistra (15 mm vs 10 mm) e interaortocavali(12mm vs 7 mm) comparsa di linfoadenomagalie lungo la piccola curvatura gastrica (18 mm) e all'ilo epatico (16 mm) .Gruppo di 4 grossolane calcificazioni la maggiore di 11 mm in sede mesenterinale. Non lesioni espansive a carico di fegato, pancreas residuo, surrene destro e reni.Colecisti distesa ,priva di calcoli radiopachi endoluminali, non dilatazione delle vie biliari.Esiti di splenectomia e di resezione segmentaria del colon sinistro. Filtro cavae in sede . Non masse in ambito pelvico . Non liquido libero in addome. Laparocele mediano, con impegno di colon traverso nella breccia erniaria,senza segni di sofferenza intestinale.Collateralmente si segnala minima quota di versamento pleurico a sinistra in fase di organizzazione e atelettasia dei segmenti polmonari basali.
Alla luce di questo nuovo quadro l'oncologo di mia madre , persona di cui mi fido ed ho molta considerazione, ci suggerisce di usare il cisplatino (usato in prima fase di cura nel 2003 e con buon esito)in quanto sostiene ci si trovi davanti ad una situazione di progresso della malattia dovuto alla natura di cellule ormai "chemioresistenti" .Sono a richiederLe ,in quest'ultima ipotesi quale tipo di approccio sia più indicato,di riconfermarmi l'impossibilità di un 'intervento chirurgico ed infine di segnalarmi un centro specializzato per questo genere di tumori ,nell'eventualità voglia togliermi ulteriori dubbi. RingraziandoLa, per la cortesia e la gentilezza prestatomi , sono a porgerLe i miei più cordiali saluti.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Cara Amica,

confermo che non è possibile procedere con alcunchè di chirurgico data l'estensione di malattia. Più che adoperare un farmaco già impiegato in precedenza (al quale verosimilmente le cellule tumorali hanno acquisito resistenza), mi rivolgerei ad un protocollo con topotecan o con antracicline e ciclofosfamide. Si potrebbe pensare di potenziarne l'effetto locale con delle applicazioni di ipertermia capacitiva (per ulteriori informazioni puoi consultare il sito www.ipertermiaroma.it). Inoltre verificherei mediante dosaggio plasmatico della cromogranina A od a mezzo octreoscan se la neoplasia esprime componente neuroendocrina. In tal caso si può abbinare alla chemioterapia che si sceglierà l'octreotide.

Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it