Carcinosi

A mio marito 55 anni a inizio marzo è stata trovata una massa di 17 cm nell'addome, nel giro di 1 mese la massa è cresciuta fino a 33 cm. il 7 aprile è stato operato, hanno praticato un debulking. Dalla tac si sospettava un sarcoma retroperitoneale (non abbiamo ancora istologico) ma non è stato possibile fare un intervento radicale ( non riesco a capire dai medici quanto fegato è infiltrato dal tumore e quanto è compromessa la vena cava) . Ho l'impressione che gran parte dei medici del reparto lo considerino un malato terminale. Mi sapete consigliare un medico valido che conosca questo tipo di tumori e quali terapie post-operatorie si possono tentare? Grazie
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Dr. Francesco Sponziello Oncologo 17
Salve, in considerazione della descriziona macrosopica della neoplasia potrebbe realmente trattarsi di un sarcoma retroperitoneale, tuttavia resta fondamentale la rispota dell'esame istologico. Dato che l'intervento sembra non essere stato radicale, il passo successivo è sicuramente un trattamento chemioterapico sistemico, pertanto le consiglio spassionatamente di rivolgersi ad un centro universitario o di ricerca dove sicuramenta hanno una maggiore casistica di questo genere di tumori (Oncologia Policlinico "A. Gemelli" - Roma, IEO - Milano, ONcologia Università di Padova, etc). Eventualmente in futuro si potrebbe ripensare ad un nuovo intervento, ma senza alcuna documentazione disponibile e senza aver visto il paziente, questo non posso dirglielo con nessuna certezza.
Cordialmente

Dr. Francesco Sponziello
U.O. Oncologia Medica e Breast Unit
P.O. "A. Perrino" - Brindisi

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Per i Sarcomi,visto il quadro molto particolare, uno dei migliori centri in ITALIA è l'ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI di MILANO, con una unità adatta proprio a gestire in modo multidisciplinare(oncologo medico.chirurgo.radioterapista oncologo) il caso.
Cordiali Saluti

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile signora,
vorrei confermare quanto consigliato dal Dott. Filippo Alongi. Questi casi anche nel nostro centro, che pure si trova al capo opposto dell'Italia, vengono inseriti e discussi (ovviamente in modalità molto protetta) nella Rete Tumori Rari, che ha come fulcro proprio l'Istituto Nazionale Tumori di Milano, con una equipe di colleghi che lavorano solo su sarcomi da circa 20 anni. Ovviamente ogni paziente, anche se non viene riferito dal proprio oncologo, può, di propria iniziativa, chiedere un consulto presso questo centro.
Cordiali Saluti
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dopo
Utente
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anzitutto Vi ringrazio delle risposte,
purtroppo dalle prime informazioni che abbiamo sull'istologico sembra essere un tumore ad elevata malignità ma pare che neanche i patoloci riescano a capire da dove sia partito (tumore neuroendocrino originato da surrene o sarcoma retroperitoneale?) e quindi devono fare ricerche più approfondite. Il problema è che non so se mio marito può aspettare ancora a lungo ... E' meglio trasferirlo in una clinica oncologica visto che ormai i chirurghi parlano di trasferirlo in lungodegenza?Grazie in anticipo