Addensamento parenchimale
Salve vi scrivo per sapere informazioni in più riguardanti un esame radiologico in particolare una Rx torace. Mio padre da qualche settimana accusa dei dolori al torace e per questo ha decso di fare opportuni esami radiologici. Il referto ritirato cita questo: sfumato addensamento parenchimale alla periferia della base polmonare sinistra; seni pleurici liberi, cuore nei limiti e opportuno controllo Rx fra circa 15 giorni. Cosa significa tutto ciò? Navigando su internet ho visto che potrebbe derivare da una vecchia polmonite, ma che, nel caso più grave, potrebbe essere anche un tumore. Lei cosa ne dice?Spero possa essermi d'aiuto e aspetto una sua risposta. Grazie Valeria.
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Suo padre potrebbe avere una polmonite. Deve essere innanzitutto visitato dal medico di famiglia che verifica se ci sono i segni clinici che possano convalidare il reperto radiologico. Nel caso specifico dovrebbe fare una terapia antibiotica e fare un controllo tra 20 gg. Se il reperto radiografico è invariato o aumentato si passa ad una indagine di secondo livello. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dr. Luigi PASQUALETTO
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Utente
Dr. Pasqualetto mio padre oggi è andato dal suo medico cardiologo (perchè una cosa che non le avevo detto è che papà un anno fa ha subito un'angioplastica) e le ha detto queste parole: ovviamente non si è sbilanciato più di tanto, comunque come aveva accennato anche Lei, gli ha detto che potrebbe essere una polmonite, anche se papà non ha gli altri sintomi caratteristici come febbre, tosse etc., ma ha soltanto delle fitte al torace che da 2-3 gg sono un pò diminuite. Gli ha dato un antibiotico e tra una 20 gg dovrà rifare gli esami. Comunque gli ha consigliato anche di parlare con uno pneumologo per ulteriori chiarimenti. Lei cosa ne pensa? Potrebbe essere la "cicatrice" di una vecchia polmonite, non correlata con il dolore? Aspetto sue notizie. Grazie ancora, Valeria.
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Anche io sono del parere che una visita da uno pneumologo non guasterebbe. Certo è che il reperto radiografico può essere compatibile con una sorta di "cicatrice" di un vecchio fatto infettivo, ma la prova del 9 la avremo dopo un nuovo controllo radiografico alla fine della terapia antibiotica. Mi tenga informato. Saluti.
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Utente
Salve professore come d'accordo le scrivo le ultime novità: oggi mio padre ha fatto la visita dallo pneumologo (il Dott. Giuseppe Falchini) e secondo lui non c'è nulla di cui preoccuparsi, gli ha dato un fluidificante per vedere se si tratti di una vecchia "cicatrice". Comunque da un pò papà sta facendo anche delle punture per combattere l'artride reumatoide (lo so ce le ha tutte lui...!) e si è accorto che questi dolori al torace si presentano qualche giorno dopo aver fatto la puntura, quindi per vedere se ci fosse qualche collegamento i medici hanno deciso di sospenderle. Secondo lei le due cose possono essere collegate? Aspetto sue notizie, Valeria.
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Tendenzialmente non ci dovrebbe essere una connessione tra le due cose, ma se suo padre ha notato questa strana relazione è giusto e prudente sospendere la terapia come criterio ex adiuvantibus e verificare se la sintomatologia si ripresenta. Se dovesse sparire ci potrebbe essere un nesso o potrebbe , ipoteticamente, anche essere una semplice coincidenza. Quindi andrebbe , in seconda battuta, verificato se la sintomatologia ricompare alla risomministrazione del farmaco. Comunque segua i consigli dello specialista che segue suo padre che conosce meglio , dal punto di vista clinico, suo padre.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 57k visite dal 17/05/2012.
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