La mia ipoacusia è

Salve, espongo il mio caso, al quale ancora non sono state date risposte esaurienti da parte degli specialisti già consultati.
Ho avuto un’otite con perforazione della membrana a giugno 2008, a seguito di un bagno al mare, con riduzione dell’udito all’orecchio dx. Ho eseguito la cura antibiotica, gocce Otocompex e Fluimicil sia nel naso che in compresse e a distanza di 3 mesi i fastidi erano scomparsi anche se l’udito rimaneva ridotto. Lo specialista mi tranquillizzò dicendomi che sarebbe ritornato col tempo e comunque di effettuare nuovamente i test audiometrici. Ad ottobre 2008 ho avuto una nuova infiammazione dello stesso orecchio, con ulteriore calo dell’udito. Questa volta lo specialista non mi diede cura antibiotica ma solo gocce e fluidificante. L’infiammazione si risolse rapidamente ma a febbraio 2009 mi ritornò. Stessa e identica cura e nuovi test audiometrici, risultati fortunatamente migliori dei precedenti (ma comunque sempre con una leggera riduzione all’orecchio dx). Ad aprile 2009 ho avuto una nuova infiammazione con ulteriore forte calo dell’udito, questa volta curata con antibiotico Ketek e Fluimucil. Un altro specialista, a seguito dei test audiometrici peggiorati, ha diagnosticato una ipoacusia neurosensiorale monolaterale. La risonanza magnetica nucleare effettuata con mezzo di contrasto non ha evidenziato nulla. La causa sembrerebbe quindi essere l’accumulo di catarro. L’unica soluzione prospettatami per evitare una nuova ricaduta è oltre all’intervento al setto nasale deviato (ma la rinomanometria è normale) un autovaccino costoso e con molti effetti collaterali. E garanzie di completa guarigione nulle. Un altro specialista mi ha consigliato cure termali e immunostimolanti. A vostro avviso, cosa posso fare? Posto che la mia ipoacusia è di origine neurosensoriale e quindi irrecuperabile, cosa posso e devo fare per evitare nuove e continue infiammazioni e quindi ulteriori cali dell’udito? Grazie mille dell’attenzione.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Purtroppo, non riesco a comprendere la patologia da lei sofferta. Mi parla di otite media catarrale con perforazione del timpano e poi di ipoacusia neurosensoriale che, invero, interessa la parte percettiva dell'orecchio. Desidero, quindi, sapere da lei se la perforazione si è riparata e, se possibile, avere il referto dell'esame audio-impedenzometrico cui si è già sottoposto. Cordiali saluti

Dr. Raffaello Brunori

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dopo
Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
Gentile dottore, grazie per la sua rapida risposta. I suoi dubbi sono i miei e sono stati generati forse dall'aver fatto ricorso a più specialisti. Tutti i miei problemi sono iniziati a seguito dell'otite. Entrambi gli specialisti consultati non hanno più trovato perforazione, quindi deduco che si sia normalmente cicatrizzata, ma uno dei due ha proteso per l'origine neurosensoriale dell'abbassamento di udito. Ciò non mi spiega le continue ricadute. E comunque la RNM non ha evidenziato alcunché... Posso inviarle tutti gli esami, mi dica come. Intanto, per il catarro sto facendo l'aerosol e se ciò non dovesse essere risolutivo nell'arco di un mese, passerò a cure termali. Non so cos'altro fare...
Grazie infinite.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
La riparazione di una perforazione della membrana timpanica si puo' evidenziare oltre che un otomicroscopia anche con un semplice esame impedenzometrico. Una ipoacusia neurosensoriale non viene rilevata da una risonanza magnetica ma con un semplice esame audiometrico tonale. Se la sordità è neurosensoriale, l'aerosolterapia, come le cure termali sono assolutamente inutili. Mi dispiace essere crudo nelle risposte ma, credo, che nel suo caso ci sia molta confusione e malinformazione!
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dopo
Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
Tento di chiarire come si sono svolte le cose. L'otite e le successive infiammazioni a cui sono andato incontro sono state seguite da un primo specialista che ha sempre individuato nel catarro la causa di tutto. La non risoluzione dei miei problemi e anzi, il continuo aggravarsi mi ha spinto a consultare un altro specialista, più rinomato diciamo, il quale, dopo tutti gli esami, compresa la RMN per escludere cose gravi, ha fornito la sua diagnosi e cioè che la mia ipoacusia sia neurosensoriale, salvo consigliarmi un autovaccino per evitare infiammazioni, raffreddori, etc. Capirà bene che una tale diagnosi non mi abbia minimamente soddisfatto. Ho continuato quindi a rivolgermi al primo specialista, il quale mi ha consigliato l'aerosol per sciogliere il catarro e, laddove non fosse risolutivo, cure termali. In tutto ciò, il calo dell'udito che ho è notevole (potrei quantificarlo intorno ad un 30%) e un qualsiasi raffreddamento, oppure un aereo, o anche la semplice igiene con l'acqua, mi determina continue infiammazioni, tappi, etc. Così stanno le cose. Posso metterle a disposizione tutti i referti, se lo trova utile. La ringrazio ancora.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Mi dispiace, ma c'è una contraddizione tra la sintomatologia e la diagnosi che le è stata fatta. Un processo catarrale non detrmiuna una ipoacusia neurosensoriale ma, semmai, di tipo trasmissivo. POertanto, è necessario vedere i tracciati audio-impedenzometrici
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dopo
Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
Appunto, per questo ho scritto qui... Come posso farglieli vedere? Grazie
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Se crede, puo' inviarmene una copia all'indirizzo del mio studio: Casa di Cura Villa Mafalda- Via Monte delle Gioie, 5- 00199 Roma