Frattura composta base del v metatarso

Salve, il 12 Ottobre scorso, giocando a pallone ho preso una buca è al pronto soccorso, dopo apposita radiografia, hanno riscontrato una frattura alla base del V metatarso piede sinistro.
Tutto questo in ospedale, nelle mani di uno specializzando che inizialmente mi ha messo uno strato di gesso sotto il piede con una fasciatura sopra. Dopo tre giorni, non convinto di questa fascia sono andato da uno specialista che mi ha detto che per questo tipo di frattura occorreva lo stivaletto gessato. Via quindi allo stivaletto!!
ll Dottore mi ha detto di tenere lo stivaletto gessato per 30 gg e poi due giorni prima di toglierlo, fare una seconda radiografia.
Io per motivi di lavoro ho fatto la seconda radiografia a 15 gg circa e non vi era nemmeno l'inizio di comparsa del callo osseo, anzi rispetto alla prima radiografia dove si vedeva una impercettibile linea (la frattura), nella seconda lastra , si vedeva proprio un solco.
Il medico mi ha detto che era normale, che dovevo avere pazienza e che la seconda lastra era solo una proiezione diversa della prima ( a me però sia alla prima che alla seconda radiografia mi hanno fotografato il piede nelle stesse identiche posizioni).
E' possibile questa differenza tra le due radiografie?
Inoltre volevo sapere se era normale una completa assenza di callo osseo a 15 giorni dal gesso e se una volta tolto il gesso potevo sostituirlo con una fasciatura stretta e la scarpa TALUS in modo tale da poter rientrare a lavoro.

Inoltre mi sorge una curiosità: con la scarpa TALUS avrò sempre bisogno delle stampelle o posso tranquillamente farne a meno?

Grazie anticipatamente della risposta
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Il trattamento della frattura della base del 5° metatarso può essere effettuato in vari modi, dei quali sicuramente il più diffuso è lo stivaletto gessato; la valva che era stata applicata in PS non penso sia stata una iniziativa dello specializzando, che era lì per affiancare l'ortopedico titolare. Questo almeno è il percorso che abbiamo fatto tutti.
Per venire alle domande: è normale che dopo 15 gg la frattura sia più visibile perché sono cominciati i processi di riparazione che comprendono un rimaneggiamento dell'osso in corrispondenza della frattura. Spesso si esegue un controllo dopo 10 gg nei casi in cui non si è certi della presenza di una rima di frattura proprio perché dopo questo intervallo di tempo consente di evidenziarla meglio. Non so perché Lei abbia fatto la radiografia a 15 gg, visto che nessuno l'aveva prescritta: si è sottoposto inutilmente a delle radiazioni ionizzanti. Se è stato prescritto il controllo rx a un mese vuol dire che non c'è bisogno di fare raggi prima.
E' normale che non si veda il callo osseo sia perché sono passati pochi giorni sia perché la presenza del gesso non consentirebbe comunque di apprezzare una eventuale riparazione iniziale.
Le due radiografie avrebbero la stessa proiezione se sovrapponendole le ossa risultassero tutte perfettamente allineate. Evento quasi impossibile per una serie di fattori dipendenti dalla posizione del paziente, dall'altezza dell'apparecchio, dal grado di incidenza dei raggi, ecc.
Non so perché voglia usare la scarpa talus: una volta che la frattura è consolidata, rimosso il gesso, userà le sue scarpe, a meno che lo specialista in base alle radiografie non decida diversamente.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Utente
Utente
Ho capito, grazie dottore.

Un'ultima domanda vorrei porle: in genere quanto tempo dovrebbe passare tra una radiografia ed un'altra?

La prossima dovrò farla il 18 Novembre, per vedere se si può rimuovere il gesso.
Ormai la seconda radiografia è fatta , non posso tornare indietro, ma volevo sapere se 3 radiografie nell'arco di un mese e a distanza di 15-20 giorni possono causare problemi.

Grazie ancora, la sua risposta precedente mi ha tranquillizzato molto.

Cordiali saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
"3 radiografie nell'arco di un mese e a distanza di 15-20 giorni " non creano di per sè problemi. Il mio rilievo si riferiva al fatto che comunque le radiografie presentano un rischio dovuto alle radiazioni ionizzanti, rischio che si può affrontare se a fronte c'è un reale beneficio. Se invece si fanno senza motivo è ovvio che i "costi" superano i benefici.
In genere io preferisco rimuovere il gesso e poi fare la radiografia, perché si può apprezzare meglio l'evoluzione della frattura, ma se il Suo ortopedico Le ha prescritto di fare l'Rx due giorni prima la può fare tranquillamente.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Dott. buonasera,
come le avevo precedentemente scritto, giorno 18 Novembre ho tolto il gesso. La radiografia il dottore ha detto che era molto positiva, (" processi riparativi in evoluzione" questa la diagnosi) ma mi ha detto di usare le stampelle per altri 15 giorni di cui 7 senza carico e 7 con carico iniziale del 10%.
Io sono nella seconda settimana e il piede risponde bene, solo che a volte caricando sempre in modo parziale sento come delle piccole scosse ia nel tallone che al centro del piede e a volte anche nel punto di frattura.....
Volevo sapere a cosa erano dovute queste piccole scosse, se all''assestamento di nervi o cosa, se erano normali questi dolori e se ultimata questa settimana potevo abbandonare le stampelle o no...

P.S. Una volta fomratosi il callo osseo, questo può reggere tutto il peso del corpo o è ancora troppo fragile?

grazie

cordiali saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
E' possibile che le sensazioni fastidiose/dolorose che sente siano normali, ma senza visita non è possibile dirLe nulla di sicuro.
Sui tempi di abbandono delle stampelle immagino che il Suo ortopedico Le abbia detto di più; bisogna vedere se quando Le ha detto "7 con carico iniziale del 10%" intendeva dire che per tutti i 7 gg deve caricare al 10% o se invece doveva caricare all'inizio al 10% e poi progressivamente di più.
"Processi riparativi in evoluzione" vuol dire che la consolidazione procede bene ma non è completa. Però solo vedendo le rx e visitandoLa si possono prevedere tempi e modi del carico. Con i soli elementi di cui disponiamo non riusciamo ad autorizzare il carico.
Una volta che la frattura viene dichiarata consolidata il paziente è guarito e quindi può camminare liberamente (per salti, corsa, calci, ecc ci vuole il parere dell'ortopedico). E' proprio per questo che l'ortopedico ha prescritto le stampelle. Veda di chiarire con l'ortopedico i tempi di carico e se occorra un ulteriore controllo clinico-radiografico.
Cordiali saluti