Mia sorella è depressa e vuole suicidarsi

Salve scrivo qui perché sono molto preoccupato, mia sorella da circa 5 anni soffre di ansia e attacchi di panico, dopo la morte di nostro padre (circa 1 anno fa) la situazione è peggiorata molto.
Negli ultimi giorni mia sorella che vive lontano da noi per seguire gli studi ha chiesto aiuto dicendo di essere depressa triste e di non vedere altra via di uscita se non la morte.

Io e mia madre siamo nel buio più totale perché mia sorella si rifiuta di vederci e non vuole nemmeno andare dalla psicologa dove era in cura da qualche anno.

Dice più volte di porre fine alla sua vita, noi le abbiamo prenotato una visita psichiatrica nei prossimi giorni e lei sembra intenzionata a provare anche se non vede soluzione al suo male.

Scrivo qui per chiedere qualche consiglio visto che si rifiuta di essere aiutata da noi anzi ci chiede di allontanarci anche se ci chiama sempre al telefono in lacrime, dice di volere essere rinchiusa in una struttura psichiatrica e di non provare più sentimenti.
Noi non sappiamo come muoverci chiedo aiuto
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.9k 998 248
Questi discorsi non vanno presi alla lettera, mi riferisco il fatto di esser rinchiusa. Non significa dire che è capace di farsi seguire, è verosimilmente un modo per dire che non spera di star meglio e si immagina di finire i suoi giorni in una specie di ricovero per irrecuperabili. E' un punto di vista depressivo, anzi probabilmente in questo atteggiamento c'è una componente anche di agitazione, non solo di lasciarsi andare o essere disperati.
Se va a farsi visitare e le danno una cura, poi che la prenda non è scontato, e su questo i familiari possono avere attenzione. Il fatto che non abbia fiducia o speranza ovviamente non conta, perché sono sintomi della condizione, non fattori ostativi al funzionamento della cura.

Era in cura da qualche anno ma si sa per quale diagnosi ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Grazie per la risposta
Lei frequentava una psicologa per risolvere i problemi di ansia e attacchi di panico che col tempo sono peggiorati nonostante i colloqui con la psicologa.
Una cura farmacologica non l’ha mai seguita, però siamo riusciti a convincerla a consultare uno psichiatra e faremo attenzione che segua le cure prescritte sperando che la situazione si stabilizzi e migliori col tempo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.9k 998 248
Colloqui ?
Il panico ha una terapia ben precisa di tipo farmacologico. Una psicoterapia non è "frequentare una psicologa", se mai seguire un programma con determinate caratteristiche tecniche, anche in forma di colloquio, ma non è un colloquio.

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini