Otosclerosi e acufeni

Presento la mia situazione:
soffro da circa tre anni di ipoacusia bilaterale e acufene all'orecchio sinistro. La tipologia dell'ipoacusia è però di tipo diverso; neurologia al sx, meccanica al dx. Qualche tempo fa, su suggerimento dell'otorino che mi seguiva, decido di operare l'orecchio dx per cercare di migliorare la situazione generale (io insegno e la vita scolastica, specie nell'ambito della classe, si stava facendo insostenibile). Tre giorni fa ho eseguito l'intervento di otosclerosi con sostituzione della staffa anche se il medico mi ha poi detto detto che "è stato necessario intervenire anche sull'orecchio interno" per quanto non abbia capito bene in cosa ciò sia consistito. Ha anche parlato della necessità di intervenire col laser (immagino per saldare la protesi alla finestra ovale) e di fare un prelievo di cute dal lobo dell'orecchio per sistemare la situazione. Ora, a 3 giorni dall'intevento, ho realizzato che mi si è sviluppato un acufene molto intenso anche all'orecchio dx, ho un tampone che allo stato attuale non mi consente di sentire e che dovrei rimuovere a 7 giorni dall'intervento. Se faccio delle prove mi pare di non percepire alcun suono dall'orecchio operato e ciò mi terrorizza. E' ancora troppo presto per preoccuparmi in tal senso? L'ipotesi del rischio della perdita dell'udito in conseguenza dell'intervento mi è stata ventilata come assolutamente remota e non ne avevo neppure sentito parlare fino al momento della firma della liberatoria nella ultima visita poco prima dell'intervento. Attendo quindi il giorno del controllo con ansia e preoccupazione. Ho due domande terribili che mi assillano: l'acufene potrebbe regredire o devo già da ora rassegnarmi ad aver raddoppiato quel disagio che già mi aveva portato sull'orlo della depressione 3 anni fa? E' già da ora possibile capire se l'intervento ha prodotto un reale miglioramento o i tempi sono così lunghi (anche tre mesi come ho letto da qualche parte)? Allo stato attuale mi hanno prescritto antibiotico e cortisone e riposo assoluto. Attendo con ansia un contributo che mi chiarisca la situazione. Grazie, Ernesto
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Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30 5
Francamente è difficile capire come si possa intervenire sull'orecchio interno, e pertanto mi associo al fatto che lei non ha capito bene, perché mi trovo nella stessa condizione. Il recupero uditivo è immediato, appena sistemata la protesi che sostituisce la staffa; poi, per fisiologici problemi di versamento ematico, infiammazione, ecc, l'udito cala per poi recuperare gradualmente. Pertanto, una valutazione dell'esito dell'intervento la si fa effettivamente dopo tre mesi circa. L'acufene non è un evento frequente ma possibile. Ad ogni modo, le consiglio di sottoporsi ad esame audiometrico: sarà possibile eseguire una valutazione solo della via ossea (indice della funzione del nervo) la cui soglia, se nella norma o comunque sovrapponibile a quella evidenziata prima dell'intervento, ci dirà immediatamente se ci sono stati danni a carico dell'orecchio interno.
Ci informi.

Vincenzo Marcelli

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dopo
Utente
Utente
gentile dottore,
Rientro ora dall'ospedale dove sono stato negli ultimi tre giorni consecutivamente. Ciò perchè la prima prova audiometrica per via ossea (a 4 giorni dall'intervento) ha dato un deciso calo nelle frequenze tra i 1.000 e 4.000 Hz rispetto al giorno delle dimissioni che viceversa era del tutto identica a quella dei giorni che avevano preceduto l'intervento . La dottoressa mi ha aumentato la dose di antibiotico e prolungato la terapia cortisonica che stavo iniziando a scalare, ma dice che non mi devo preoccupare. Io invece sono a terra. Cosa devo dedurne? L'audiometria per via ossea dovrebbe dare una risposta obiettiva sullo stato di salute dell'orecchio interno, o sbaglio? Quindi ciò che significa? C'è un'infezione in atto che sta minando la funzionalità dell'orecchio interno? Sarà transitoria o può solo peggiorare? Perderò totalmente l'udito come nella peggiore delle ipotesi presentatemi all'atto della firma della liberatoria? Non potendo allegare l'immagine del test preciso che il calo è stato di circa 10 dB ai 1.000 Hz, 20 dB ai 2.000, 35 dB ai 3.000 e 15 dB ai 4.000 Hz. Ciò per i giorni 11 e 12 febbraio. Oggi leggera ripresa (5 dB ai 1.000, per il resto tutto uguale). Ieri ho anche stamponato l'orecchio e almeno il rimombare dei suoni è terminato. Ciò che mi preme sapere è se la situazione può essere realmente grave e se la terapia è quella corretta. Grazie
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Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30 5
Potrebbe esserci stata una differenza dell'orecchio interno da trauma chirurgico. Il trattamento è corretto e non mi sembra il danno si particolarmente importante. Aspettiamo e riaggiorniamoci
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