Dolore alle mani: tunnel cubitale?

Da alcuni mesi ho dei problemi con le mani ed essendo in procinto di fare una visita specialistica volevo chiedervi gentilmente un consulto.
Vi descrivo temporalmente i fastidi rilevati, in ordine cronologico con eventi o fatti ritenuti da me correlabili (ma non necessariamente correlati) e visite specialistiche. Come premessa va indicato che il mio lavoro si basa prevalentemente su lavoro al computer e che la mia posizione è prevalentemente con i polsi (e spesso degli avambracci) appoggiati sul tavolo per l'utilizzo della tastiera e del mouse.
Febbraio 2006: Causa bruciori frequenti al duedeno per una ernia ietale, oltre ad una più attenta cura dell'alimentazione e degli orari della stessa, ho deciso di cambiare posizione per il riposo notturno, passando da una posizione prevalentemente a pancia in giù (che favorisce i bruciori) ad una a pancia in su)
Aprile 2006 - inizio utilizzo scooter per brevi spostamenti giornalieri (30 km complessivi per recarsi al lavoro e altro)
Inizio Giugno 2006 inizio manifestazione lieve intorpidimento mattutino di mani e dita dei piedi
Fine Giugno - Inizio Luglio 2006 - effettuo lavori manuali per ristrutturazione appartamento (uso di martelli, scalpelli, trapani e quantaltro); dopo qualche giorno il fastidio alle mani cresce notevolmente portando a difficoltà nella chiusura delle stesse mani
Fine Luglio 2006 - Visita da reumatologo con conseguente prescrizione di analisi, incluso fattore reumatoide e radiografie a mani e piedi nei quali non ci sono tracce di anomalie
Agosto 2006 - In coincidenza con la pausa lavorativa estiva i fastidi cessano quasi completamente (ma l'utilizzo dello scooter permane)
Settembre 2006 : nuovo inizio di fastido stavolta solo a livello di mani (intorpidimento serale e mattutino); il reumatologo della precedente visita, controllate i reperti medici richiesti rileva assenza di fattori reumatici all'origine dei fastidi e prescrive un antinfiammatorio specifico. Secondo lo specialista il fastidio dovrebbe scomparire. Ciò non accade e la cura antinfiammatoria risulta essere innocua.
Ottobre-Novembre-Dicembre 2006 : alti e bassi di fastidio alle mani con talora dolori nella mattinata al risveglio per qualsiasi operazione di chiusura mani; intorpidimento ai piedi scomparso; Uso dello scooter cessato causa condizioni climatiche
Gennaio 2007: altra visita specialistica da altro reumatologo che mi prescrive ecografia ed EMG: egli ritiene che il problema sia di origine meccanica.
Febbraio-Marzo 2007 : il risultato dell'ecografia alle mani recita: L'esame Us delle mani e dei polsi nelle regioni palmare e dorsale, non evidenzia sicure immagini di alterazioni erosive in particolare alle articolazioni metacarpo, ne segni di versamento intraarticolare ne peritendineo.
L'esame EMG invece: i dati elettrofisiologici attuali sono indicativi di una neuropatia bilaterale dell'ulnare ai gomiti (più evidente a dx) senza indicarne l'eziologia). In particolare: Ridotta la VCM nel tratto braccio-avambraccio (36m/sec) nel nervo ulnare dx e (46m/sec) nel nervo ulnare sx
Manifestazione di dolore in prossimità dei gomiti, specie nella parte inferiore
In conseguenza di ciò lo specialista ha consigliato altra visita specialistica da un Bravo Ortopedista
Nuova variazione della posizione notturna: ora prevalentemente posizione laterale a causa del dolore ai gomiti provocati nelle altre posizioni
Maggio-Giugno 2007 : aumento dei fastidi con dolore crescente sui gomiti e senso di pesantezza su tutto l'avambraccio sia dx che sx, sia durante il lavoro che in sede notturna, portando a disagio in entrambi gli ambiti. Inoltre in mattinata ho dolore specie nel dito medio all'atto della chiusura dei pugni, e nella chiusura delle singole dita, specie i mignoli
Nello stesso periodo ho reiniziato ad usare lo scooter come mezzo di trasporto per spostamenti mediamente inferiori ai 10 km giornalieri
A questi fatti va aggiunto che:
ogni qualvolta faccio dei lavori meccanici con le mani (lavoretti domestici, fai da te, etc), ho un riacutizzarsi dei fastidi nei giorni seguenti
nei giorni in cui non lavoro (sabato e domenica) c'è un netto e rapido miglioramento delle situazione.
nelle ultime settimane il fastidio è crescente dal lunedì al venerdì
sport praticato: nuoto 2-3 ore alla settimana
la mattina per accelerare i tempi di recupero delle mani devo tenerle alzate sopra la testa per qualche secondo
la posizione del polso nella guida del motociclo è in linea con l'avambraccio
Vi sto chiedendo un consulto per:
- avere una pre-diagnosi, e magari farmi consigliare degli esami che potrei portare alla visita ortopedica (v. RMN) in modo da non dover fare doppie visite (lo specialista che ho individuato non è della mia zona (3 ore di auto))
- capire se la mia idea di avere una sovrapposizione di patologie (ad esempio principio di tunnel cubitale e di tunnel carpale) può essere plausibile
- valutare altre possibili cause
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. sig. Fabrizio ho letto attentamente la sua lunga esposizione, ben dettagliata e molto indicativa.
Lei, verosimilmente, potrebbe avere una sindrome canalicolare all'arto superiore sin. e/o destro: è chiaro che senza un'accurato esame clinico-funzionale, senza alcuna visione di esami strumentali diagnostici, e dovendo parlare per de relato , il condizionale è d'obbligo.
Ma perchè sig. Fabrizio ci ha messo tanto a consultare uno specialista ortopedico, anche quando gli esami ematologici per malattie di tipo reumatologico erano negativi ?
La sua potrebbe essere una " sindrome da compressione del nervo ulnare al gomito ", ovvero una patologia caratterizzata da una irritazione continua, sino ad una compressione, ad un ostacolo al gomito del nervo ulnare, dovuto ad una fibrosi del gomito o ad una osteofitosi del gomito .
Dovrebbe fare una radiografia ed una Rmn dei gomiti, ma visitandolo clinicamente si dovrebbe apprezzare una clinica di deficit o turbe sensitive e/o sensitivo motorie nel territorio del n. ulnare : ossia 4° e 5° dito della mano interessata, l'eminenza ipotenar, i muscoli interossei ed il 1° spazio interdigitale. Come sono i riflessi osteotendinei ?
Deve essere valutato attentamente con i test clinici.
La sindrome del tunnel carpale è un'altra cosa e va fatta diagnosi clinica e se occorre dopo un'esame elettromiografico.
E' possibile una sindrome doppia, ma mentre quella del tunnel carpale è una patologia semplice da trattare, quella della compressione del n. ulnare al gomito è certamente più complessa.
Va valutato anche il rachide cervicale.
Un'esame clinico accurato dello specialista ortopedico, con i dovuti accertamnenti diagnostici, come le ho detto, possono portare ad una diagnosi esatta : seguendo queste indicazioni è facile arrivare alla esatta diagnosi ed eseguire una terapia adeguata, sia essa farmacologica e fisiochinesica o chirurgica.
Cordiali Saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina



Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la sua gentile risposta.
Pensavo ad una sindrome doppia perchè al mattino il dolore è concentrato maggiormente sul dito medio ed indice che, da quanto ho letto nella rete, non dovrebbero essere collegati alla sindrome da compressione del nervo ulnare al gomito.
Per quanto riguarda una autodiagnosi per i riflessi osteotendinei mi sembra che ci sia una sorta di inerzia, rallentamento. Ma potrei percepire mala la rispsota del riflesso. Ho comunuque una minore sensibilità suppur lieve di tutta la mano, molto più forte al risveglio quando ho una minore forza nello stringere le mani.
Procederò ovviamente a fare la visita con uno specialista, anche se non ne conosco in zona: avete qualche suggeriemento a riguardo?
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