Farttura tibia perone

bungiorno, sono una donna di 37 anni. il giorno 18 aprile 2007 ho subito una operazione alla tibia in seguito ad una frattura scomposta mulipla della tibia e del perone. mi hanno messo un chiodo endomidollare bloccato alla tibia. ho fatto una prima lastra dopo 40 gg e sembrava procedere normalmente. ho fatto una seconda lastra dopo 2 mesi esatti dalla prima ed è risultata uguale alla precedente.in seguito a questo l'ortopedico che mi ha operato vuole rimuovere le due viti sulla caviglia per dinamicizzare l'osso , cosa devo fare? perchè dopo 3 mesi il callo osseo non si è formato? si può accorciare la gamba dopo la rimozione delle viti? dovrò subire altre operazioni?

cordiali saluti
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Dr. Massimo Larcinese Ortopedico, Medico dello sport 20
Gentile signora, la "dinamizzazione" delle fratture delle ossa lunghe andrebbe eseguita in media entro un paio di mesi dall'intervento, per consentire una compattazione del focolaio di frattura con il carico gravante su esso. Se c'è indicazione radiografica, essa va eseguita, semplicemente, rimuovendo le viti di bloccaggio con un semplice intervento. Circa gli altri quesiti, le risposte non possono essere esaurienti in assenza della visione di rx. attuali. Cordiali saluti

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dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
gentile dott. non ho piu fatto la dinamizzazione perchè l ortopedico mi ha detto di aspettare ancora un paio di mesi caricando senza stampelle sull arto , consigliata da un amico però oggi ho fatto un elettroneuromiografia per vedere lo stato dei nervi visto che è passato un mese da quando cammino senza canadesi e quasi 5 mesi dal intervento ed ancora zoppico vistosamente.esito dell esame grave sofferenza dello SPI destro.cosa significa ? perchè nessun medico mi aveva detto di fare questo esame prima?cosa devo fare oltre agli esercizi fisici? c e podssibilita di recupero per un nervo lesionato? quli sono le cause effetive, il trauna o l operazione?
LA RINGRAZIO
CORDILAI SALUTI
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Dr. Massimo Larcinese Ortopedico, Medico dello sport 20
Gentile signora, quindi, callo osseo a parte, esiste anche un altro problema la cui causa è difficile da chiarire. In genere lo stesso trauma può provocare una lesione nervosa periferica, in genere da compressione o stiramento. Andrebbe valutata la motilità del suo piede e la risposta agli stimoli con una visita accurata. Si può aiutare con elettrostimolazioni e terapie farmacologiche. Sarebbe utile eseguire a distanza di tempo una nuova elettroneuromiografia di controllo per valutare l'evoluzione che, in genere è positiva nel giro di alcuni mesi.
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dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
gentile dott. sono passati ormai 11 messi dal intrvento nel frattempo ho fatto altre radiografie l ultima 2 giorni fa e purtroppo sembra che la calcificazione non sia avvenuta il referto dice probabile pseudoartosi con il mio ortopedico devo vedermi merc e si pensa di toglietre le viti sotto per dinamizzare l osso. io comunque ho fatto picina in questi mesi pero zoppico ancora e ho dolore alla gamba quando cammino. vorrei sapere se questa e una complicazione grave e se levando la vite dopo un anno basterà a formare il callo. il mio medico non vuole neache che rifaccio l elettromiografia perchè secondo lui è inutile . non so più se fidarmi no ha voluto neanche che facessi elettrostimolazioni e terapie farmacologiche, solo nuoto .questo medico è colui che mi ha operata ed è anche il mio medico legale per l assicurazione che deve risarcirmi.
come devo comportarmi?
grazie cordiali saluti