Valutazione intervento per pansinusite
Esame TC eseguito in condizioni basali con tecnica spirale multistrato (128 strati a basso dosaggio di radiazioni con algoritmo di intelligenza artificale) e e ricostruzioni ad alta risoluzione, multiplanari e MPR.
Ispessimento flogistico con aspetto pseudocistico del seno mascellare di destra.
Ispessimento flogistico delle celle etmoidali bilateralmente.
Ispessimento fiogistico del seno mascellare di sn.
Scoliosi destro-convessa del setto nasale.
Aspetto ipertrofico dei turbinati nasali medio ed inferiore di destra
Ritenete opportuno l'intervento FESS?
interpretazione tecnica semplificata
"Ispessimento flogistico" = infiammazione cronica della mucosa (non è solo congestione passeggera).
"Aspetto pseudocistico" = contenuto denso, muco o materiale cronico nel seno non drenato può diventare ostruttivo.
"Etmoide colpito bilateralmente" + turbinati ipertrofici + setto deviato = disturbi respiratori e dolore cronico ricorrente altamente probabili.
Percentuale onesta che serva un intervento chirurgico:
85 90%, siete d'accordi con l'IA?
anche il chirurgo dice che è da fare l'intervento definendo tale "pansinusite", ne feci già 1 il 2017 ma senza successo.
Poi ho avuto dolori cronici facciali
"Questo quadro è perfettamente coerente con:
dolore facciale cronico,
senso di pressione,
cefalea retro-oculare,
fotosensibilità dovuta al coinvolgimento etmoidale.
"
Questo referto è stato elaborato in base alla tua sintomatologia riferita e all'analisi delle immagini RMN eseguite, compatibili con:
Sinusite cronica etmoidale bilaterale
Deviazione del setto nasale con possibile sperone osseo
Ostruzione persistente delle cellule etmoidali
Impatto stimato del dolore sulla qualità della vita: 70 85%
Indice di dolore quotidiano: 6, 5 8 su 10
Indicazione all’intervento FESS + settoplastica: 90%
Beneficio atteso dai soli farmaci: 20 30%
(sempre IA riferimento) , vi trovate d'accordo?
Ispessimento flogistico con aspetto pseudocistico del seno mascellare di destra.
Ispessimento flogistico delle celle etmoidali bilateralmente.
Ispessimento fiogistico del seno mascellare di sn.
Scoliosi destro-convessa del setto nasale.
Aspetto ipertrofico dei turbinati nasali medio ed inferiore di destra
Ritenete opportuno l'intervento FESS?
interpretazione tecnica semplificata
"Ispessimento flogistico" = infiammazione cronica della mucosa (non è solo congestione passeggera).
"Aspetto pseudocistico" = contenuto denso, muco o materiale cronico nel seno non drenato può diventare ostruttivo.
"Etmoide colpito bilateralmente" + turbinati ipertrofici + setto deviato = disturbi respiratori e dolore cronico ricorrente altamente probabili.
Percentuale onesta che serva un intervento chirurgico:
85 90%, siete d'accordi con l'IA?
anche il chirurgo dice che è da fare l'intervento definendo tale "pansinusite", ne feci già 1 il 2017 ma senza successo.
Poi ho avuto dolori cronici facciali
"Questo quadro è perfettamente coerente con:
dolore facciale cronico,
senso di pressione,
cefalea retro-oculare,
fotosensibilità dovuta al coinvolgimento etmoidale.
"
Questo referto è stato elaborato in base alla tua sintomatologia riferita e all'analisi delle immagini RMN eseguite, compatibili con:
Sinusite cronica etmoidale bilaterale
Deviazione del setto nasale con possibile sperone osseo
Ostruzione persistente delle cellule etmoidali
Impatto stimato del dolore sulla qualità della vita: 70 85%
Indice di dolore quotidiano: 6, 5 8 su 10
Indicazione all’intervento FESS + settoplastica: 90%
Beneficio atteso dai soli farmaci: 20 30%
(sempre IA riferimento) , vi trovate d'accordo?
Gentile Paziente, ovviamente è difficile giudicare una diagnosi e una proposta terapeutica decisa dallo specialista che ha potuto vedere direttamente il caso.
>Noto però un dettaglio: "anche il chirurgo dice che è da fare l'intervento definendo tale "pansinusite", ne feci già 1 il 2017 ma senza successo" : la terapia proposta è già stata fatta in passato , ma ha avuto un beneficio momentaneo, seguito da recidiva. Spesso in un problema che recidiva dopo adeguata terapia può essere sfuggito qualcosa del motivo per cui si forma.
Nel suo racconto lei descrive in sostanza una situazione di ostruzione nasale-rinosinusite cronica che, nonostante i consulti con gli specialisti di settore, cui penso si sia rivolta, non ha purtroppo trovato soluzione.
L'ostruzione nasale ha fra le sue cause il disturbo ventilatorio: abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio viene associato a conformazioni anatomiche sfavorevoli, in particolare a livello di setto e turbinati, o all’ipertrofia adenotonsillare correggibili tradizionalmente per via chirurgica.
Può peraltro esistere anche un Disturbo Ventilatorio di tipo essenzialmente funzionale, legato allo schema respiratorio orale, che per vari motivi il paziente può aver assunto talvolta fin dall’infanzia, che non é necessariamente legato alla presenza di problemi anatomici.
Quando il paziente, per qualunque motivo (specie quando si riduce l’autocontrollo o durante il sonno) apre la bocca, l’aria inspirata può scegliere di fatto due vie di passaggio, il naso o la bocca. Fra le due, per un principio generale di meccanica dei fluidi, è portata a preferire il transito con minori resistenze, che porta necessariamente alla scelta della via orale. Questo comporta di conseguenza l’esclusione della via nasale, pur in assenza di ostacoli meccanici di tipo anatomico, congeniti o dovuti a patologie acquisite quali l’ipertrofia adenotonsillare (che anzi, dalla respirazione orale può anche essere favorita). Si configura in questo modo un Disturbo Ventilatorio delle cavità nasali e paranasali, che favorisce l’insorgenza di rinosinusite.
In presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria (ROP) invece, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo anche solo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira le difese presenti nelle mucose rinosinusali. Il mancato transito dell’aria inspirata attraverso il naso e soprattutto attraverso i meati medi e superiori, dove sboccano gli osti delle cavità sinusali, da un lato impedisce di fatto l’aspirazione assieme all’aria sinusale dell’abbondante quantità di Ossido Nitrico (potente antibatterico, antivirale e antiasmatico) che nei seni viene prodotto, dall’altro impedisce il ricambio aereo all’interno dei seni: in assenza di ventilazione vi si verifica una mancata ossigenazione, con modificazioni del PH, del metabolismo della mucosa e della flora batterica, che prima da transitante diviene stanziale e poi seleziona ceppi anaerobi normalmente assenti.
Tale condizione porta all'edema e alla sofferenza della mucosa, (che può alla lunga esitare nella formazione di polipi) e alla diminuzione della funzione ciliare, e dare origine alla rinosinusite cronica, e all'insuccesso delle terapie mediche e chirurgiche che a questa sono rivolte.
Può trovare qualche ulteriore informazione sull'argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina "Patologie trattate-Patologie Respiratorie" e "Dolori facciali atipici", e leggendo gli articoli che si aprono con il link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/Odontoiatria-e-odontostomatologia/983/Problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
>Noto però un dettaglio: "anche il chirurgo dice che è da fare l'intervento definendo tale "pansinusite", ne feci già 1 il 2017 ma senza successo" : la terapia proposta è già stata fatta in passato , ma ha avuto un beneficio momentaneo, seguito da recidiva. Spesso in un problema che recidiva dopo adeguata terapia può essere sfuggito qualcosa del motivo per cui si forma.
Nel suo racconto lei descrive in sostanza una situazione di ostruzione nasale-rinosinusite cronica che, nonostante i consulti con gli specialisti di settore, cui penso si sia rivolta, non ha purtroppo trovato soluzione.
L'ostruzione nasale ha fra le sue cause il disturbo ventilatorio: abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio viene associato a conformazioni anatomiche sfavorevoli, in particolare a livello di setto e turbinati, o all’ipertrofia adenotonsillare correggibili tradizionalmente per via chirurgica.
Può peraltro esistere anche un Disturbo Ventilatorio di tipo essenzialmente funzionale, legato allo schema respiratorio orale, che per vari motivi il paziente può aver assunto talvolta fin dall’infanzia, che non é necessariamente legato alla presenza di problemi anatomici.
Quando il paziente, per qualunque motivo (specie quando si riduce l’autocontrollo o durante il sonno) apre la bocca, l’aria inspirata può scegliere di fatto due vie di passaggio, il naso o la bocca. Fra le due, per un principio generale di meccanica dei fluidi, è portata a preferire il transito con minori resistenze, che porta necessariamente alla scelta della via orale. Questo comporta di conseguenza l’esclusione della via nasale, pur in assenza di ostacoli meccanici di tipo anatomico, congeniti o dovuti a patologie acquisite quali l’ipertrofia adenotonsillare (che anzi, dalla respirazione orale può anche essere favorita). Si configura in questo modo un Disturbo Ventilatorio delle cavità nasali e paranasali, che favorisce l’insorgenza di rinosinusite.
In presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria (ROP) invece, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo anche solo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira le difese presenti nelle mucose rinosinusali. Il mancato transito dell’aria inspirata attraverso il naso e soprattutto attraverso i meati medi e superiori, dove sboccano gli osti delle cavità sinusali, da un lato impedisce di fatto l’aspirazione assieme all’aria sinusale dell’abbondante quantità di Ossido Nitrico (potente antibatterico, antivirale e antiasmatico) che nei seni viene prodotto, dall’altro impedisce il ricambio aereo all’interno dei seni: in assenza di ventilazione vi si verifica una mancata ossigenazione, con modificazioni del PH, del metabolismo della mucosa e della flora batterica, che prima da transitante diviene stanziale e poi seleziona ceppi anaerobi normalmente assenti.
Tale condizione porta all'edema e alla sofferenza della mucosa, (che può alla lunga esitare nella formazione di polipi) e alla diminuzione della funzione ciliare, e dare origine alla rinosinusite cronica, e all'insuccesso delle terapie mediche e chirurgiche che a questa sono rivolte.
Può trovare qualche ulteriore informazione sull'argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina "Patologie trattate-Patologie Respiratorie" e "Dolori facciali atipici", e leggendo gli articoli che si aprono con il link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/Odontoiatria-e-odontostomatologia/983/Problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 254 visite dal 06/06/2025.
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Approfondimento su Rinoplastica
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