Acufene che si presenta a giorni alterni
Salve, da circa 4/5 mesi ho un acufene bilaterale comparso all'improvviso durante la notte con intensità alta tipo ronzio percepito alla testa che si presenta o scompare durante il sonno o si presenta quando faccio un piccolo sonnellino anche 10min il pomeriggio o mattina.
Di solito dura circa 36 ore e qualche volta di più e la pausa altrettanto.
La mia sensazione è che quando sono riposato e rilassato ricompaia infatti il pomeriggio l'acufene si presenta solo se ho il cosidetto abbioco postpranzo.
Pochi giorni fa sono andato da un otorino in privato e questa è la sua diagnosi:
Acufene bilaterale a bassa frequenza, continui ad andamento ricorrente soprattutto al risveglio, no sintomatologia vertiginosa, no ipoacusia di recente insorgenza, dalla documentazione portata dal paziente si evidenzia presenza di sintomatologia audiologica presente anche precedentemente; anamessi positiva per bruxismo/malaocclusione dentaria.
Attualmente distretti ORL in ordine, si effettuano esame audiompedenzometrico con quadro di ipoacusia trasmettiva sin lieve, ipoacusia ds lieve, assenza di RS in ipsi e contra.
Consiglio una valutazione gnatodontica e valutazione annuale per stadiazione di otosclerosi.
L'esame audiometrico fatto dall' USL circa due mesi fa: Ipoacusia neurosensoriale bilaterale in caduta sulle alte frequenze grado medio-grave e quello fatto circa 10 anni fa la stessa cosa.
Nel 2012 ho avuto lo stesso preblema risolto dopo circa 5/6 senza particolare cura eccetto l'intallazione di un un bite per malaocclusione dopo circa 4 mesi dalla comparsa dell'acufene che oggi penso non sia più idoneo per cambiamento situazione dentaria.
Durante questi mesi ho la sensazione che c'è stato un miglioramento dell'intensità dell'acufene. Tengo a precisare che nel periodo antecedente alla comparsa dell'acufene ho avuto un periodo molto stressante dal punto di vista emotivo e cosa che è capitata anche alla comparsa dell'acufene nel 2012, sono per natura abbastanza ansioso. Comunque chiedo come primo approccio considerando che il mio dentista è specializzato anche in ortodonzia sarebbe opportuno optare per questa soluzione o farmi visitare da uno gnatologo vero e proprio come suggerito dall'otorino? Grazie per l'attenzione!
Di solito dura circa 36 ore e qualche volta di più e la pausa altrettanto.
La mia sensazione è che quando sono riposato e rilassato ricompaia infatti il pomeriggio l'acufene si presenta solo se ho il cosidetto abbioco postpranzo.
Pochi giorni fa sono andato da un otorino in privato e questa è la sua diagnosi:
Acufene bilaterale a bassa frequenza, continui ad andamento ricorrente soprattutto al risveglio, no sintomatologia vertiginosa, no ipoacusia di recente insorgenza, dalla documentazione portata dal paziente si evidenzia presenza di sintomatologia audiologica presente anche precedentemente; anamessi positiva per bruxismo/malaocclusione dentaria.
Attualmente distretti ORL in ordine, si effettuano esame audiompedenzometrico con quadro di ipoacusia trasmettiva sin lieve, ipoacusia ds lieve, assenza di RS in ipsi e contra.
Consiglio una valutazione gnatodontica e valutazione annuale per stadiazione di otosclerosi.
L'esame audiometrico fatto dall' USL circa due mesi fa: Ipoacusia neurosensoriale bilaterale in caduta sulle alte frequenze grado medio-grave e quello fatto circa 10 anni fa la stessa cosa.
Nel 2012 ho avuto lo stesso preblema risolto dopo circa 5/6 senza particolare cura eccetto l'intallazione di un un bite per malaocclusione dopo circa 4 mesi dalla comparsa dell'acufene che oggi penso non sia più idoneo per cambiamento situazione dentaria.
Durante questi mesi ho la sensazione che c'è stato un miglioramento dell'intensità dell'acufene. Tengo a precisare che nel periodo antecedente alla comparsa dell'acufene ho avuto un periodo molto stressante dal punto di vista emotivo e cosa che è capitata anche alla comparsa dell'acufene nel 2012, sono per natura abbastanza ansioso. Comunque chiedo come primo approccio considerando che il mio dentista è specializzato anche in ortodonzia sarebbe opportuno optare per questa soluzione o farmi visitare da uno gnatologo vero e proprio come suggerito dall'otorino? Grazie per l'attenzione!
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Gentile Paziente, l’acufene è un problema che, quando insorge, viene sottovalutato: all’inizio spesso concede ampie remissioni spontanee, il paziente è portato a credere che passi da solo .
Purtroppo, una brutta volta, non passa più, e diventa un problema serio.
Credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali di certo si è già rivolto, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà, nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento. Tuttavia sul problema degli acufeni e sul loro possibile rapporto con le disfunzioni dell’Articolazione Temporo Mandibolare (lo stesso Collega ORL ha scritto "consiglio una valutazione gnatodontica") ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/archivio/401408-otite_acufeni.html
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio e, leggendo gli articoli linkati qui sotto. Eventualmente, se si riconosce nella problematica illustrata, mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2492-il-prurito-auricolare-cronico.html
Sul problema Bruxismo veda anche questo articolo, e apra il link che trova alla fine del testo (la discussione che ne segue è invece abbastanza inutile).
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7140-il-ruolo-dell-occlusione-nella-patogenesi-del-bruxismo.html
Purtroppo, una brutta volta, non passa più, e diventa un problema serio.
Credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali di certo si è già rivolto, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà, nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento. Tuttavia sul problema degli acufeni e sul loro possibile rapporto con le disfunzioni dell’Articolazione Temporo Mandibolare (lo stesso Collega ORL ha scritto "consiglio una valutazione gnatodontica") ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/archivio/401408-otite_acufeni.html
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio e, leggendo gli articoli linkati qui sotto. Eventualmente, se si riconosce nella problematica illustrata, mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2492-il-prurito-auricolare-cronico.html
Sul problema Bruxismo veda anche questo articolo, e apra il link che trova alla fine del testo (la discussione che ne segue è invece abbastanza inutile).
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7140-il-ruolo-dell-occlusione-nella-patogenesi-del-bruxismo.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Salve, mi scuso per non aver risposto tempestivamente,ho fatto la Risonanza Magnetica ATM Bilaterale.
Indagine parzialmente ostacolata da artefatti da movimento.Ampi e regolari le cavità articolari bilateralmente.Modesta sclerosi dei condili mandibolari più eveidente sul lato destro ,dove si associano irrregolarità del profilo cartalagineo e piccoli noduli di sclerosi sottocondrale con spiculatura anteriore di possibile natura osteofitarea.Sul lato destro il menisco,di morfologia e segnale regolari, è in posizione anteriore rispetto al condilo,ma sempre in sede intrarticolare,sul lato sinistro il menisco appare assottigliato e regolarmente interposto all'interno del cavo auricolare fra condilo mandibolare e glenoide del temporale.All'apertura della bocca si aprrezza ridotta simmetrica escursione dei condili mandibolari,quantitamente nel 35% rispetto al movimento atteso,con recupero della normale interpolazionecandilo-glenoidea nel menisco sul lato destro.Normale anche se ridotto il movimento articolare a sinistra.Non alterazioni a carico degli spazi masticatori con normale rappresentazione dei muscolipterigoidei.Si segnalano manifestazioni di sofferenza ossea con osteocondrosi della sponginosa sottocondrale remporale,a livello del cavo articolare mandibolare bilareralmente.Presenza di ristagno secretivo catarrale flogistico intramastoideo sinistro.
grazie per l'attenzione
Indagine parzialmente ostacolata da artefatti da movimento.Ampi e regolari le cavità articolari bilateralmente.Modesta sclerosi dei condili mandibolari più eveidente sul lato destro ,dove si associano irrregolarità del profilo cartalagineo e piccoli noduli di sclerosi sottocondrale con spiculatura anteriore di possibile natura osteofitarea.Sul lato destro il menisco,di morfologia e segnale regolari, è in posizione anteriore rispetto al condilo,ma sempre in sede intrarticolare,sul lato sinistro il menisco appare assottigliato e regolarmente interposto all'interno del cavo auricolare fra condilo mandibolare e glenoide del temporale.All'apertura della bocca si aprrezza ridotta simmetrica escursione dei condili mandibolari,quantitamente nel 35% rispetto al movimento atteso,con recupero della normale interpolazionecandilo-glenoidea nel menisco sul lato destro.Normale anche se ridotto il movimento articolare a sinistra.Non alterazioni a carico degli spazi masticatori con normale rappresentazione dei muscolipterigoidei.Si segnalano manifestazioni di sofferenza ossea con osteocondrosi della sponginosa sottocondrale remporale,a livello del cavo articolare mandibolare bilareralmente.Presenza di ristagno secretivo catarrale flogistico intramastoideo sinistro.
grazie per l'attenzione
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Gentile Paziente, questo argomento prevede in prima battuta, un approccio essenzialmente clinico (occhi e mani dell’operatore, oltre che dalle orecchie, per ascoltare bene la storia del paziente). Approfondimenti diagnostici possono essere disposti dal curante , se il caso lo richiede: personalmente lo faccio molto raramente, e solo in casi molto gravi. Nella maggior parte dei casi le indagini radiografiche e le TAC non sono nemmeno indicate, e la Risonanza Magnetica, anche positiva, il più delle volte non aggiunge nulla a quanto uno gnatologo esperto può ricavare da un attento esame clinico. Se negativa (come è sostanzialmente in questo caso) non esclude un problema disfunzionale, che le immagini non possono evidenziare.
Cordiali saluti ed auguri
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#4]
Utente
Grazie Dr Edoardo per la sollecita risposta,quindi per quanto riguarda la RM risulta come asserisce negativa,da precisare che ho fatto una visita dallo gnatologo come lei mi aveva consigliato e non mi ha trovato nulla che potesse giustificare un bite rimandandomi alla RM che ancora non ha visto causa ferie e deve controllare per i primi di settembre. Le chiedo se la presenza di ristagno secretivo catarrale flogistico intramastoideo sinistro come riportato nelle RM ha qualche rilevanza clinica ? grazie per la collaborazione
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 19/06/2024.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.