Modalità sospensione lexotan corretta?

Salve dottori.
Per circa quattro settimane ho assunto del Lexotan.
Un dosaggio di circa 10 gocce al giorno.
Per capire se i miei disturbi digestivi fossero di natura ansiogena.

Durante una visita i primi di giugno con il cardiologo questi mi ha consigliato di toglierlo nelle seguenti modalità: una goccia al giorno introducendo una bustina alla sera di un integratore a basa di griffonia e passiflora.
Ho iniziato il mercoledì e il martedì successivo ho iniziato ad avere alcuni fastidi: scossette brevi dietro la nuca, un po’ di debolezza agli arti, irrigidimento della nuca.
Più passavano i giorni più diventavano fastidiosi.
Poi ho avuto tre giorni di diarrea.
Tra sabato e domenica ormai senza lexotan faticavo a muovermi con un ansia costante allo stomaco e un collo molto rigido.
Si sono aggiunte delle vertigini.
Le scosse sembrano passate ma persiste il senso di fastidio quando cammino.
Ho deciso di andare dal medico di famiglia il quale mi ha prescritto comunque rm e radiografie per la cervicale e reintrodotto sei gocce di Lexotan al giorno la sera.
Ho notato che anche l abbaio del cane mi faceva saltare sulla sedia.
Mi sento come se fossi in uno stato di allerta e preoccupazione.
Per fortuna non dura tutto il giorno.
Forse ho sbagliato qualcosa?
Grazie per l’ attenzione e la gentilezza nel volermi rispondere.
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Non si capisce quale sia il passaggio di stabilire che si deduce la natura psichica di un disturbo introducendo una benzodiazepina.

Piuttosto in presenza di disturbi che sono ascrivibili ad una natura somatoforme si deve stabilire un appropriato contatto con uno specialista in psichiatria e da quel momento stabilire un trattamento appropriato per la sua situazione.

Indipendentemente dai disturbi somatici, è possibile che abbia un atteggiamento ansioso verso varie situazione e questo fa pensare che possano essere necessari dei trattamenti più a lungo termine ed indicati nel suo caso specifico.

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Grazie per la sua risposta. Sì, mi spiego meglio. Soffro di gastrite, reflusso, colite e calcolosi della colecisti.
Ci sono dei mesi durante l anno marzo-giugno in cui i miei disturbi di digestione si accentuano insieme ad altri tipo tachicardia e respiro corto.
I medici mi dicono che l ansia peggiora i sintomi digestivi ma anche che problemi digestivi prolungati predispongono all ansia. Il lexotan doveva servire per rilassare il sistema nervoso, i muscoli addominali e anche lo stomaco.
Sicuramente l’ ansia c’ è e la mia psicologa mi ha suggerito come lei nel suo commento sopra di vedere uno psichiatra per una diagnosi precisa. Poiché i sintomi di questa ultima settimana sono nuovi e ben più che l’ ansia che ogni tanto ho sperimentato mi chiedevo se ci fosse stato un effetto rebound. Mi pare di capire però che l attenzione andrebbe spostata su una diagnosi dallo specialista.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
I disturbi digestivi andrebbero trattati come tali indipendentemente, poi che ci sia anche ansia o qualche altro disturbo certamente può essere utile la valutazione di uno specialista.

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Sì assolutamente. Sono seguita da un gastroenterologo con relativa cura e dieta. Forse è arrivato il momento di avere un consulto anche con uno psichiatra. Grazie dottore.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
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