I diametri dello speco vertebrale

Buonasera dottore, a seguito di alcuni dolori alla colonna vertebrale nella zona lombare, mi è stata prescritta una risonanza magnetica il cui referto è il seguente: "L'esame RM eseguito nelle sezioni assiali e sagittali (tecnica 3DHYCE e FS5) nelle sequenze pesate in T1 e T2 ha mostrato modesta disarmonia dell'asse rachideo. Iniziali eventi disidratativi su base degenerativa dei dischi intervertebrali. Normale il contenuto del canale vertebrale all'altezza dei vari spazi intersomatici esaminati. Ai limiti inferiori della norma i diametri dello speco vertebrale per ipertrofia delle faccette articolari e dei legamenti gialli. Normale il segnale del cono midollare e della cauda." Il mio ortopedico mi ha detto che si tratta di una discopatia degenerativa ereditata da qualche famigliare e che l'unica soluzione al problema sarebbe un piccolo intervento chirurgico o nel caso volessi solo alleviare i dolori mi ha consigliato di fare nuoto. Vi sarei grata se potreste darmi una vostra opinione in merito. Nel ringraziarla anticipatamente porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Occorre fare una precisazione: sorvolando sul fatto che la discopatia degenerativa non è ereditaria, non credo proprio che esista "un piccolo intervento chirurgico" per nessuna patologia. Ogni gesto chirurgico può avere implicazioni e conseguenze anche gravi, che richiedono per prima cosa di essere note al chirurgo, il quale le deve riconoscere e risolvere. Il referto della RMN, che immagino che Lei abbia riassunto, descrive una situazione in cui più dischi sono disidratati e hanno perso la loro funzione, e in cui per colpa dell'aumento di volume delle faccette articolari a causa dell'artrosi e per colpa dei legamenti gialli ispessiti il canale vertebrale, cioè il canale dove passano le radici nervose, è ristretto.
Esiste la possibilità, in caso di canale stretto, di ovviare a questa situazione con un intervento chirurgico delicato e complesso, che avendo la finalità di ampliare lo spazio concesso alle strutture nervose che lo percorrono, trova indicazione solo nel caso che siano realmente presenti disturbi neurologici legati alla stenosi. Vi sono anche altri procedimenti, meno invasivi e con indicazione diversa, per eliminare l'innervazione delle faccette articolari e ridurre quindi il dolore: non è una vera cura: si elimina il nervo per non sentire il dolore.
Le consiglio un secondo parere presso un Ortopedico esperto in patologie della colonna vertebrale. Non conosco le possibilità di Brindisi: chieda al Suo medico. A Bari può rivolgersi alla UO Ortopedia dell'Umberto I ( http://www.asl.bari.it/UnitaOperativa.aspx?Organizzazione=488 ) oppure alla III Clinica Ortopedia del Policlinico di Bari; a Foggia alla UO di Ortopedia e Traumatologia Ospedali Riuniti di Foggia oppure alla UO Chirurgia vertebrale della Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo, che è anche centro di riferimento regionale per la Chirurgia Vertebrale http://www.operapadrepio.it/it/content/view/416/733/#sscv ; a Lecce alla UO Ortopedia e Traumatologia dell' Ospedale Verris Delli Ponti di Scorrano http://www.asl.lecce.it/UnitaOperativa.aspx?Organizzazione=395
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
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La ringrazio per il suo interessamento e per le indicazioni che mi ha dato che sicuramente seguirò. Cordiali saluti.