Microcitoma polmonare con metastasi

Gent.mo Dottore

E' stato riscontrato circa un mese fa un versamento pleurico a mio padre di 63 anni , ex fumatore ; è stata eseguita una toracentesi ( è stato aspirato circa 1000 cc di liquido sieroso , l' esame citologico ha dato il seguente esito " neoplasia polmonare maligna " ).In seguito il paziente è stato sottoposto a toracoscopia con il seguente referto " si aspirano 4200 cc di liquido sieroso.Cavo libero.Parietale, diaframmatica e viscerale diffusamente coinvolte da processo npl con noduli di varia grandezza e forma, tendenzialmente moriformi e ricchi di materiale mucinoso.Si eseguono numerose biopsie.Si nebulizzano 6 gr di talco" . La diagnosi è "secondarismi pleurici di dx di processo discariocinetico polmonare, a piccole cellule, omolaterale, cT4N3M1 st.IV. " In attesa dell'esito della biopsia si era ipotizzato si trattasse di mesotelioma pleurico.

Ci viene proposto di sottoporre il paziente esclusivamnte a chemioterapia in quanto impossibile intervenire chirurgicamnte o con radioterapia. Perché l'intervento chirurgico è da escludere ? L'asportazione di parte o dell'intero polmone e della pleura non sarebbe possibile ? La chemioterapia è la soluzione migliore in questo caso ? Con l'evolversi della malattia a cosa andrà in contro il paziente ? Quale sarà il suo stato fisico ? Ci sono in Italia dei centri specializzati nella cura di questo tipo di malattia ?

Ringrazio in anticipo per la collaborazione.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile Utente,
è stato verificato negli anni che la terapia del microcitoma polmonare, soprattutto in stadio avanzato, non si beneficia della chirurgia. Anzi l'immunodepressione postoperatoria ed i relativi processi riparativi possono favorire una ripresa ancora più marcata.
La chemioterapia è l'unica modalità di trattamento indicata in questo caso ed è standard in tutto il mondo, per cui non ci sono differenze di cura in nessun centro oncologico.
Riguardo l'evoluzione, le prospettive non sono rosee, magari si potrebbe parlarne dopo i primi tre o quattro cicli di chemioterapia.
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro