Giramenti di testa: labirintite, cervicale o cos'altro?
Salve, sono un ragazzo di 20 anni e negli ultimi 7 giorni ho costanti e fastidiosi giramenti di testa.
Non è affatto la rima volta che ne soffro:
Il mio stile di vita non è dei più salutari per la schiena (chitarra, tennis, computer, università...) e infatti ho spesso (per non dire costantemente) male/fastidio alla cervicale (parte posteriore del collo e spalle), e quindi ho sempre pensato agli svarioni come una conseguenza dei dolori alla schiena.
In realtà però più volte ho pensato che in fondo fosse tutto un problema di ansia, solo che i giramenti di testa mi venivano (anzi, vengono) nelle situazioni più disparate e non riuscivo ad analizzarli.
Certe volte la testa mi iniziava a girare dopo essere stato a lungo seduto, e alzandomi a camminare passava tutto. Altre volte invece il problema nasceva stando fermo in piedi, e semplicemente muovendomi stavo meglio. In alcuni casi sapere di non poter andare via quando volevo mi faceva venire gli svarioni (ad esempio a scuola, infatti a volte chiedevo di andare in bagno solo per fare due passi).
Uno dei momenti peggiori per me però è sempre stato durante la notte a letto: mi capita di svegliarmi con forti giramenti e non posso fare altro che alzarmi e fare un po' di stretching. Ho sempre pensato che qui il problema fosse della schiena, ma qualche mese fa sono stato da un ortopedico che mi ha detto che il mio collo non è così rigido da giustificare simili sensazioni (il suo era solo un parere dopo una visita superficiale comunque).
In quest'ultima settimana però i giramenti di testa sono iniziati apparentemente senza motivo e non se ne vanno in nessun caso. Di base sono leggeri e anche se faccio movimenti bruschi non peggiorano, però ogni tanto si intensificano apparentemente a caso. In questi giorni mi fa decisamente male anche la cervicale e quindi pensavo le cose fossero ancora collegate, ma sono stato da un medico (dico "un" perchè il mio medico di base è in ferie) che mi ha detto che esclude che il problema sia la schiena (vista anche la mia età) ma comunque mi ha detto di fare una radiografia.
Mi ha anche rapidamente fatto alcuni controlli: mi ha chiesto se avevo avuto tosse o simili nei giorni precedenti (no), mi ha guardato le orecchie per vedere se c'erano tappi di cerume (no), mi ha provato la pressione (a posto), e dopo un minuto scarso di "esercizi" ad occhi chiusi (come ad esempio toccarsi il naso con l'indice o alzare una gamba alla volta) ha detto che esclude sia un problema neurologico. Mi ha inoltre prescritto un prodotto leggero contro le vertigini (non ricordo il nome, dopo lo controllo).
Dopodomani faro la radiografia... ma io mi chiedevo, nel caso non emergessero problemi alla schiena, dite che potrebbe essere labirintite? Dite che dopo gli accertamenti di oggi posso stare tranquillo a riguardo? So che in generale con la labirintite si hanno anche altri sintomi ma non riesco a mettermi il cuore in pace. Più in generale, pareri sulla situazione?
Spero di non aver fatto troppo caos
Non è affatto la rima volta che ne soffro:
Il mio stile di vita non è dei più salutari per la schiena (chitarra, tennis, computer, università...) e infatti ho spesso (per non dire costantemente) male/fastidio alla cervicale (parte posteriore del collo e spalle), e quindi ho sempre pensato agli svarioni come una conseguenza dei dolori alla schiena.
In realtà però più volte ho pensato che in fondo fosse tutto un problema di ansia, solo che i giramenti di testa mi venivano (anzi, vengono) nelle situazioni più disparate e non riuscivo ad analizzarli.
Certe volte la testa mi iniziava a girare dopo essere stato a lungo seduto, e alzandomi a camminare passava tutto. Altre volte invece il problema nasceva stando fermo in piedi, e semplicemente muovendomi stavo meglio. In alcuni casi sapere di non poter andare via quando volevo mi faceva venire gli svarioni (ad esempio a scuola, infatti a volte chiedevo di andare in bagno solo per fare due passi).
Uno dei momenti peggiori per me però è sempre stato durante la notte a letto: mi capita di svegliarmi con forti giramenti e non posso fare altro che alzarmi e fare un po' di stretching. Ho sempre pensato che qui il problema fosse della schiena, ma qualche mese fa sono stato da un ortopedico che mi ha detto che il mio collo non è così rigido da giustificare simili sensazioni (il suo era solo un parere dopo una visita superficiale comunque).
In quest'ultima settimana però i giramenti di testa sono iniziati apparentemente senza motivo e non se ne vanno in nessun caso. Di base sono leggeri e anche se faccio movimenti bruschi non peggiorano, però ogni tanto si intensificano apparentemente a caso. In questi giorni mi fa decisamente male anche la cervicale e quindi pensavo le cose fossero ancora collegate, ma sono stato da un medico (dico "un" perchè il mio medico di base è in ferie) che mi ha detto che esclude che il problema sia la schiena (vista anche la mia età) ma comunque mi ha detto di fare una radiografia.
Mi ha anche rapidamente fatto alcuni controlli: mi ha chiesto se avevo avuto tosse o simili nei giorni precedenti (no), mi ha guardato le orecchie per vedere se c'erano tappi di cerume (no), mi ha provato la pressione (a posto), e dopo un minuto scarso di "esercizi" ad occhi chiusi (come ad esempio toccarsi il naso con l'indice o alzare una gamba alla volta) ha detto che esclude sia un problema neurologico. Mi ha inoltre prescritto un prodotto leggero contro le vertigini (non ricordo il nome, dopo lo controllo).
Dopodomani faro la radiografia... ma io mi chiedevo, nel caso non emergessero problemi alla schiena, dite che potrebbe essere labirintite? Dite che dopo gli accertamenti di oggi posso stare tranquillo a riguardo? So che in generale con la labirintite si hanno anche altri sintomi ma non riesco a mettermi il cuore in pace. Più in generale, pareri sulla situazione?
Spero di non aver fatto troppo caos
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Gentile Paziente, poiché il suo disturbo permane nonostante le indagini e le cure del caso, nel caso non emergessero problemi nel prosieguo delle indagini, le suggerirei di non trascurare una possibile causa di vertigine spesso dimenticata: la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) . Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare: non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Le suggerirei di dare un'occhiata anche agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare: non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Le suggerirei di dare un'occhiata anche agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Grazie per la risposta dottore
Nel frattempo ho avuto i risultati delle lastre e sono stato da un otorinolaringoiatra (ieri). Quest'ultimo mi ha disgnosticato una "canalolitiasi tipica posteriore destra" (mi ha anche controllato l'udito che è a posto). Mi ha insegnato una manovra da ripetere a casa e mi ha detto di tornare giovedì (domani) per un controllo e per rifare la manovra. Mi ha anche detto di dormire sul lato sinistro.
Ieri sera devo dire che però non sono stato granchè bene con i giramenti, ma immagino di non poter pretendere miracoli.
Quanto tempo potrebbe volerci per riprendermi?
E' normale che la manovra liberatoria fatta a casa non mi dia le stesse sensazioni che mi dava quando me l'ha fatta il dottore? Non vorrei star sbagliando qualcosa, ma magari dipende solo dal fatto che facendola da solo non riesco a darmi una gran spinta (e magari inconsciamente rallento)
PS: Mi ero scrodato di riferire al medico che stavo assumendo Microser, ma oggi gli ho telefonato per dirglielo e mi ha detto che non c'è problema e che la sua assunzione non "falsa" in alcun modo l'esito dei controlli
PPS: Le lastre stando anche all'otorino mostrano una schiena non da 20enne ma comunque nessun problema grave
Nel frattempo ho avuto i risultati delle lastre e sono stato da un otorinolaringoiatra (ieri). Quest'ultimo mi ha disgnosticato una "canalolitiasi tipica posteriore destra" (mi ha anche controllato l'udito che è a posto). Mi ha insegnato una manovra da ripetere a casa e mi ha detto di tornare giovedì (domani) per un controllo e per rifare la manovra. Mi ha anche detto di dormire sul lato sinistro.
Ieri sera devo dire che però non sono stato granchè bene con i giramenti, ma immagino di non poter pretendere miracoli.
Quanto tempo potrebbe volerci per riprendermi?
E' normale che la manovra liberatoria fatta a casa non mi dia le stesse sensazioni che mi dava quando me l'ha fatta il dottore? Non vorrei star sbagliando qualcosa, ma magari dipende solo dal fatto che facendola da solo non riesco a darmi una gran spinta (e magari inconsciamente rallento)
PS: Mi ero scrodato di riferire al medico che stavo assumendo Microser, ma oggi gli ho telefonato per dirglielo e mi ha detto che non c'è problema e che la sua assunzione non "falsa" in alcun modo l'esito dei controlli
PPS: Le lastre stando anche all'otorino mostrano una schiena non da 20enne ma comunque nessun problema grave
[#10]
Utente
Sono tornato dall'otorino come previsto e ancora non si spiega perchè io non mi senta bene, visto che dopo altre manovre non rileva (o rileva poco) "stranezze". Gli ho detto anche che ultimamente ho notato che mi fischiano le orecchie ma non ha dato peso alla cosa dato che mi aveva già controllato l'udito. Io però continuo ad avere la sensazione di essere sospeso nel vuoto e sinceramente ci sto perdendo la testa, non so più dove andare a parare.
Dovrei tornare per un altro controllo fra 9 giorni (fra parentesi, fra 7 ho un esame e la mia idea era di risolvere questo problema ben prima), ma in un mese non è cambiato quasi niente e non ho grandi speranze che adesso di colpo si risolva tutto.
Mi viene quasi il dubbio che il problema non sia una canalolitiasi, ma non sono certo un esperto di vestibologia
Dovrei tornare per un altro controllo fra 9 giorni (fra parentesi, fra 7 ho un esame e la mia idea era di risolvere questo problema ben prima), ma in un mese non è cambiato quasi niente e non ho grandi speranze che adesso di colpo si risolva tutto.
Mi viene quasi il dubbio che il problema non sia una canalolitiasi, ma non sono certo un esperto di vestibologia
[#11]
Gentile Paziente, dunque é insorto anche l'acufene ( " ho notato che mi fischiano le orecchie").
Credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali si è già rivolto, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento. Forse per questo "non ha dato peso alla cosa".
Vale forse la pena di prendere in considerazione, anche per questo sintomo, una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Può trovare qualche notizia in più sul rapporto fra ATM e orecchio aprendo questo link:
http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi.
La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo). In questi casi è importante valutare il risultato della terapia sugli altri sintomi riferiti, come ad esempio sulle vertigini.
Le rinnovo pertanto il suggerimento di farsi visitare anche da un dentista che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e nei rapporti fra questa e l'orecchio: non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata all'articolo linkato qui sotto.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
Credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali si è già rivolto, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento. Forse per questo "non ha dato peso alla cosa".
Vale forse la pena di prendere in considerazione, anche per questo sintomo, una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Può trovare qualche notizia in più sul rapporto fra ATM e orecchio aprendo questo link:
http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi.
La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo). In questi casi è importante valutare il risultato della terapia sugli altri sintomi riferiti, come ad esempio sulle vertigini.
Le rinnovo pertanto il suggerimento di farsi visitare anche da un dentista che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e nei rapporti fra questa e l'orecchio: non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata all'articolo linkato qui sotto.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
[#12]
Utente
Riscrivo a distanza qualche tempo per aggiornamenti.
Dopo l'ultima visita dall'otorino (più di un mese fa) ancora non mi sentivo meglio, e ammetto che alla fine mi sono sentito leggermente liquidato dallo specialista, che dopo un'altra manovra sempre uguale alle precedenti ha "stabilito" che il problema era risolto. Ci siamo lasciati con una frase che suonava molto come un "quella è la porta, faccia in modo di non doverci più entrare", allora ho deciso di aspettare qualche tempo e vedere se i giramenti se ne andavano.
Nel mentre ho provato a fare la risonanza magnetica che mi era stata consigliata ma, nonostante io non soffra di claustrofobia, non riuscivo a stare immobile e quindi alla fine mi hanno consigliato di rinunciare.
Alla fine qualche giorno fa sono andato da un altro otorino (consigliatomi da un numero esagerato di amici e conoscenti) che ha riscontrato uno "scompenso vestibolare da deficit relativo sinistro" (per la cronaca, prima il problema sembrava fosse a destra) per via di un "nistagmo geotropo in decubito sinistro". Ovviamente gli ho subito detto che non era la prima visita del genere che facevo, e che precedentemente i problemi sembravano essere nell'altro orecchio, e benchè la cosa lo perplimesse, alla fine era più che altro sorpreso negativamente per via dell'operato del suo collega (a suo dire, farmi fare da solo le manovre liberatorie è stato un errore, e in realtà non c'erano neanche i presupposti per pensare ad una canalolitiasi visto che i giramenti mi vengono a caso).
In sostanza, mi detto di fare un VEMPs e mi ha prescritto degli integratori (TopBrain) che potrebbero "aiutare il labirinto" a funzionare meglio (scusatemi per i termini da osteria ma non so come altro spiegarmi).
Che risposte potrebbe darmi questo Vemps? Non avevo mai sentito parlare di 'sto esame e non ho avuto il tempo materiale di fare molte domande all'otorino, ma spero vivamente che possa "illuminarmi" perchè ormai la pazienza inizia a mancarmi. Non starò malissimo ma comunque questa continua sesazione di sbandamento non è gadevole affatto
Dopo l'ultima visita dall'otorino (più di un mese fa) ancora non mi sentivo meglio, e ammetto che alla fine mi sono sentito leggermente liquidato dallo specialista, che dopo un'altra manovra sempre uguale alle precedenti ha "stabilito" che il problema era risolto. Ci siamo lasciati con una frase che suonava molto come un "quella è la porta, faccia in modo di non doverci più entrare", allora ho deciso di aspettare qualche tempo e vedere se i giramenti se ne andavano.
Nel mentre ho provato a fare la risonanza magnetica che mi era stata consigliata ma, nonostante io non soffra di claustrofobia, non riuscivo a stare immobile e quindi alla fine mi hanno consigliato di rinunciare.
Alla fine qualche giorno fa sono andato da un altro otorino (consigliatomi da un numero esagerato di amici e conoscenti) che ha riscontrato uno "scompenso vestibolare da deficit relativo sinistro" (per la cronaca, prima il problema sembrava fosse a destra) per via di un "nistagmo geotropo in decubito sinistro". Ovviamente gli ho subito detto che non era la prima visita del genere che facevo, e che precedentemente i problemi sembravano essere nell'altro orecchio, e benchè la cosa lo perplimesse, alla fine era più che altro sorpreso negativamente per via dell'operato del suo collega (a suo dire, farmi fare da solo le manovre liberatorie è stato un errore, e in realtà non c'erano neanche i presupposti per pensare ad una canalolitiasi visto che i giramenti mi vengono a caso).
In sostanza, mi detto di fare un VEMPs e mi ha prescritto degli integratori (TopBrain) che potrebbero "aiutare il labirinto" a funzionare meglio (scusatemi per i termini da osteria ma non so come altro spiegarmi).
Che risposte potrebbe darmi questo Vemps? Non avevo mai sentito parlare di 'sto esame e non ho avuto il tempo materiale di fare molte domande all'otorino, ma spero vivamente che possa "illuminarmi" perchè ormai la pazienza inizia a mancarmi. Non starò malissimo ma comunque questa continua sesazione di sbandamento non è gadevole affatto
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Gentile Paziente, VEMPs sta per POTENZIALI EVOCATI VESTIBOLARI MIOGENI
Si tratta di un esame che serve a capire da quale distretto anatomico dipendono alcuni disturbi dell’equilibrio.
Segua le indicazioni dello specialista che ha scelto: eventualmente mi faccia sapere l'esito della diagnostica e delle terapie proposte.
Cordiali saluti ed auguri
Si tratta di un esame che serve a capire da quale distretto anatomico dipendono alcuni disturbi dell’equilibrio.
Segua le indicazioni dello specialista che ha scelto: eventualmente mi faccia sapere l'esito della diagnostica e delle terapie proposte.
Cordiali saluti ed auguri
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 11.6k visite dal 05/08/2015.
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