Le seguenti prescrizioni

Salve, sono una ragazza di 30 anni altezza 1,65 peso 60 kg professione impiegata (passo praticamente 8 ore seduta) circa due anni fa in occasione di una fiera di lavoro sono dovuta rimanere molto tempo in piedi (circa 12 ore al giorno) comunque con calzature abbastanza comode (scarpa da ginnastica o ballerina con 2 cm di tacco), alla sera sentendo un leggero dolore mi sono accorta di un gonfiore anomalo alla caviglia destra in prossimità del malleolo, che ho subito imputato allo stress fisico, infatti al mattino seguente il piede era perfettamente sgonfio ma alla sera successiva di nuovo gonfio e così di seguito per tutta la settimana. Purtroppo al rientro della mia normale attività lavorativa non sottoponendo più il piede a tale fatica pensavo di non riscontrare più problemi ma invece nuovamente la caviglia al mattino appena sveglia risultava perfettamente normale mentre alla sera gonfia, non avendo problemi nel deambulare ma sentendo solo una sensazione di fastidio e pesantezza a tutto l’arto, ho continuato a così per circa due mesi. Un giorno però che avevo camminato più del solito aveva assunto dimensioni spropositate non permettendomi di mettere neanche la scarpa e mi doleva più del solito, così spaventata mi sono recata al pronto soccorso dell’ospedale dove l’ortopedico di turno mi ha diagnosticato un edema dovuto a tendinopatia, con le seguenti prescrizioni: effettuare una rx , riposo con piede in scarico + calza elastica + crioterapia + pomata e antinfiammatori. Dalla radiografia non si sono rilevate fratture e al controllo successivo visitandomi un altro ortopedico di turno mi ha diagnosticato invece un trauma distorsivo e prescritto una cavigliera bivalva pneumatica per 10 giorni e riprendere la normale attività motoria.
Passato tale periodo e non trovando alcun giovamento da tale cura mi sono rivolta ad un ortopedico privato il quale mi ha diagnosticato “nuovamente” una tendinopatia infiammatoria e consigliato: riposo + un ciclo di 10 sedute di ultrasuoni + 10 sedute di laser + cerotto antinfiammatorio + brufen 500 + tegens. Dopo un mese, alla visita di controllo non avendo riscontrato benefici, preoccupata ho chiesto di effettuare una RMN, indicante il seguente referto: non ha dimostrato lesioni a carico dei complessi legamentosi collaterali mediale e laterale; in particolare non sono presenti alterazioni nella morfologia e nel segnale dei legamenti peroneo-tibiali e peroneo-astralgici anteriori e posteriori. Nella norma anche il legamento deltoideo mediale. Altrettanto nella norma i tendini peronei, tibiali, del m.flessore lungo dell’alluce e il tendine d’Achille. La rima articolare è normalmente ampia e non si osservano alterazioni delle superfici osteo-cartilaginee tibioperoneoastralgiche. Sul versante dorsale esterno è osservabile una lieve suffusione edemigena dei tessuti molli adiacenti il naso astragalico. Assenza di versamento articolare.
L'ortopedico vedendo la RMN mi ha confermato la diagnosi della sola tendinopatia e consigliato un altro ciclo di 10 sed. di ultrasuoni + 10 sedute di ionoforesi con artrosilene + un ciclo di fisioterapia riabilitativa per tutta la gamba rimasta troppo ferma.
Dopo aver seguito tutte le cure prescritte il problema è regredito ed arrivata la stagione fresca solo raramente ho avuto episodi di gonfiore anche sforzando di più il piede. Ai primi cenni di caldo della stagione successiva (2006) si è purtroppo ripetuto tutto: caviglia sgonfia la mattina e gonfia la sera, non ho fatto niente e arrivato l’inverno nuovamente sono stata meglio. Qualche settimana fa (2007) agli inizi dei primi caldi è riniziata la tortura: alla sera anche senza aver fatto alcun sforzo la caviglia diventa grossa come un palloncino, sento spesso un senso di pesantezza, formicolio e bruciore su tutta la gamba e alla volte ad entrambi gli arti, qualche giorno fa ho purtroppo riscontrato che anche il piede sinistro si era gonfiato e allora mi è sorto il dubbio che si possa trattare di un problema di circolazione???
La prego di aiutarmi.
[#1]
Attivo dal 2007 al 2020
Ortopedico
E' un problema di tipo venoso, senta un flebologo.
Cordiali saluti
Dott Gregorio Cecchi
[#2]
Dr. Riccardo Tripputi Ginecologo, Chirurgo generale, Ortopedico 17
Sono d'accordo con il collega Cecchi per una visita angiologica ed ecodoppler arti inferiori.
Distinti saluti.
Dott. Riccardo Tripputi

[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per la celere risposta, proprio oggi mi sono sottoposta ad una visita angiologica e conseguente esame con ecodoppler agli arti inferiori, il quale non ha rilevato alcun problema nè dal punto di vista venoso che linfatico...allora che faccio???
[#4]
Dr. Riccardo Tripputi Ginecologo, Chirurgo generale, Ortopedico 17
Gentile Signora, innanzi tutto le consiglio di attuare sempre la prevenzione, come l'utilizzo di gambaletti elastici da indossare la mattina prima di alzarsi e rimuovere la sera prima di coricarsi, eventualmente un rialzo a piedi del letto ecc.., e poi di allargare le ricerche onde venire a capo della causa scatenante il suo problema.
Faccia anche una visita internistica (cuore, reni, fegato ecc.) e ginecologica per escludere, eventualmente, la presenza di un mioma uterino che possa comprimere le vene iliche, soprattutto quando sta in posizione supina, ostacolando il ritorno venoso al cuore e determinando edema agli arti inferiori.
Come vede, senza un supporto clinico, tramite e-mail si possono dare solo consigli e suggerimenti il resto è affidato alle competenti mani del suo medico curante.
Distinti saluti.
Dott. Riccardo Tripputi
[#5]
Dr. Alfonso De Carlo Ortopedico 166 1
il suo è un problema di natura flebologica